La favola di tre amici di dodici anni: campioni europei e italiani di baseball

CERVIGNANO. Una nuova generazione di stelle del baseball sta crescendo a Cervignano e il paese si coccola i propri piccoli campioni. I terribili under 12 dei Tigers Cervignano hanno infatti conquistato, pochi giorni fa, il titolo di campioni d’Italia, traguardo mai raggiunto dal club della Bassa.

Ma non basta: della squadra vincitrice del titolo tricolore fanno parte ben tre campioni d’Europa. Sono Matteo Chinello, Ivan Larice ed Elia Plusigh, tutti classe 2009, che ad agosto, con la maglia azzurra, sono saliti sul gradino più alto del podio ai campionati continentali che si sono svolti a Mortsel, in Belgio.

«Se potesse, si allenerebbe ogni giorno – racconta Andrea Larice, il papà di Ivan, che vive a Torviscosa e che con i suoi ultimi tre lanci ha chiuso la finalissima dell’Europeo contro la Repubblica Ceca –: la sua più grande dote è la dedizione. È vero che da sola non basta; sa lanciare e battere bene, ma è sempre molto attento e dà il cento per cento in ogni occasione».

In casa Larice c’è anche Mirko, il fratello gemello di Ivan, che fa parte della squadra campione d’Italia. Il baseball però non era nel dna della famiglia. «Ivan provò qualche battuta alla fiera di San Martino quando aveva sei anni – prosegue papà Andrea – e fu amore a prima vista. Per sostenere questa passione abbiamo girato l’Italia: per arrivare a vestire la maglia della nazionale Ivan ha dovuto passare una decina di provini tra Riccione, Modena, Bologna e Verona».

A Ivan va anche dato il merito di aver portato con sé, ai primi allenamenti, l’amico Matteo Chinello di Cervignano. «Ivan e Matteo – spiega Nicoletta Fabrissin, mamma di quest’ultimo – sono diventati amici all’asilo e, quando Ivan ha deciso di giocare a baseball, Matteo l’ha seguito.

Nonostante percorsi scolastici diversi, i due ragazzi hanno mantenuto un legame fortissimo. Quello dell’amicizia è un elemento fondamentale per la squadra under 12 e credo che una parte determinante della vittoria del tricolore dipenda da questa grande coesione. Io e mio marito, che non sapevamo nulla di baseball, ora giochiamo addirittura nella squadra degli amatori e nel tempo abbiamo creato legami solidi con le altre famiglie».

L’esperienza della nazionale per Matteo è stata faticosa, ma anche molto formativa. «Hanno vissuto l’Europeo come dei veri atleti – continua mamma Nicoletta –, seguendo regole rigide da diversi punti di vista, ma si sono anche divertiti e, oltre alla vittoria, che è un elemento importante, hanno portato a casa un’esperienza unica. Ho visto mio figlio crescere e responsabilizzarsi».

Anche quella di Cinello è una famiglia dedita al baseball: il fratello minore Thomas fa infatti parte della squadra vincitrice del titolo italiano.

Se Ivan e Matteo sono la parte più ponderata del terzetto, Elia Plusigh ne è la quota esplosiva. «È un trascinatore – dice di lui mamma Adriana Carletti –, veloce ed esplosivo sul diamante, ma anche fuori. Ha conosciuto Matteo e Ivan giocando sul campo da baseball, dove bazzica da quando aveva cinque anni, e ha trovato due veri amici. È stata un’estate bellissima, frenetica e piena di emozioni».

A spingere indirettamente Elia verso il baseball è stata proprio mamma Adriana. «A casa ci sono i ricordi della mia carriera da giocatrice – precisa – e credo che Ivan sia naturalmente stato attratto da questa disciplina. Ho giocato qui a Cervignano e poi a Porpetto e Ronchi dei Legionari, dalla serie B alla A1 di softball, ma cerco di non dare consigli tecnici a mio figlio, per quelli ci sono i suoi allenatori. Poi, onestamente, non è che accetti così di buon grado i consigli della mamma».

Diversi, ma accomunati dallo sport, i tre piccoli campioni condividono un grande sogno: giocare un giorno nella Major League.