F1, perché seguire il Mondiale 2021. Atto primo: Hamilton e l’ottavo titolo

Nonostante ci si avvii alla seconda stagione consecutiva sotto l’ombra del Covid, la F1 non solo è in grado anche quest’anno di proporre un calendario di ottimo livello ma anche di fornire agli appassonati molteplici spunti di grande interesse sul lato puramente sportivo-agonistico. Il primo, che “rischia” seriamente di riscrivere di nuovo la storia di questo sport riguarda le vicende del suo attuale re indiscusso: Lewis Hamilton. Colui che è già riuscito a diventare il primatista assoluto di vittorie, podi e pole position della F1, quest’anno ha la grande opportunità di centrare l’ottavo titolo ottenendo un record mostruoso, sfiorato da Michael Schumacher nel 2006 durante il suo ultimo Mondiale in forza alla Ferrari. Dopo averlo eguagliato nell’Olimpo dei vincenti di tutti i tempi, il ragazzo di Stevenage potrà superare il bottino del Kaiser, che sembrava inattaccabile.

E la scelta vincente di approdare in Mercedes nel momento giusto condito da altri eventi favorevoli ha regalato adesso al campione inglese la possibilità, forse irripetibile, di ottenere questa eccezionale meta con il minimo sforzo. Difficile immaginare, infatti, che lo squadrone anglo-tedesco possa toppare nel 2021 considerando che lo scenario tecnico in cui si muoveranno gli addetti ai lavori sarà identico a quello dell’anno scorso. Per afferrare l’iride numero 8 Hamilton, definito il rinnovo contrattuale con tempi tutti suoi, ha due certezze vincenti dalla sua: guiderà ancora la migliore monoposto del Circus e avrà al suo fianco un team mate che, come gli altri anni, non lo impensierirà sulla lunga distanza. Valtteri Bottas, infatti, ha ormai ampiamente dimostrato di essere un bravo pilota, capace anche di battere Lewis sul giro secco in prova e anche in qualche gara ma gli manca quella consistenza e continuità di rendimento ai massimi livelli per l’intera durata del Campionato.

Essendo il miglior driver e disponendo del miglior team, della migliore F1 e di un compagno innocuo non si vede quali possano essere gli ostacoli all’orizzonte che possano impedire ad Hamilton di diventare il pilota più iridato della storia. Razionalmente il Mondiale può perderlo solo lui ma occorre tenere sempre in forte considerazione l’incidenza dell’imprevedibilità e di fattori imponderabili, sempre dietro l’angolo. In sostanza, considerando la grande posizione di forza e di vantaggio da cui parte, Hamilton potrà avere problemi soltanto se Bottas diventerà per lui una minaccia costante e non solo per qualche Gp isolato, se la Red Bull metterà in pista una vettura in grado di lottare costantemente per la vittoria e se dovesse accadere qualche imprevisto del tutto personale al campione del mondo, che nessuno ovviamente gli augura. In ogni caso sarà un Mondiale da seguire già solo per assistere al compimento di questo affascinante, titanico traguardo. Il prossimo motivo d’interesse ve lo sveleremo alla prossima puntata.

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