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LBA UnipolSai 12^ andata 2021-22: missile di Olisevicius allo scadere, l’UnaHotels Reggio Emilia batte la Carpegna Prosciutto Pesaro 69-72

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Pesaro, 19 dicembre 2021 – Con uno dei più classici buzzer beater eseguiti allo scadere del 40′ di gioco dal lituano Osvaldas Olisevicius da quasi 8 metri dal ferro avversario, l’UnaHotels Reggio Emilia gela la Vitifrigo Arena nel 12° turno del girone di andata della LBA 2021-22 per 69-72 consolidando le proprie ambizioni in ottica Final Eight di Coppa Italia 2021-22.

Alla fine, sebbene la gara sia stata vinta con il tracciante fronte a canestro dell’ala reggiana, la vince la squadra meno ondivaga, più solida e mentalmente più nel match che ha saputo interpretare una sfida molto delicata come questa avvalendosi di tutto il proprio talento difensivo ed offensivo, al cospetto di una Carpegna Prosciutto Pesaro troppo incerta all’inizio, che ha permesso all’UnaHotels Reggio Emilia di accomodarsi il mood della partita proprio come probabilmente voleva lei.

Già perchè l’UnaHotels Reggio Emilia di questa prima parte della stagione e che ha fatto vedere spesso molte cose egregie sia in LBA che in FIBA Europe Cup, se la si lascia scappare in avanti (forse un pò troppo il +18 del 14-32 al 15′ di gioco), non la batti facilmente perchè poi quando la riprendi convinto che la puoi battere, difficilmente si lascia surclassare dall’alto di un roster denso di soluzioni offensive.

 

Anche oggi quindi alla Vitifrigo Arena è andata in scena la solita gara-tipo del team di Attilio Caja che parte a mille, rallenta inevitabilmente anche perchè la Carpegna Prosciutto Pesaro si sveglia dal suo stato letargico, subisce addirittura il sorpasso sul -3 nel 3° periodo per ben due volte by Davide Moretti prima e Doron Lamb dopo, ma poi riprende il comando delle operazioni fino a ri-subire il nuovo aggancio a -24″ dalla fine (69-69) e sempre per mano del duo di prima in giallorosso fino a quando il terra-aria scagliato da Osvaldas Olisevicius pone fine alle ostilità.

Dura a morire questa UnaHotels Reggio Emilia, specializzatasi ormai in questi arrivi al fotofinish come quello di tre giorni fa vinto a Kiev all’overtime ma di sicuro facilitata dall’avversaria, così lenta, impacciata ed intontita per almeno 15′ di gioco abbondanti dal rivedere quasi la brutta copia della Carpegna Prosciutto Pesaro d’inizio campionato.

Poi la reazione vibrante, anche intensa da parte del team di Luca Banchi ma incapace, specialmente nell’ultimo periodo di gioco partendo dal 53-52 del 30‘, di tarpare le ali all’MVP del match Bryant Crawford, 11 pesantissimi punti sui 20 complessi dell’UnaHotels Reggio Emilia nel parziale (16 suoi, nel totale), che hanno preparato il terreno all’ultimo tiro di Olisevicius.

Quindi dopo aver battuto Brindisi, nuovo sigillo reggiano che si prepara al match di S. Stefano di domenica 26 vs la Bertram Derthona che profuma fortemente di spareggio per le Final Eight. Per la Carpegna Prosciutto Pesaro un passo indietro dopo le tre belle vittorie consecutive (CremonaVarese e soprattutto sabato scorso vs Treviso), ma nel nuovo percorso di crescita poteva anche starci, prima o poi, una gara in cui giungesse l’amaro calice della sconfitta, l’importante è che dopo quanto visto di negativo oggi si corra ai ripari tecnicamente ma forse più mentalmente.

Sala Stampa

Attilio Caja

 

 

Luca Banchi

 

Carpegna Prosciutto Pesaro – UnaHotels Reggio Emilia 69-72

Parziali: 7-20; 23-19; 23-13; 16-20

Progressione: 7-20; 30-39; 53-52; 69-72.

Le pagelle

Carpegna Prosciutto Pesaro

 

 

 

 

 

 

 

Davide Moretti 7,5: Il Moro si ritrova al cospetto del Cincia, suo ex compagno di squadra a Milano lo scorso anno e non ci fa una gran figura, troppo molle all’inizio in difesa per reggerne l’urto. Alla fine del 2° periodo però, quando Pesaro inizia a respirare i sali che la svegliano, lui si mette al lavoro in attacco con 6 p.ti pesantissimi nell’ottica della rimonta. Poi la tripla del momentaneo +3 (48-45), dopo il lungo inseguimento e quella, più pesante, del pareggio a -24″ dalla fine. Nel complesso conferma il suo percorso di crescita, 14 p.ti con 3/4 dalla lunga più due assist ma deve, deve, deve alzare il suo vigore in difesa altrimenti rischia di ricalcare le orme di Amedeo Della Valle, chiaro?

Matteo Tambone 5: The Rock, chiamato in causa quando le cose vanno male, risponde “presente” nel 2° periodo, quando il vascello della Carpegna Prosciutto Pesaro imbarca acqua a volontà. Poi si disunisce, perde il feeling con la gara sino quasi a scomparire dal campo. Chiude con 2 p.ti in 15′ di gioco.

Umberto Stazzonelli NE

Doron Lamb 7,5: soffre, come tutti i suoi compagni, di un forte attacco letargico ad inizio match. Poi, su di un’azione difensiva nel 2° periodo nella quale si getta a tuffo sul legno amico per conquistare un possesso contestato, sembra essersi destato ma è solo un’illusione fino al 20‘. Al rientro in campo è un’altro, è stato preso per fare punti e lui li fa, in sequenza, forse si smarrisce in difesa ma si sapeva che avrebbe potuto “pagare” in questo fondamentale e guida la rimonta pesarese insieme al Moro. Regala ai suoi anche un tre più fallo che spiana dopo il terreno al pareggio dello stesso figlio di Paolo, difficile chiedergli di più, specie dopo il primo, inguardabile tempo. Chiude con 17 p.ti.

Gora Camara s.v.: prima apparizione per lui quasi modello “Jeff Brooks” in semifinale Final Four 2021 Euroleague tra Milano e Barcellona, nemmeno 2‘ di gioco, fa una sciocchezza e si risiede immediatamente in panca nel 2° periodo.

Simone Zanotti 6,5: è uno dei meno-peggio dall’inizio ma sempre di meno-peggio si tratta. Quando però Pesaro ci prova a rimontare nel 2° periodo è chirurgico dalla lunetta, con un 4/4 molto importante ma soprattutto, sotto il proprio canestro, invita Hopkins o chiunque si avvicini a girare al largo. Al 20‘ è il migliore dei suoi, 6 p.ti e 7 rimbalzi! Nel secondo tempo però, paradossalmente, si vede molto poco perchè lavora duro in difesa, per lui 4‘ di gioco che non hanno alcun effetto sul match in attacco ma contribuisce alla riscossa.

Vee Sanford 5+: lisergico, come tutti i suoi compagni, fin dal primo possesso, impalpabile ed a tratti irritante per come si muove ed esegue giochi, difesa e tiro. Si mette lentamente in gioco ma non brilla come nelle gare passate. Appena 9 p.ti per lui ma da un realizzatore come lui ci si attende di più…

Tyler Larson 3: vedi Lamb e Sanford ma peggio, decisamente peggio perchè ok l’imbambolamento all’inizio (forse) ma dopo lui prosegue, regalando alla fine ai tifosi marchigiani una prestazione da dimenticare che recita un evidente -3 di valutazione.

Leonardo Demetrio 6,5: il tanto vituperato e spernacchiato sudamericano è oggi invece uno dei pochissimi che appare meno stralunato di quelli in maglia giallorossa. I suoi 5 p.ti infatti nei 10‘ di gioco in cui sta in campo sono realmente un mezzo lampo nel buio del primo tempo pesarese perchè si batte e combatte. Una prova che merita rispetto perchè segna 9 p.ti come Sandford solo che lui non ha il pedigree dell’americano. Scommettiamo che crescerà ancora?

Carlos Delfino 5: inizio a dir poco raccapricciante, tira male e passa la palla peggio di come tira (3 perse al 20′), il rientro in campo non si dimostra facile per El Cabeza, il miglior marcatore del team.

Tyrique Jones 7-: non ne mette una che una dentro al cotone reggiano al 20‘ ma in compenso ha già fatto la voce grossa con ben 9 rimbalzi presi. Logico che alla fine vada di doppia doppia disputando un secondo tempo positivo, 10 p.ti e 14 rimbalzi ma nell’economia del match il suo 3/9 al tiro pesa molto, in negativo. 

 

UnaHotels Reggio Emilia

 

 

 

 

 

 

 

Stephen Thompson 6,5: parte molto bene, 2/3 dalla lunga nel primo periodo ma oltretutto si applica molto in difesa. A volte esagera in attacco ma è una delle sue caratteristiche. Se l’UnaHotels Reggio Emilia vola all’inizio è insomma molto merito suo e del risolutore, Osvaldas Olisevicius. Certo difetta in continuità, eh sì perchè se fosse anche continuo forse non sarebbe da questa parte dell’oceano ma se rimane 35′ in campo evidentemente Caja lo considera oggi basilare. Chiude con 10 p.ti

Mikael Hopkins 5: le previste sportellate con Tyrique Jones lo limitano offensivamente perchè lo soffre, con soli 3 rimbalzi presi al 20‘ e zero punti nel carniere sebbene, nel primo tempo, riesca a creargli diversi problemi a scapito del proprio tabellino offensivo. Nel secondo tempo ci riesce di meno, segna solo 2 p.ti, quelli del 57-67 che ridanno il +10 a Reggio Emilia nel 4° periodo. Di sicuro l’assenza di Baldi Rossi lo penalizza perchè il fisico non è monumentale come quello del suo avversario ma oggi si è visto poco.

Leonardo Candi s.v.: rientro per lui dopo l’assenza per infortunio, poco incisivo ma si poteva prevedere.

Bryant Crawford 9: ormai Caja lo fa entrare dopo che Il Cincia ha sfiancato gli avversari ma oggi, quando entra lui, guarda caso Pesaro trova la fiducia assente nel primo periodo. Ma nel 3° periodo comunque s’iscrive a referto da 3, poi, nel quarto decisivo, si erge letteralmente a risolutore del match con una vera e propria salve di punti che ha l’effetto della polizza assicurativa per Reggio Emilia. Chiude con 16 p.ti (11 nel quarto finale), e 2 assist.

Andrea Cinciarini 8: Il Cincia come al solito macina gioco ed assist, in LBA oggi è realmente oro puro quando si mette in cabina di regia e, se poi mette dentro una tripla siderale quasi allo scadere del 20‘, cosa gli si può chiedere di più? Chiude con 7 assist ed 11 p.ti.

Justin Johnson 4: Giustino si trova molto, ma molto più a suo agio in Europa, onestamente. In LBA sembra un alieno a volte balbettando basket e senza nemmeno quell’energia che occorrerebbe per mettersi in partita. Prova da cancellare.

Osvaldas Olisevicius 8,5: Osvaldo si mette spesso al lavoro dalla linea dei sogni e lo fa subito pure stasera, merito anche dei blocchi che gli vengono portati in modo molto efficace e quando ha anche spazio è veramente una sentenza quando alza il braccio ma oggi, con il tiro risolutore allo scadere, si supera. Alla fine 16 p.ti pure per lui ma attenzione a questo ragazzo, specialista come pochi e freddo come il ghiaccio, uno dei segreti della buona stagione dell’UnaHotels Reggio Emilia.

Federico Bonacini NE

Momo Diouf 7: la speranza azzurra entra nel miglior momento dei suoi nel primo periodo e rende complessa la serata in attacco a Tyrique Jones assieme a Mikeal Hopkins. Nel secondo tempo si fa notare per quello che serve, senza Baldi Rossi KO ha più minuti in campo e li fa fruttare. Sicura promessa, 6 p.ti e 4 rimbalzi.

 

 

Fabrizio Noto/FRED

@Fabernoto

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