F1, Lewis Hamilton e il bilancio della sua ultima stagione in Mercedes
Il passaggio di Lewis Hamilton da Mercedes a Ferrari era stata la notizia che più di tutte aveva movimentato l’inverno 2024 della F1, dando il via poi ad una girandola di sedili che ha toccato quasi tutti i dieci team del Mondiale. L’inglese ha dunque affrontato una stagione complicata praticamente da separato in casa, anche se va detto che gli uomini di Brackley hanno sempre lavorato al meglio per consentirgli di poter ottenere il risultato migliore in ogni momento. I donuts e l’emozione di Yas Marina sono probabilmente il miglior modo per separare le strade di un binomio che, fino al 2020, è stato sinonimo di successi a ripetizione.
Un’annata complicata dal punto di vista emotivo
Per analizzare il campionato disputato dal sette volte campione del mondo Lewis Hamilton, bisogna certamente partire dal presupposto che non deve essersi trattato per lui di un anno semplice. Vivere un’intera stagione avendo annunciato il passaggio in Ferrari e mantenendo comunque sempre la concentrazione e la tensione ai massimi livelli è uno sforzo sicuramente importante anche per un pilota della sua levatura. A ciò si deve aggiungere che i presupposti parevano tutto meno che positivi, dopo un 2023 difficile (anche se certamente migliore di quello del team mate Russell) e una rivoluzione a livello concettuale della vettura, molto meno estrema rispetto a quella vista nelle due stagioni precedenti.
Nel complesso, il 2024 di Hamilton ha vissuto di alti e bassi che rispecchiano un po’ l’andamento prestazionale di Mercedes, un team che è cresciuto tanto nella fase centrale di stagione dopo essere partito in sordina e aver affrontato parecchie difficoltà. Il settimo posto come miglior risultato a Monaco, Imola e Suzuka mostra quanta difficoltà ci sia stata nel mettere in pista una vettura bilanciata, che per larga parte di stagione è sembrata entrare in difficoltà proprio quando i tracciati iniziavano a dare sempre più performance alle vetture. Per fortuna, è arrivata l’estate a portare un raggio di sole anche dalle parti delle Frecce d’Argento.
Due successi per dirsi addio
Nel complesso, tra le stagioni 2023 e 2024 di Hamilton ballano solo nove punti, peraltro a vantaggio della prima. La seconda, però, quella dell’addio, ha portato con sé due vittorie per il pilota di Stevenage, che forse rappresentano il modo migliore per salutarsi. Il primo trionfo, tra l’altro, non poteva avere scenario migliore rispetto a quello di Silverstone, il Gran Premio di casa, con i tifosi di Lewis che qui da sempre per lui hanno rappresentato una marcia in più. Ma un po’ tutta quella parte di stagione europea è stata veramente positiva per lui e per il team, in grado di riportarsi sotto rispetto a Red Bull e Ferrari, perse nei loro problemi, e anche ad una McLaren a cui è sembrata mancare spesso la cattiveria agonistica necessaria.
E allora, ecco arrivare anche il regalo di Spa-Francorchamps, con la squalifica del team mate Russell a portargli in dote altri 25 punti. Da lì in poi, dopo la pausa estiva, ecco però che gli altri team hanno ripreso vigore, e per Lewis e Mercedes c’è stato veramente poco spazio per dire la propria. Il secondo posto di Las Vegas lo ha portato ancora una volta sotto le luci dei riflettori prima del gran finale di Abu Dhabi, dove ha chiuso ai piedi del podio.
Ora, per Hamilton, inizia veramente una fase della vita nuova e completamente diversa, lontano da quegli ambienti che bene o male erano sempre stati casa sua e lo avevano protetto in ogni momento. Il suo debutto in Rosso è atteso a breve: il 2025 si preannuncia carico di speranze per Lewis Hamilton, che finalmente ha coronato il sogno di arrivare a correre sulla vettura che tutti vorrebbero. Se son rose, fioriranno; e chissà che la prossima stagione non sia ancora migliore di quella appena conclusa.
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