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F1 | Il segreto della McLaren. Agli altri non resta che copiare

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Lando Norris, McLaren MCL38 – credit: McLaren Racing Media Centre

Nelle ultime sei gare, dall’Ungheria a Singapore, il Team McLaren ha dimostrato, anche a livello di risultati, di essere la squadra numero uno del mondiale 2024 di Formula 1.

Con quattro vittorie, tre secondi posti, due terzi, due quarti e un quinto posto, Lando Norris ed Oscar Piastri hanno avuto pochi veri avversari in pista. Questi risultati hanno permesso al team inglese, capitanato da Andrea Stella, di sopravanzare in classifica la Red Bull che aveva guidato il gruppo sin dall’inizio dell’anno.

Gli sviluppi portati in pista dal team McLaren, a differenza di quasi tutte le altre squadre, sono risultati sempre molto efficaci, permettendo loro di migliorare costantemente fino a portarsi davanti al gruppo.

Ma qual è il segreto che ha permesso al team inglese di recuperare così tanto terreno agli avversari? Esattamente 12 mesi fa, vi avevamo dato la notizia della fine dei lavori della nuova galleria del vento della McLaren. Nel nostro articolo di presentazione vi avevamo raccontato come il team inglese aveva di fatto abbandonato la sua vecchia galleria nel 2010, lavorando con l’impianto Toyota in Germania.

La nuova galleria del vento McLaren, nata sulle ceneri della vecchia, permette di ospitare un modello in scala del 60%, la dimensione massima consentita dal regolamento.

Un grande vantaggio, aveva fatto sapere McLaren lo scorso ottobre, è stato quello di poter disporre di una struttura in loco. Dal punto di vista dell’efficienza operativa, l’eliminazione del tempo necessario per la spedizione dei componenti e la presenza di un team completo vicino alle sede per l’assistenza ha così svolto un ruolo importante nell’aumentare la capacità di sviluppare la vettura più rapidamente.

La galleria del vento è di fatto un laboratorio da corsa in cui si studiano le caratteristiche aerodinamiche di una vettura di Formula 1. La comprensione degli effetti aerodinamici della vettura può consentire al team di prendere decisioni sui percorsi di sviluppo e sui futuri aggiornamenti da portare poi in pista.

E così è stato per McLaren che, da un anno a questa parte, non ha “sbagliato” uno sviluppo sulle sue monoposto. Un altro elemento chiave della nuova galleria del vento è il fatto di disporre di una camera di prova di più ampie dimensioni rispetto a qualsiasi altra struttura a disposizione degli altri team. Se ci pensiamo bene, le attuale monoposto, hanno dimensioni molto più importanti rispetto a quelle di qualche anno fa e, uno degli aspetti critici e che porta a problemi di correlazione con quanto poi si riscontra in pista, è proprio la distanza del modello dalle pareti laterali della galleria stessa.

La nuova struttura McLaren, oltre a permettere di avere un modello al 60%, consente di avere una minor interferenza delle pareri con la monoposto in prova. Infine, un ultimo aspetto molto significativo della nuova galleria McLaren, in parte legato alla maggior larghezza, è quello di poter testare la monoposto con importanti angoli di imbardata, in modo da migliorare l’interazione con raffiche di vento ma anche di simulare al meglio la percorrenza di curve veloci.

Tutti gli altri stanno correndo ai ripari ma il lavoro potrà vedere qualche frutto solamente tra alcuni mesi. Tra i Top Team, sembra Ferrari la squadra più avanti nell’adeguamento della sua galleria del vento. La criticità maggiore è stata quella di programmare ed eseguire i lavori durante le tre settimane di stop durante il periodo estivo e, da quanto abbiamo appreso, qualche altro “affinamento” sarà necessario farlo nei prossimi mesi, prima di mettere in galleria la monoposto 2025.

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