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Formula 1 | T-Tray: che cos’è e perché se ne parla tanto

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La FIA ha fatto sapere che, a partire dal Gran Premio degli Stati Uniti ad Austin, verificherà il sistema T-Tray delle monoposto per garantire che nessun team “faccia il furbo”!

BAKU, AZERBAIJAN – SEPTEMBER 14: Max Verstappen of the Netherlands driving the (1) Oracle Red Bull Racing RB20 on track during final practice ahead of the F1 Grand Prix of Azerbaijan at Baku City Circuit on September 14, 2024 in Baku, Azerbaijan. (Photo by Dan Mullan/Getty Images) // Getty Images / Red Bull Content Pool // SI202409140192 // Usage for editorial use only //

In Formula 1, T-Tray ha un significato ben preciso. E’ infatti la parte anteriore del fondo piatto di una monoposto, subito dietro l’asse anteriore. Inizialmente, il suo scopo in Formula 1 era piuttosto semplice: forniva un punto di ancoraggio per la tavola di “legno” che corre per quasi tutta la parte centrale del fondo. Questa tavola svolge un ruolo regolamentare fondamentale in quanto la sua eccessiva usura è un’indicazione che la vettura è troppo bassa da terra.

Con il passare del tempo, man mano che l’aerodinamica diventava sempre più importante per le prestazioni complessive delle vetture di F1, il T-Tray ha iniziato a svolgere ulteriori funzioni aerodinamiche.

E, in particolare con le modifiche al regolamento che nel 2022 hanno postato alle monoposto ad effetto suolo, dove il fondo vettura è diventato la principale fonte di deportanza, i team hanno cominciato a dedicare molta più attenzione all’ottimizzazione di quest’area e anche al T-Tray.

Una delle novità ha visto l’introduzione di un elemento idraulico per permettere una rapida regolazione dell’altezza del T-Tray stesso. Questa regolazione è consentita, in tutti quei momenti nei quali gli ingegneri di ogni team possono intervenire sulle monoposto.

Non è consentito invece intervenire in regime di parco chiuso e proprio su questo aspetto si è scatenata una forte polemica ad Austin. Pare infatti che Red Bull abbia un sistema che permetta di cambiare facilmente l’altezza da terra del T-Tray anteriore, tanto che la FIA stessa metterà dei sigilli sulle monoposto del team austriaco.

GP Austin: la FIA verificherà il sistema del T-Tray [ VIDEO ]


Al di la delle nuove verifiche e dei sigilli, gli altri team hanno sollecitato la FIA per portare avanti un supplemente di indagine che possa accertare che la Red Bull non abbia modificato in regime di parco chiuso la monoposto.

Nel secondo tweet qui sotto di Craig Scarborough, l’amortizzatore del T-Tray è ben evidente.

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