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IndyCar, il 2025 con un solo protagonista: Alex Palou

Il Nashville Superspeedway ha messo fine alla stagione 2025 della NTT IndyCar Series ed ha ufficialmente incoronato il proprio campione Alex Palou. Per la quarta volta, la terza consecutiva, lo spagnolo di Chip Ganassi Racing trionfa nella classifica piloti, ma questa volta c’è qualcosa di diverso.

Il 28enne ha infatti realizzato qualcosa di speciale ottenendo otto delle diciassette prove previste. Oltre all’ennesimo titolo, il catalano è stato in grado di conquistare l’unico trofeo che mancava nella propria importante bacheca: la 500 Miglia di Indianapolis.

Sugli ovali così come sui road course non ci sono più ostacoli per il #10 dello schieramento che ha trovato con le attuali monoposto presenti in IndyCar la propria dimensione. Il nativo di Sant Antoni de Vilamajor raggiunge al terzo posto di tutti i tempi come numero di titoli Dario Franchitti, Sébastien Bourdais e Mario Andretti, restano ora ‘solo’ da raggiungere Scott Dixon (6) ed Aj Foyt (7).

Quest’ultimo ha rischiato di perdere il primato di dieci sigilli in una singola annata, risultato condiviso con Al Unser. In ogni caso nessuno nell’era moderna era riuscito a realizzare un dominio simile: dobbiamo tornare al 2007 ed al 2006 per trovare le strisce di otto successi realizzate dal già citato Bourdais.

Palou, attualmente lontano dalle ‘sirene della F1’ nonostante una serie di indiscrezioni in merito, ha avuto pochi rivali quest’anno. Kyle Kirwkood, americano di Andretti, è stato sicuramente uno di questi, abile ad imporsi ad inizio anno a Long Beach e Detroit.

Il giovane statunitense ha poi faticato nel resto dell’anno, ma è stato comunque in grado di arrivare davanti al teammate Colton Herta. Ancora niente da fare per il californiano che chiude il 2025 nuovamente senza i punti per la Superlicenza di F1 e soprattutto zero gioie nell’IndyCar.

Secondo posto finale invece, dopo il terzo del 2021, per la McLaren #5 di Pato O’Ward. Il messicano, una volta ereditato il testimone da Kirwood come inseguitore di Palou, si è ‘avvicinato’ al rivale nel cuore dell’estate imponendosi di forza nella race-1 in Iowa e nella sfida tra i muretti di Toronto. Il 26enne nativo di Monterrey ha pagato a caro prezzo un inizio troppo altalenante, tanti punti persi che hanno inciso negativamente sul risultato finale.

Il 2025 ha confermato tra i migliori l’intramontabile Scott Dixon (Ganassi#9), ancora terzo al termine del campionato davanti alla Chevrolet #7 McLaren di Christian Lungaard. Notevole crescita per il danese, sei volte a podio dal GP di St. Petersburg al ‘Borchetta Bourbon Music City Grand Prix’ di settimana scorsa.

Solo due gioie invece per Roger Penske che ha rischiato di completare una delle peggiori stagioni di sempre. Il Team Penske ha faticato tutto l’anno ed ha subito una pressione incredibile da tutti i team dopo quanto accaduto a Indianapolis: ricorderete infatti le squalifiche sulle vetture di Will Power e Josef Newgarden prima della Indy 500, monoposto ritenute non conformi al regolamento in alcune componenti.

I dubbi sono continuati nei giorni precedenti alla Indy 500 poi siglata dal già citato Palou. Le polemiche non si sono limitate all’anno in corso, sembra infatti che anche l’auto #2 vincente ad Indianapolis 500 nel 2024 possa non essere conforme al regolamento.

Penske ha licenziato i suoi tre principali dirigenti e solo nelle ultime competizioni ha saputo vincere. La finale di Nashville è stata siglata da Newgarden, mentre Power si è imposto di forza in Oregon in quel di Portland. Affermazione significativa dal parte dell’australiano, ancora non certo di un posto per il 2026 e pronto a cedere il posto ad un giovane talentuoso come David Malukas (in uscita da Foyt #14?)

Ultimo ad essere menzionato è certamente Christian Rasmussen. Il danese di Ed Carpenter, per la prima volta a segno in IndyCar a Milwaukee Mile a fine anno, è entrato nel cuore degli appassionati, l’ex campione della Indy NXT si è reso protagonista di un finale incredibile e di una spettacolare bagarre contro Palou.

Appuntamento ora al 2026 per la IndyCar che sicuramente farà parlare gli appassionati anche durante l’inverno. Attesa intanto per il nuovo calendario che potrebbe riservare soprese anche inaspettate come il ritorno del Messico.

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