F1, Ferrari 2025: aerodinamica del fondo e fluidodinamica interna

A poche settimane dalla presentazione ufficiale della nuova Ferrari F1 2025, nota con il nome di Progetto 677, andiamo a scoprire come cambierà l’aerodinamica del fondo e la fluidodinamica interna rispetto alla SF-24.

In questi giorni stiamo raccogliendo un po’ di notizie sulla nuova Ferrari F1 2025 e, dopo avervi anticipato quelle che potrebbero essere le novità sulle sospensioni e sulle pance siamo in grado ora di anticiparvi gli sviluppi che interesseranno il fondo e soprattutto la fluidodinamica interna di quella che dovrebbe chiamarsi SF-25 e che ora, internamente al reparto corse Ferrari, è nota con il nome di progetto 677.

F1 Ferrari 2025: l’aerodinamica del fondo

Il fondo vettura è un elemento chiave per tutte le monoposto, in particolare per le Formula 1 attuali che sfruttano l’effetto suolo attraverso i canali venturi. Il 2025 sarà l’ultimo anno con l’attuale regolamento e ormai, quasi tutti i team, hanno capito come sfruttare al meglio l’aerodinamica del fondo e la deportanza generata dallo stesso per incrementare le prestazioni. Sono ormai lontani i tempi in cui il porpoising metteva in difficoltà i piloti in pista e gli ingegneri in galleria del vento.

La Ferrari, dopo qualche difficoltà incontrate nell’estate scorsa, ha portato in pista un’ultima versione del fondo che è stata la base di partenza per un ulteriore step evolutivo. Quello che debutterà sulla nuova Ferrari 2025, nel primo shake down a Fiorano e poi nei test invernali in Bahrain, sarà una nuova specifica con modifiche che andranno ad interessare sicuramente gli elementi in ingresso ai canali venturi stessi.

Qualche intervento di ottimizzazione riguarderà anche il marciapiede per garantire delle strutture vorticose in grado di sigillare al meglio la vettura al suolo e in linea con quanto già fatto lo scorso anno. Le modifiche si sono rese necessarie come conseguenza del lavoro sulle pance, di cui vi abbiamo parlato in questo articolo.

La fluidodinamica interna

Così come il fondo vettura, anche la fluidodinamica interna alla monoposto è un aspetto poco visibile ma molto importante. A partire da quanto visto lo scorso anno su alcune monoposto dei team rivali, in particolare Red Bull, a Maranello è stato costituito un gruppo di lavoro dedicato a questo importante aspetto del progetto 677. Quello che si voleva arrivare a fare era ridurre il più possibile l’area di imbocco delle classiche pance, sia per quanto riguarda l’apertura orizzontale che la feritoia verticale vicina al telaio, per andare a collocare delle aperture in altri punti che servissero a raffreddare alcuni mini radiatori ausiliari.

A questo proposito potrebbe anche cambiare la classica presa d’aria del motore che, da anni ormai, solo Ferrari mantiene di forma triangolare e di sezione molto contenuta. Al momento in cui vi scriviamo, anche se il progetto 677 è stato già deliverato in tutte le sue componenti, non abbiamo informazioni certe sul risultato del lavoro svolto su questo task. Per saperlo dovremo forse aspettare ancora qualche settimana o forse le prime immgagini della nuova monoposto di Lewis Hamilton e Charles Leclerc il prossimo 19 febbraio, giorno della presentazione ufficiale.

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