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IndyCar, Indy 500: Newgarden per il tris? Palou osservato speciale. PREMA sogna con Shwartzman

Appuntamento imperdibile questo fine settimana con la 109ma edizione della 500 Miglia di Indianapolis, sesto appuntamento della NTT IndyCar Series. Dopo un lungo mese di preparazione, interrotto con il GP nel road course che sorge nel catino di Speedway, tutto è pronto per l’evento più importante della stagione agonistica, la sfida che vale un’intera stagione.

L’osservato speciale nel primo evento su ovale del campionato è Josef Newgarden. Il #2 americano, volto del team Penske, insegue il terzo successo consecutivo che gli consentirebbe di eguagliare  Dario Franchitti (2007, 2010, 2012) Bobby Unser (1968, 1975, 1981) Johnny Rutherford (1974, 1976, 1980) Mauri Rose (1941, 1947, 1948) Wilbur Shaw  (1937, 1939, 1940) Louis Meyer (1928, 1933, 1936).

Il Team Penske, in azione come sempre anche con l’australiano vincitore 2018 Will Power #12 ed il neozelandese Scott McLaughlin #3, cerca il 21mo acuto nel leggendario catino che sorge nello Stato dell’Indiana. La squadra del Capitano ha mostrato negli ultimi anni di poter fare la differenza in un evento che non ha eguali nel calendario, la prima delle quattro prove su ovale del 2025.

Due i piloti da tenere in considerazioni su tutti nella Indy 500 2025: Alex Palou e Pato O’Ward. Lo spagnolo tre volte campione con la vettura #10 del Chip Ganassi Racing ed il messicano #5 di Arrows McLaren inseguono il successo nella competizione che si svolge come da tradizione nel Memorial Day. Il primo non è mai riuscito a brillare nella Indy 500, mentre il secondo ha sfidato il successo lo scorso anno. Il 25enne ha perso l’edizione 2024 solamente nell’ultimo giro, beffato nell’impegnativa curva 3 da un superlativo Newgarden dopo 199 lunghi giri.

Palou ha iniziato il 2025 in modo regale imponendosi in quattro delle cinque corse disputate. Il peggior risultato è il secondo posto ottenuto a Long Beach, un ‘passaggio a vuoto’ che non macchia un’annata che per ora è semplicemente da incorniciare.

Osservati speciali nel week-end che ci apprestiamo a vivere anche allo svedese Marcus Ericsson (Andretti #28) e l’americano Alexander Rossi (Ed Carpenter #20), rispettivamente a segno nel 2022 e nel 2016. Tornerà in pista in via eccezionale con l’auto #06 Meyer Shank Racing anche il brasiliano Helio Castroneves che tenterà nuovamente di diventare l’unico uomo ad aver ottenuto cinque acuti nella storia della Indy 500.

Il veterano sudamericano, abile ad imporsi nel 2001, 2002, 2009 e 2021, condivide attualmente un posto nell’albo d’oro con quattro successi insieme a Rick Mears  (1979, 1984, 1988, 1991) Al Unser  (1970, 1971, 1978, 1987) ed  A. J. Foyt  (1961, 1964, 1967, 1977). Presente anche il Takuma Sato (Rahal Letterman Lanigan Racing #75), giapponese capace di beffare i rivali nel 2020 e nel 2017.

Per la Indy 500 non può passare inosservato il sei volte campione e vincitore dell’edizione 2008 Scott Dixon, nuovamente all’assalto con l’auto #9 Chip Ganassi Racing. Il 2025 potrebbe, rappresentare, invece, la prima volta per Colton Herta #26 e Kyle Kirkwood #27, entrambi portacolori di Andretti Global.

Occhi puntati finalmente ad Indianapolis anche su una squadra italiana: PREMA Racing. Callum Ilott e Robert Shwartzman rappresenteranno nel catino di Speedway la compagine italiana che si appresta per il debutto in una delle corse più importanti al mondo dopo aver vinto ovunque nelle varie serie propedeutiche verso la F1 e non solo.

Una parentesi speciale deve essere aperta per l’israeliano che domenica scorsa ha segnato una leggendaria pole-position. L’ex pilota Ferrari, con zero esperienza in un ovale così come la squadra veneta, ha messo tutti in riga nella media dei quattro giri dell’ovale più antico al mondo, una prestazione sontuosa che ha sorpreso tutti.

Menzione finale per Kyle Larson che per il secondo anno consecutivo guiderà la McLaren #17. Il californiano, protagonista al debutto lo scorso anno, è atteso nuovamente al ‘Double’, disputare nello stesso giorno la 500 Miglia di Indianapolis prima di spostarsi a Charlotte in North Carolina per la Coca-Cola 600 valida per la NASCAR Cup Series. L’ex campione della serie americana non è l’unico della storia a disputare più di 1000 miglia di gara nello stesso giorno, citiamo infatti John Andretti (1994), Davy Jones (1995), Robby Gordon (1997, 2002, 2003, 2004), Tony Stewart (1999, 2001) e Kurt Busch (2014).

A differenza del 2024 la proprietà di Larson è la NASCAR e non la Indy 500. In caso di ritardi dovuti al maltempo come dodici mesi fa o per altre ragioni, il 32enne è pronto per rinunciare alla corsa della NTT IndyCar Series per volare in North Carolina e disputare la competizione più lunga della Cup Series al volante della Chevrolet Camaro  #5 schierata da Hendrick Motorsports. Nel maggio 2024 Larson disputò tutta la Indy 500 e di conseguenza non arrivò in tempo per la gara di Charlotte, sospesa anticipatamente per pioggia. Il campione 2021 della serie riservata alle stock car dovette chiedere uno specifico permesso alla NASCAR per partecipare ai Playoffs e perse i punti necessari per vincere la regular season a settembre.

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