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F1, Williams FW43: presentata e subito in pista, per far dimenticare il 2019

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In Williams hanno le idee chiare: riscattare il disastroso 2019. Ecco, dunque, nascere dalle rovine della Williams FW42 — che tanto ha fatto tribolare George Russell e Robert Kubica nel corso della passata stagione — la Williams FW43. Spinta dalla rinnovata “power unit” Mercedes M11 EQ Performance, la FW43 si presenta quale logico prosieguo tecnico-concettuale della sì fallimentare ma interessante FW42.

Sebbene concettualmente molto simile alla FW42 del 2019, la FW43 presenta modifiche di dettaglio che — nelle intenzioni del Design DirectorDoug McKiernan, e del Chief Engineer, Adam Carter — sono finalizzate a curare i mali della vettura dello scorso anno. Di fatto, la FW43 palesa modifiche in ogni area. Anzitutto, il team di tecnici di Grove ha dovuto affrontare le importanti questioni tecniche relative al peso e al raffreddamento. La FW42 palesava, infatti, un rilevante eccesso di peso;  al contempo, tendeva a surriscaldare gli organi della “power unit” Mercedes, con evidente degrado prestazionale. Lacune le quali, anche a fronte di una invidiabile affidabilità, hanno tarpato le ali alla FW42.

Inoltre, lo staff tecnico Williams è andato alla ricerca di quella fondamentale correlazione tra i dati della galleria del vento e la pista, correlazione non riscontrata nel 2019.

Modifiche di dettaglio, appunto, ma che potrebbero rivelarsi significativi ai fini delle prestazioni. Convenzionale — e in linea con quella del 2019 — l’ala anteriore, la quale, contrariamente a quanto ormai fatto dalla maggior parte dei team, lavora in upwash e non in outwash. Il muso, che ricalca forme molto in voga e pressoché generalizzate, è stato snellito. Presente sotto al musetto, a valle dei corti piloni di sostegno dell’ala, il profilo estrattore di derivazione Mercedes.

Rivista è anche la sospensione anteriore. Parimenti alla FW42, il tirante dello sterzo è tradizionalmente separato ed esposto (anziché integrato nel braccio più avanzato) ma i bracci sono stati modificati nelle geometrie e nelle forme. Prassi vuole che, ormai, il triangolo superiore venga particolarmente rialzato (circa orizzontale) per ragioni aerodinamiche; la FW43 segue — parimenti alla lungimirante FW42 — questa configurazione, ma i bracket sono stati interamente riprogettati.

I barge board-generatori di vortici — anch’essi modificati — ricalcano nei tratti generali la complessa configurazione già vista nel 2019 e ormai adottata da tutti i costruttori. Segue, pertanto, i concetti lanciati da Ferrari, Mercedes, McLaren, Red Bull e Sauber/Alfa Romeo. Variazioni sul tema di una configurazione, nei fatti, comune e generalizzata a tutti i costruttori. Presente, in corrispondenza del bordo d’entrata superiore delle prese d’aria laterali, l’ormai immancabile “terza ala” di derivazione Red Bull, peraltro già sviluppata sulla FW42.

Assai strette le bocche delle prese d’aria di raffreddamento in corrispondenza delle pance. Pance le quali, come già visto sulla FW42, si presentano molto corte e “regressive”, in stile Mercedes. Più generose (si fa per dire…), proprio come la Mercedes, le fiancate in corrispondenza del cofano motore e della rastremazione a “Coca Cola”.

Il cofano motore, ora, presenta una vistosa pinna dorsale che si estende dalla presa dinamica sino al sostegno “swan neck” sdoppiato ed il terminale di scarico centrale. Interessanti i piccoli profili solidali ai due sostegni dell’ala posteriore i quali, verosimilmente, andranno a lavorare di concerto con la T-Wing, ancora assente.

Una sospensione posteriore pull-rod anch’essa rivista nelle geometrie anzitutto in funzione aerodinamica, un’ala posteriore decisamente convenzionale (e provvisoria), un fondo vettura in linea con la concorrenza (ricco di slot longitudinali e trasversali, questi ultimi a monte delle ruote posteriori) e specchietti retrovisori provvisti di profilo superiore (anche in questo, la Williams FW42 ha fatto scuola…) sono gli ultimi elementi visibili di una monoposto convenzionale ma che, proprio perché priva di particolari guizzi tecnici, dovrebbe mostrarsi e dimostrarsi più gestibile e “racing ready” sin dagli imminenti test pre-campionato.

Il ROKiT Williams Racing sembra pronto alla nuova sfida, accantonate tutte le tempeste tecnico-organizzative che hanno minato e compromesso la stagione 2019. Il confermato George Russell ed il debuttante Nicholas Latifi avranno finalmente a disposizione tra le mani una monoposto competitiva?

Alla pista, come sempre, il responso. Spietato.

WILLIAMS FW43 F1 2020 – FOTOGALLERY

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WILLIAMS FW43 F1 2020 – VIDEO

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