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GP Giappone F1: Alfa Romeo ancora lontane dalla zona punti

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Neanche il tifone di Suzuka è riuscita a spingere le due Alfa Romeo Racing in zona punti: Kimi Raikkonen quattrodicesimo e Antonio Giovinazzi sedicesimo. In classifica costruttori il divario dagli avversari di centro classifica sembra ormai incolmabile.

Dopo la disastrosa gara in Russia, ci si aspettava una pronta riscossa del team Alfa Romeo Racing, per cercare di raddrizzare una stagione al di sotto delle aspettative. Su un circuito più favorevole alle C38, rispetto a quello di Sochi, la speranza era quella di vedere entrambe le monoposto bianco/rosse in zona punti, in modo da poter accorciare il divario in classifica con le scuderie di metà classifica. E invece a Suzuka, se possibile, è andata ancora peggio che in Russia.

Che non fosse un week-end di gara facile per la scuderia di Hinwil, lo si era visto fin dalle prove libere. Sia Raikkonen, che Giovinazzi non sono mai riusciti a girare con i tempi dei top ten.

Un bagliore di speranza si è accesso nelle qualifiche, rimandate alla domenica mattina per colpa del tifone che ha investito il Giappone. Per pochi decimi entrambi i piloti non hanno passato il taglio della Q2: con il nostro Giovinazzi, undicesimo, che ancora una volta ha preceduto il suo più blasonato compagno di scuderia, tredicesimo.

Per la gara quindi c’era un cauto ottimismo di poter portare entrambe le monoposto in zona punti.
Invece sin dal via si è visto subito che le due C38 non avevano il ritmo per tenere il passo degli avversari, e per poter risalire in classifica. Il problema principale evidenziato è stato l’eccessivo consumo delle gomme, soprattutto nei primi due stint di gara. Solo Giovinazzi è riuscito per qualche giro a piazzarsi nella top ten: ma poi il ritmo si è alzato, e la zona punti allontanata. Sul finale di gara, con i serbatoi che andavano svuotandosi, il ritmo delle due monoposto è migliorato, ma ormai il distacco dalla top-ten era ormai incolmabile.

Un problema, quello dell’eccessivo consumo di pneumatici, che ha caratterizzato diverse gare del team Alfa Romeo Racing, e che spesso ha compromesso il buon lavoro fatto in qualifica. Sicuramente un punto su cui riflettere per gli ingegneri per la monoposto del 2020.

A questo punto la classifica costruttori parla chiaro: l’Alfa Romeo può giocare solo in difesa sulla Haas, che si trova a sole sette lunghezze. Troppi i punti che la separano dalla Racing Point (19) e dalla Toro Rosso (24), per poter sperare di risalire fino alla settima/sesta posizione: anche perché al momento le altre due monoposto sembrano superiori. Non rimane che cercare di conquistare più punti possibili nelle ultime 4 gare: tra due settimane si correrà il GP del Messico, e la settimana successiva quello degli Stati Uniti. Due tracciati che sulla carta dovrebbero adattarsi maggiormente alle caratteristiche della C38.

E non dimentichiamo che sul tavolo di Frédéric Vasseur balla ancora la questione del rinnovo di Antonio Giovinazzi. Una conferma che, sino a qualche settimana fa sembrava essere soltanto una formalità, ma che, dopo alcuni risultati non all’altezza del nostro connazionale, vedi Spa, non è ancora arrivata. Uno stimolo in più per il nostro Antonio per fare bene nelle prossime gare, e dimostrare in pista che merita la conferma per il 2020.

Frédéric Vasseur, Team Principal

“Siamo andati in gara sperando di essere tra i primi dieci, ma alla fine non siamo stati in grado di lottare per i punti già dopo i primi giri. Abbiamo mostrato un ritmo molto migliore nelle fasi finali, sulle gomme morbide, quindi dovremo rivedere ciò che è accaduto e analizzare i dati per assicurarci di poter offrire lo stesso livello di prestazioni durante la gara. In un campionato così livellato, dobbiamo estrarre il meglio dalla nostra auto in ogni momento”.

Kimi Raikkonen

“È stata una fine deludente per il nostro fine settimana. Facciamo sempre tutto il possibile per portare a casa un buon risultato e alla fine la macchina è stata abbastanza buona con l’ultimo set di pneumatici. Stavamo girando tre, quattro secondi più velocemente, ma avevamo perso già molto tempo e il nostro pomeriggio era ormai compromesso.

Antonio Giovinazzi

“È stato un fine settimana difficile per noi. Le condizioni non erano ideali con il vento, ma alla fine era uguale per tutti, quindi dobbiamo concentrarci sul nostro lavoro. Il nostro ritmo si è rivelato migliore nelle qualifiche rispetto alla gara e dobbiamo capire perché. Il potenziale dell’auto è evidente, ma dobbiamo continuare a lavorare per migliorare in vista delle ultime gare e fare il miglior lavoro possibile nel resto della stagione”.



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