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Mortale al Rally del Ciocco: indagato il direttore di gara bellunese

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Mortale al Rally del Ciocco: indagato il direttore di gara bellunese

Cinque indagati, e fra questi un bellunese, per la morte di uno spettatore al Rally del Ciocco, il 16 marzo scorso in Toscana.

L’incidente, davvero accidentale, è avvenuto durante una prova lungo il percorso del Rally del Ciocco, in Toscana appunto, quando uno pneumatico si è staccato dalla Peugeot 208 GT numero 49, colpendo a petto e volto il 22enne spettatore Alessandro Valletta: il giovane è morto dopo dieci giorni di coma per le gravissime lesioni riportate.

Direttore di gara di quel rally era, come avvenuto per quasi 600 altre competizioni del genere in Italia e all’estero, il 65enne bellunese Walter Robassa, notissimo direttore di gara internazionale rally e di velocità salita.

Un primato, quello delle centinaia di gare dirette dallo zumellese sul territorio nazionale ed europeo, che qualche anno fa gli valse una festa in Valbelluna per aver superato quel traguardo. Una passione la sua iniziata nel 1984 come commissario di percorso e poi diventata predominante all’indomani del conseguimento del patentino: 40 anni almeno di esperienza.

Robassa è difeso dall’avvocato Luciano Licini; indagato il pilota di quella Peugeot 208, Federico Gangi, 22 anni, di Savona (difeso dall’avvocato Giuseppe Pugliese).

Quindi Luciano Tedeschini, 69 anni, di Modena, supervisore e responsabile sportivo e logistico nei Rally per Aci Sport spa (difeso dall’avvocato Riccardo Giannuzzi); il sardo Mauro Furlanetto, 53 anni (avvocato Riccardo Carloni); Roberto Bertino, 52 anni, il meccanico (avvocato Carlo Covi): dall’officina in cui lavora è uscita la Peugeout 208 GT dell’equipaggio Gangi-Ferrari, in gara quel tragico giorno.

L’inchiesta, come scrive anche il quotidiano Il Tirreno, è sul tavolo del pubblico ministero Paola Rizzo che ha inviato gli avvisi a tutela degli indagati e perchè nominassero (oltre a un avvocato) anche un consulente di fiducia in un accertamento tecnico sull’auto che varrà dunque come prova.

La magistratura formula le ipotesi di omicidio colposo e omicidio stradale ma è su una rottura tecnica che ora si punta l’attenzione. Si profila infatti il conferimento dell’incarico a un perito nominato dal Pm in vista di un accertamento tecnico irripetibile su quella Peugeot 208 Gt che perse la ruota durante la prova speciale di rally: l’udienza è stata rinviata a data da destinarsi, nel novero protrebbero essere chiamati al contraddittorio anche i costruttori. Costruttori che, stando anche a quel che scrive il settimanale Autosprint, vorrebbero vederci chiaro anche loro sulla serie di incidenti che ha coinvolto le Peugeot in assetto di gara: proprio Peugeot, avrebbe intenzione di aprire una indagine interna sui guasti che hanno interessato.

Il punto tecnico sul quale la procura vuole effettuare accertamenti è chiaramente sul perchè la ruota è partita su un tratto forse più semplice, e successivo alla parte di tracciato in cui si raggiungevano anche i 150 orari in discesa.

Nel video della dashcam a bordo della stessa Peugeot e che era attiva nella registrazione, sono visibili gli attimi in cui l’auto perde la ruota e finisce a bassa velocità su un terrapieno davanti: si sente chiaramente il navigatore chiedere al pilota cosa sia successo.

E l’altro risponde che “si è spezzata una colonnetta”. Cioè si è rotto uno (o magari più) dei quattro perni che assicura lo pneumatico al disco dell’auto. Il cedimento ha liberato la ruota, schizzata poi impazzita a lato dell’auto, nella zona di scarpata dove c’erano alcuni spettatori e fra questi Valletta. Un angolo consentito al pubblico.

L’origine del guasto è nel mirino della procura che ha disposto un accertamento tecnico irripetibile sulla vettura, sequestrata con la dashcam.

Quanto al ruolo del direttore di gara, questi di solito dà il via (anche alle prove) dopo che i tecnici hanno verificato che tutto fosse a posto sul tracciato, dalla partenza all’arrivo.

Di solito è su una postazione fissa da dove è in collegamento radio con i vari commissari di percorso distribuiti ogni 500 metri sui tracciati delle varie prove speciali.

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