Baseball, un’Italia gagliarda si arrende in finale alla miglior qualità del bullpen dell’Olanda
Titolo europeo numero 25 per l’Olanda (Paesi Bassi) nel baseball. Al termine di una finale praticamente sempre guidata, ma pur tuttavia ricchissima di incertezza, il team orange batte l’Italia per 5-6 nell’ultimo atto. Non si ripete il colpo di Rotterdam del 2012, ma rimane comunque un segnale importante, quello dato dalla squadra del manager Francisco Cervelli: il ritorno praticamente immediato ad alti livelli e la capacità di mettere più che mai in difficoltà una squadra oltretutto con la possibilità di avere dietro il pubblico amico.
L’Italia parte con Matteo Bocchi quale lanciatore, ma sono gli olandesi a passare subito in vantaggio con due singoli-punto di Clementina e di Profar, che fanno subito esultare il pubblico di Rotterdam. Il primo a reagire è Lasaracina, che tira senza troppi complimenti il fuoricampo dell’1-2 in maniera immediata tutto a sinistra. Ci sarebbe pure l’occasione di fare di più, con Mineo, Guevara e Morresi che riempiono le basi, ma arrivano tre rapide eliminazioni.
Dopo una fase senza scossoni, il 2-2 nella quarta ripresa arriva, con Angioi che riesce a trovare un singolo a destra capace di portare Mineo dalla seconda base fino alla fine del giro del diamante. Il team orange, però, reagisce all’istante: fuoricampo (a conto pieno) di Schoop, poi, con Profar e Helder in terza e seconda, arriva il doppio di Tromp che li porta a casa entrambi. L’Italia, nel frattempo, mette il suo terzo pitcher dopo Bocchi e Fandino, vale a dire Artitzu.
Nel quinto inning i padroni di casa sembrano prendere ulteriormente le redini della situazione, ed è una volata di sacrificio di Schoop che regala a Clementina, già avanti su una serie di errori azzurri, il punto del 2-6. A questo punto, però, arriva la parte alta della sesta ripresa, quella che regala agli azzurri la nuova speranza. Con Mineo e Guevara in terza e seconda ci pensa Morresi a piazzare un singolo che vale tantissimo, riducendo a due i punti di ritardo. Batista, poi, porta lo stesso Morresi ad accorciare ancora: 5-6.
E l’Italia, dopo un bello spavento preso nella parte bassa dello stesso inning, nel settimo ha un’enorme possibilità trovandosi, senza out, con Lasaracina, Mineo e Guevara sulle basi. Morresi, Fabrizio e Angioi, però, escono tutti di scena. Dopo otto inning i lanciatori azzurri impiegati sono sei (l’ultimo è Quattrini), cinque quelli olandesi: Martis, Floranus, Vilchez, Mendez ed Estanista. Il nono attacco è quello delle ultime speranze per gli azzurri, ma Lasaracina non ha scampo e Mineo subisce lo strikeout. Guevara guadagna la base su ball, poi anche Morresi finisce sotto uno strikeout e la finale finisce.