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LBA UnipolSai 9ª ritorno 2023-24: la Virtus Bologna risponde benissimo ai 4 ko consecutivi e si riprende il primato a Brescia

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Brescia, 25 marzo 2024 – Serviva un’ottima Virtus per pensare di espugnare il PalaLeonessa dopo un doppio turno di Eurolega e con diversi assenti tra le proprie fila (oggi è toccato ad Hackett, Cordinier e Mickey): Bologna ha risposto presente. Dopo i primi 10 minuti difficili, la Germani viene sorpassata nel secondo quarto e mantenuta a distanza nella terza frazione, fino a toccare i 19 punti di divario tra le due squadre nel quarto periodo: Brescia viene così estromessa dal primo posto in classifica e capitola per 73-87. Ottima risposta da parte delle seconde linee della Virtus, soprattutto dal reparto italiani.

A far la differenza tra le due squadre è stato soprattutto il tiro da 3 punti: 17/36 per gli ospiti, 7/28 per i padroni di casa. E’ chiaro che segnando 10 triple in meno degli avversari, nessuna squadra del nostro campionato possa giocarsela contro la Virtus Bologna o l’Olimpia Milano: eppure Brescia è riuscita anche a rimanere in scia più che dignitosamente, rimanendo sotto la doppia cifra di svantaggio nel terzo quarto. Una tripla clamorosa di Lundberg allo scadere, l’ennesima dei bianconeri, ha dato una scossa importante e decisiva alla partita, chiudendo di fatto la questione alla terza sirena.

Tre nomi per la vittoria della Virtus? Polonara, Belinelli e Abass: il trio nostrano di Bologna combina per un 11/14 totale da oltre l’arco che risulta poi essere decisivo nell’economia della partita. L’ex di giornata è bravo a mettersi in ritmo nel secondo quarto, con la partita ancora in bilico: Polonara gli dà man forte nei primi 20 minuti e nel terzo quarto si aggiunge, come al solito, il nativo di San Giovanni in Persiceto. Alle loro ottime prestazioni si aggiunge un positivo Pajola (che batte un colpo in un momento fisicamente non facile) e anche la doppia cifra di Lundberg (pure lui con un 4/6 da 3, tanto per cambiare…).

Ma ridurre tutto alle fortune da oltre l’arco per spiegare la vittoria di Bologna sarebbe ingeneroso: semplicemente, la Virtus è una squadra migliore, più fisica e con più alternative di Brescia. Anche con le seconde linee in campo. Alla Segafredo vanno grandi meriti anche per il modo in cui ha chiuso la strada del canestro alla Germani nel primo tempo (Brescia non è mai riuscita a concretizzare i rimbalzi offensivi conquistati per la buona difesa interna degli ospiti) e per come ha reagito al momento di difficoltà. Sul -5 del primo quarto la squadra di Banchi non ha battuto ciglio e ha posto le basi per una vittoria fondamentale, in un momento difficile della stagione.

Brescia mastica un po’ amaro, più che altro per i primi 30 minuti disputati: la Germani ha infatti giocato 3 quarti di buonissimo livello, mettendoci fisicità, provando a rimanere a contatto con un avversario superiore e cercando di sopperire ad una serata al tiro poco felice. Eppure, dall’altra parte si è trovata una macchina praticamente infallibile, che ogni volta che Brescia tornava a -9 o a -8 la rispediva subito indietro: la tripla da metà campo di Lundberg è stato un colpo che avrebbe messo al tappeto, psicologicamente, anche i migliori pugili. La Germani, com’era lecito aspettarsi, non è riuscita a rimanere in piedi e l’ultimo quarto non l’ha praticamente disputato.

Cosa ha fatto bene Brescia? Nel metterci fisicità, nel difendere bene spalle a canestro, nell’andare bene a rimbalzo offensivo. Dove è mancata? Al tiro e nell’attacco a difesa schierata nel terzo quarto. Ma la domanda più importante è: chi è mancato? Della Valle e Massinburg (12 punti in due, molto anonimi) e Kenny Gabriel, che continua a essere incolore e senza Cobbins in rotazione costituisce un bel problema. Con questi assenti di lusso, giocarsela con avversarie così valide diventa quasi impossibile: e questo non è un tentativo di addossare tutta la colpa della sconfitta a loro, ma un semplice dato di fatto. Anche considerando che gli altri 6 hanno disputato una partita tutt’altro che malvagia.

La vetta della classifica è andata: ora questa squadra saprà rialzarsi dopo questo 1-3 post-Coppa Italia? La partita di Varese ci dirà se il primo posto rimarrà un obbiettivo oppure no.

Germani Brescia 73 – Virtus Segafredo Bologna 87

Parziali: 22-20; 17-24; 22-29; 12-14

Progressione: 22-20; 39-44; 61-73

La cronaca

Inizio positivo della Virtus che sfrutta 5 punti di Pajola per portarsi sul 3-7: rispondono Burnell (che lavora bene contro Shengelia) e Christon (2 triple). Brescia sorpassa sull’11-9 (4′): Dobric pesca un buon canestro da rimessa, ma è la Germani a tenere la testa avanti con i canestri di Burnell e Petrucelli (17-12 al 6′). Il primo squillo del Beli precede un’altra bomba di Petrucelli (20-15). La Virtus prova poi a riavvicinarsi con Polonara, mentre Brescia non riesce a concludere bene contro la fisicità di Bologna (5/14 da 2 nel primo quarto). I primi 10 minuti finiscono sul 22-20. 

Nella sfida tra secondi quintetti di inizio secondo quarto ha la meglio la Virtus: triple da una parte e dall’altra, fino a quella di Lundberg che dà il vantaggio agli ospiti (28-29 al 13′). Risponde Burnell, poi Mascolo e Abass segnano il +4 bolognese (31-35). La Virtus continua a segnare da 3 (8/15) e si porta sul +9 (31-40): risponde con personalità Christon (35-40). Un po’ di nervosismo tra le fila di Brescia e Bologna ne approfitta chiudendo la difesa: qualche problema solo a rimbalzo offensivo, ma la squadra di Banchi tiene il +7 fino al canestro finale di Bilan che interrompe la partita sul 39-44. 

Uscita degli spogliatoi devastante da parte della Virtus: 9-0 di parziale e Magro costretto al timeout, 39-53. Solo la Virtus in campo in questo rientro, con Belinelli che è on fire e arriva a 4/4 da 3! Bologna ritocca il massimo vantaggio sul +15 (44-59 al 24′): prova a rispondere Bilan e poi la prima tripla di un ADV troppo anonimo (49-59). Belinelli e ADV mantengono invariato il vantaggio, poi Brescia prova a riavvicinarsi con Cournooh (59-67). Due triple incredibili di Polonara e Lundberg mettono una firma importante sulla partita allo scadere del terzo quarto: 61-73. 

La Virtus non può sbagliare da 3 in questa partita: Polonara segna l’ennesima tripla e chiude la partita sul 63-79. Brescia non ne ha più per rientrare: la tripla da metà campo di Lundberg a fine terzo quarto è stata la sberla decisiva alle speranze della Germani. Bologna arriva sul +19, poi la partita entra nel garbage time: da segnalare un tafferuglio finale innescato da Burnell e in cui, inspiegabilmente, viene espulso solo Shengelia (oltre al giovane Porto, uscito dalla panchina durante la semi-rissa). Finisce 73-87.  

Le pagelle

Germani Brescia

Semah Christon 5,5: molto positivo nel primo quarto con due triple che aprono i conti, poi sparisce un po’ dalla partita. Chiude con 11 punti e 5 assist: molto buono il primo tempo, incolore il secondo. Il voto totale è una media dei due periodi. 

Amedeo Della Valle 5: nei primi 25 minuti è davvero troppo anonimo. Va bene gestire bene i raddoppi sui giochi a due e fare uscire la palla dal raddoppio, ma ad un certo punto Brescia ha bisogno che il suo capitano si metta all’opera. Dopo il -15 cerca di farsi più vivo, ma è troppo poco: 8 punti e 2/8 dal campo. 

David Cournooh 6,5: ci mette un buon contributo in termini di energia e segna 8 punti con 3/4 dal campo. Insomma, il suo lo fa, poi è chiaro che non è il giocatore incaricato di cambiare l’inerzia della partita.

C.J. Massinburg 5: è uno dei grandi assenti di serata in casa Brescia, con uno 0 di valutazione che dice tutto. In realtà in difesa si sbatte come al solito, ma non è questa la versione buona del sesto uomo dell’anno: non trova mai spazio in attacco e non riesce a crearselo. Da 3 sparacchia (0/5) e chiude con solo 4 punti.

John Petrucelli 7,5: è tra gli ultimissimi ad arrendersi, con una difesa sempre competente su Belinelli e gli altri esterni. Buona parte dei canestri del nativo di San Giovanni in Persiceto arrivano con poche colpe della difesa: l’ex Ulm ci mette anche 14 punti con 6/11 dal campo. 

Jason Burnell 7: la sua è un’ottima partita, con grandissima tenuta fisica e difensiva nei confronti di Shengelia e anche un buon contributo in attacco. Per lui 13 punti, 5 falli subiti e 4 rimbalzi: il voto è volutamente basso per il suo comportamento alla fine della gara. Ok il nervosismo, ma quelle scene finali anche no. 

Nicola Akele 6: qualcosina manca sempre, almeno in attacco dove proprio non riesce a metterci nulla. Però l’impegno è notevole: in difesa e a rimbalzo si sbatte come un dannato, e anche con risultati decenti, da centro contro gente come Dunston e Zizic. Il sacrificio non manca.

Kenny Gabriel 5: potremmo incollare la stessa pagella scritta dopo la partita di Sassari. La sua non è una partita indecente, però il suo contributo continua a mancare: è anonimo e non incide. Nel momento in cui manca un lungo o hai semplicemente bisogno di uno dei veterani, questa mancanza pesa. 4 punti in 17 minuti e poche scosse: così non va.  

Miro Bilan 7: si fa sentire discretamente sotto canestro, anche contro un reparto lunghi che, seppur stanco dopo il doppio turno in Eurolega, rimane di altissimo livello. Raccatta 8 rimbalzi già nel primo quarto, alla fine saranno 12: manca un po’ di precisione e di fortuna alla conclusione, ma mette comunque 10 punti segnando un’altra doppia doppia. Il suo sotto canestro lo fa: qualche difficoltà in difesa c’è, ma ci sta.

Virtus Segafredo Bologna

Il Logo della Virtus Bologna stagione 2023-24

 Iffe Lundberg 6,5: difensivamente fa fatica, ma è chirurgico in attacco segnando sempre nei momenti cruciali del match.

Marco Belinelli 8: nel giorno del suo compleanno sfodera una delle sue prove infermabili. Dopo un avvio faticoso contro Petrucelli, sia offensivamente che difensivamente, aspetta che la partita vada da lui e la spezza, fra canestri ed assist come solo lui sa fare, il tutto in 13 minuti.

Alessandro Pajola 7,5: partitona, va in doppia cifra, gestisce la squadra, prende 7 rimbalzi, smazza 5 assist, sembra il solito Pajola insomma.

Ognjen Dobric 6+:  non ha la mano felice, ma fra difesa, anticipi, tagliafuori e movimento della palla fa una partita intelligente.

Bruno Mascolo 5,5: fino a quando c’è una partita nei suoi minuti in campo è ordinato, a partita finita prova a mettere a posto le cifre, ma non gli riesce benissimo.

Rihards Lomazs 6: gioca minuti importanti, non forza e la sua imprevedibilità sorprende un paio di volte la difesa bresciana.

Tornike Shengelia 6,5: inizio al fulmicotone, poi si spegne nel secondo tempo con alcune palle perse di troppo. Viene espulso per non essersi fatto insultare e da Burnell..

Leo Menalo: s.v.

Achille Polonara 7,5: apriscatole formidabile. Gli vengono lasciati metri di spazio e lui punisce regolarmente dall’arco. La sua mobilità complica la circolazione bresciana, e si vede. Le gambe son tornate e con loro anche il Pupazzo.

Ante Zizic 7: un po’ più mobile del solito in difesa dà vita ad un bel duello di sportellate in salsa croata con Bilan. Il suo +/- recita +19,

Bryant Dunston 7: non c’è movimento che un attaccante lombardo faccia in area Virtus dove non senta il corpo del Ministro della Difesa bolognese. Nel suo caso le cifre non contano.

Awudu Abass 7,5: altra gara tutto tiro e sostanza dell’ex rondinella. E’ importantissimo nell’ asfissiare Della Valle e nel punire dalla lunga distanza. In questa stagione sfiora il 45% dall’arco, ma evidentemente a Pozzecco non serve

Sergio Bertazzi, pagelle della Virtus Bologna a cura di @tromba

 

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