LBA UnipolSai Mercato 2022-23: Billy Baron è dell’Olimpia e prende il posto di Daniels

Il giorno dopo l’annuncio dell’arrivo di Naz Mitrou Long è il turno di un altro innesto nel reparto piccoli per la squadra di Messina. Ed è un innesto pesante visto il pedigree ed il valore del giocatore.

Billy Baron, è di lui che stiamo parlando, reduce da un biennio piuttosto proficuo allo Zenit San Pietroburgo si dal punto di vista personale che quello di squadra.

Sul piano personale il fratello di Jimmy (visto a Roma una dozzina di anni fa, a memoria, anche lui ottimo tiratore ma senza fisico, al contrario del neo biancorosso) ha disputato due stagioni solide, dimostrando di essere un tiratore micidiale ma che sa fare anche altro e che è diventato col tempo una colonna dello Zenit.

Dal punto di vista dei risultati di squadra ricordiamo le splendide stagioni giocate in Eurolega, specie la seconda nonostante la sfortuna ci abbia messo lo zampino con l’infortunio di Napier ( che avrebbe tranquillamente potuto essere l’MVP a mani basse).

IDENTIKIT

Billy Baron è il figlio di Jim Baron, allenatore a livello di college per circa 30 anni. Billy ha giocato alla Bishop Hendricken High School nel Rhode Island e poi alla Worcester Academy nel Massachusetts.

Nel 2010, ha cominciato a frequentare l’università della Virginia, ma dopo un anno ha scelto di trasferirsi e giocare per Rhode Island dove il capo allenatore era il padre. Dopo una stagione a Rhode Island, ha seguito il genitore a Canisius (Buffalo) dove è rimasto due anni e in entrambi è stato incluso nel quintetto ideale della Metro Atlantic Conference.

Nel 2014 è stato giocatore dell’anno della stessa conference con 24.1 punti per gara, 5.3 assist (primo assoluto), 4.9 rimbalzi, il 42.1% nel tiro da tre, l’88.3% nei tiri liberi.

Nel 2014 ha cominciato la sua carriera professionista a Vilnius (6.1 punti per gara, il 47.5% da tre in Eurocup), poi è stato un anno a Charleroi giocando con il fratello Jimmy (20.7 punti per partita, il 45.9% da tre in Eurocup), quindi a Murcia in Spagna (13.0 punti per partita sempre in Eurocup) e all’Eskisehir in Turchia.

Ha giocato nel 2017 la Coppa America con la Nazionale americana, vincendo la medaglia d’oro a Cordoba sconfiggendo in finale l’Argentina.

Nel 2018 è arrivato alla Stella Rossa Belgrado dove ha vinto la Supercoppa Adriatica e nel 2019 la Lega Adriatica da MVP della finale. Nel 2018/19 in Eurocup, ha segnato 12,9 punti a partita con il 49.4% da tre.

Nel 2019/20 in EuroLeague aveva 11.6 punti a partita con il 40.3% da tre. Nel 2020, è passato allo Zenit San Pietroburgo dove è rimasto due stagioni. Nel primo anno di EuroLeague aveva 9.6 punti con il 44.8% da tre; nel secondo 11.2 punti con il 35.7%.

Nella VTB League ha giocato fino al termine della stagione con 14.6 punti per gara e il 46.5% da tre aiutando lo Zenit alla conquista del titolo.

 

 

 

LE SUE PAROLE

“Io e la mia famiglia siamo entusiasti di entrare a far parte di questo club e sperimentare la cultura italiana. Ho avuto una bellissima conversazione con Coach Messina, ho sempre avuto grande rispetto e considerazione per lui e per l’Olimpia. Giocare a questo livello è sempre stato un mio obiettivo. Adesso non c’è niente che voglia di più che aiutare la squadra a portare nuovi trofei a questa città. Lavorerò ogni giorno per riuscirci”

IL MIO COMMENTO

Il suo modo di giocare ricorda quello del capostipite dei grandi tiratori bianchi di stanza in Eurolega, Jaycee Carroll. Tiratore esiziale in uscita dai blocchi, sa crearsi un tiro dal palleggio (cosa non scontata visto il finto non atletismo) e nel tempo ha aggiunto un buon gioco dal midrange fatto di arresti e tiri e di runner con parabola sfruttando il tocco di cui Madre Natura lo ha dotato.

A Milano arriva per sostituire Troy Daniels come fuciliere da dietro l’arco e non vi è dubbio che è, e speriamo sarà, un grande upgrade. Daniels ha avuto alti e bassi come logico che sia per un rookie in Europa specie considerando l’anno di inattività da cui proveniva e il periodo necessario per adattarsi ad un basket totalmente diverso da quello Nba.

Ha fornito comunque un discreto contributo alla causa finché ne ha avuto possibilità e la sua stagione la catalogherei come moderatamente positiva.

Ma Baron è altra merce: ormai esperto di Eurolega, sa stare al suo posto ma sa anche decidere partite con delle fiammate generate dal suo tiro da fuori dalla meccanica semi perfetta. A Messina questo tipo di giocatore piace parecchio (e pure all’Olimpia, ricordate Bertans 3-4 anni fa?) e non esiterà ad usarlo anche nei momenti decisivi.

In sostanza i campioni d’Italia si sono assicurati il migliore sul mercato, o giù di lì, per svolgere quel ruolo di tiratore dalla panca, ora sta a lui adattarsi al gioco messiniano e ai ritmi di una squadra che ormai ha la sua forma quasi definititiva.

Diciamo anche che con quel nome lì a Milano ci sta proprio bene…..Un altro paio di arrivi ( magari con nomi di battesimo Simac e Tracer) e il mercato 2022/23 dell’Olimpia potrà definirsi chiuso a meno di grosse sorprese dell’ultima ora, magari nate nel lodigiano l’8/8/88.

Cristiano Garbin

@garbo75

 

 

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