IndyCar, Palou con una mano sul titolo. A Portland per chiudere i giochi
Un road course e due ovali decideranno le sorti della NTT IndyCar Series 2025. L’ultima fase della stagione scatta dallo Stato dell’Oregon con il consueto appuntamento presso il Portland International Raceway. Ci sarà da divertirsi in quello che sarà l’ultimo road course del campionato prima dei catini di Milwaukee e Nashville.
Scott McLaughlin (2022), Alex Palou (2021), Will Power (2019-2024) e Scott Dixon (2023) hanno vinto nella storia nella breve pista americana che per anni è stata assente dal calendario della più importante categoria americana riservata alle monoposto.
Il circuito ha una metratura di 1.967 miles (3.166 km) ed è intervallato da 12 curve, l’impianto viene annualmente usato anche dalla NASCAR Xfinity Series e negli ultimi anni è stato inserito sporadicamente anche nel calendario del Mondiale Formula E in sostituzione a New York.
Dopo il round di Laguna Seca e la breve pausa di sette giorni, la NTT IndyCar Series torna in azione con Palou pronto per chiudere definitivamente i giochi per il titolo. Il catalano ha il pieno controllo della situazione, il #10 di Chip Ganassi Racing ha vinto in scioltezza in California chiarendo la propria superiorità sul resto della concorrenza.
Il nativo di Sant Antoni de Vilamajor può matematicamente diventare campione a Portland se vince o con un ‘semplice’ secondo posto oltre al punto addizionale della pole oppure del giro veloce. Il vincitore dell’ultima Indy 500 ha la chance di ottenere la terza Astor Cup consecutiva seguendo quanto fatto da Ted Horn (1946-48), Sébastien Bourdais (2004-07) e Dario Franchitti (2009-11).
Con otto affermazioni ottenute in 14 competizioni disputate, il 28enne potrebbe anche eguagliare il primato di sempre di successi in un singolo campionato di A.J. Foyt ed Al Unser. Il primo vinse vinse 10 delle 13 gare della stagione 1964 dell’USAC (United States Auto Club), mentre il secondo si impose in dieci delle 18 corse previste nella stagione 1970.