Carpi, maxi rissa in centro «In 20 si inseguivano con spranghe e mazze da baseball»
CARPI. «Erano almeno una ventina: si inseguivano con mazze da baseball e spranghe. Sembrava non finisse mai. Per chi si è trovato a passare di lì per caso sembrava un inferno».
Corso Fanti, ore 21 di un sabato sera in piena emergenza Covid. Mentre alcuni residenti e commercianti rientrano e qualche attività tiene aperto per l’asporto, improvvisamente si scatena il finimondo. Ragazzi, con età compresa fra i 16 e i 20 anni, alcuni già conosciuti dalle forze dell’ordine, prendono a rincorrersi, armati di spranghe e mazze da baseball e tentano di colpirsi. Un passante allerta le forze dell’ordine. «Si ritrovano sempre alla rivendita di alcolici - dice - Sono sempre lì e sappiamo chi sono, mi chiedo perché non si riesce a risolvere il problema. Altre volte si sono resi protagonisti di una rissa dietro al teatro dopo la quale un ragazzo è finito all’ospedale. In un’altra circostanza, si è verificato un altro parapiglia dietro la Cattedrale».
Sul posto è intervenuta una grande concentrazione di forze dell’ordine: la Polizia locale, i carabinieri, la Polizia di Stato, che conduce le indagini. Alla scena hanno assistito numerosi testimoni. E in tanti hanno ancora fresca nella memoria la rissa sfiorata per una sconfitta a calcetto, sempre in corso Fanti, qualche settimana fa.
«Lo sforzo per effettuare controlli è enorme - spiega l’assessore alla Sicurezza Mariella Lugli - Ci sono tantissime attività congiunte legate anche all’emergenza Covid. In particolare, sabato ce n’è stata una che ha visto coinvolti tutti e quattro i Corpi presenti. Stiamo monitorando attentamente il territorio e il centro. Per quanto riguarda la rissa, la situazione non è nuova, non lo nascondiamo.
Poche ore prima, alle 19, sempre di sabato, a segnalare alla Polizia locale una situazione di disturbo della quiete pubblica in corso Fanti è stato lo stesso sindaco Alberto Bellelli. Giovani stavano ascoltando musica ad altissimo volume e dopo la richiesta di abbassare e tenere un tono civile, hanno reagito in modo prepotente e aggressivo.
«La prossima volta che verrà sorpreso un minorenne tenere questo comportamento inviterò in municipio i suoi genitori per rivolgere loro qualche domanda sul comportamento dei loro figli - chiosa il sindaco che si rivolge ai genitori - I vostri sono ragazzi come tutti gli altri, e come tutti gli altri, come me, come voi da giovani, fanno ragazzate. Alcuni di loro però si radunano, e in questo periodo, non si potrebbe. Non usano la mascherina, e anche questo è un comportamento sbagliato e poi fanno confusione. Ecco, sulla confusione si potrebbe anche sorvolare, ma quando ci si presenta con la radio dell'auto a palla o con l'impianto portatile sotto i portici, beh... lì francamente andiamo oltre. La cosa più insopportabile dei vostri figli è però un'altra. Quando qualcuno dice loro qualcosa, questi reagiscono». —