IndyCar, il calendario 2020 rivoluzionato. Doppio appuntamento a Mid-Ohio e Gateway, possibile cancellazione di Laguna Seca
Il programma IndyCar del 2020 è stato in sospeso negli ultimi mesi a causa della pandemia di coronavirus, con la convinzione presente nell’aria che il regolare programma di 14 gare, compilato a seguito di numerose revisioni durante la offseason, poteva non essere quello finale e definitivo.
Nonostante sei prove siano già state completate e quindi il campionato sia vicino alla metà del proprio percorso è giunta in questi giorni una massiccia revisione. E’ infatti attesa per lunedì la decisione definitiva che sia Mid-Ohio e Gateway diventeranno doubleheader, ovvero si sdoppieranno in due appuntamenti distinti, mentre la gara di settembre a Portland verrà annullata e anche Laguna Seca è al momento molto dubbiosa.
In entrambi i weekend sopracitati, invece delle qualifiche al sabato e la corsa alla domenica verranno dunque disputate due gare, entrambe al pomeriggio. A Mid-Ohio si correrà dunque l’8 e il 9 di agosto mentre le due prove di Madison (illinois) saranno disputate sull’ovale del Gateway tre settimane più tardi, il 29 e il 30 agosto.
Portland era prevista per il 13 settembre ma, a causa del picco di coronavirus, il governatore dell’Oregon Kate Brown ha recentemente dichiarato che non più di 100 persone sarebbero potute essere presenti, limitazione che di fatto ha immediatamente abbattuto ogni speranza di disputare la corsa prevista. Anche in California la situazione è sempre più critica e il doubleheader previsto per il 19-20 settembre a Laguna Seca sta diventando ogni giorno meno probabile, anche considerando il lungo spostamento specifico per l’occasione. Se arrivasse la cancellazione il mese di settembre si troverebbe dunque vuoto, con probabile inserimento di un altro doppio appuntamento in occasione di Indianapolis nel primo weekend di ottobre, per avvicinarsi quantomeno alla soglia delle 14 gare inizialmente previste con la gran chiusura di San Pietroburgo il 25 dello stesso mese.
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Foto: LaPresse