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Gp Giappone F1 2019: i promossi e i bocciati di Suzuka

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2019 Japanese Grand Prix, Sunday – Wolfgang Wilhelm


Sul circuito di Suzuka la Mercedes festeggia il sesto titolo mondiale costruttori nel migliore dei modi con la vittoria di Valtteri Bottas. La seconda guida delle frecce d’argento, grazie ad un ottimo spunto al via, è riuscito a sopravanzare entrambe le Rosse ed il compagno di scuderia.

Alle spalle del finlandese troviamo la Ferrari di Sebastian Vettel che, con grande grinta, durante gli ultimi giri è riuscito a mantenere la posizione su un agguerrito Lewis Hamilton. Quarta posizione sorprendente per la Red Bull di Alexander Albon che, nonostante il contatto durante i primi giri con Lando Norris, è riuscito a portare a casa punti importanti per la scuderia. Alle spalle della Red Bull si posiziona Carlos Sainz, seguito dalla Renault di Daniel Ricciardo. Gara amara per Charles Leclerc che, dopo esser partito dalla seconda posizione, non è riuscito a concludere più in su della settima piazza.

A concludere la top ten troviamo Pierre Gasly, Sergio Perez e Nico Hulkenberg.

Ecco a voi la nostra classifica

Valtteri Bottas, punti 25
Il finlandese, dopo un periodo anonimo passato alle spalle dei propri rivali, è riuscito a riscattarsi conquistando la vittoria nel Gp del Giappone. L’ottimo scatto in partenza, e la pessima partenza della Ferrari #5, gli hanno permesso di passare dalla terza alla prima posizione. Da quel momento in poi, il numero #77, è stato in grado di gestire al meglio gli pneumatici, riuscendo così a mantenere la testa della corsa.

Sebastian Vettel, punti 18
Una domenica dal doppio sapore per il tedesco. In qualifica spreme al massimo la propria SF90, riuscendo a conquistare la pole position.Una prima posizione che avrebbe (probabilmente) permesso a Vettel di rendere più complessa la vittoria alla Mercedes: eppure, a causa di un errore al via, ha perso la testa del gruppo sin dallo spegnimento del semaforo. Nonostante l’errore iniziale, il numero #5, non si è lasciato abbattere e, durante gli ultimi giri di gara, è riuscito a tener testa ad un arrembante Lewis Hamilton, concludendo così in seconda posizione.
Un risultato che non può che accontentare i tifosi Ferrari.

Carlos Sainz, punti 15
Ormai non ci stupisce più, o quasi… Lo spagnolo della McLaren, ancora una volta, vince il confronto contro il compagno di scuderia, Norris, conducendo la propria monoposto in zona punti, concludendo la gara in quinta posizione. A confermare l’ottimo lavoro che sta facendo durante questa stagione è, sicuramente, la sesta posizione nella classifica mondiale. Il #55 spagnolo, infatti, è alle spalle della Ferrari di Vettel.

Alexander Albon, punti 12 
L’ultimo arrivato in casa Red Bull riesce a portare a casa punti importanti sul circuito di casa della Honda. Sul circuito giapponese, infatti, il numero #23 ha dato il meglio di sé a partire dalla qualifica, in cui è riuscito a pareggiare al millesimo il tempo ottenuto dal compagno Verstappen. Partito dalla sesta posizione, nonostante il contatto avvenuto durante le prime fasi di gara con Norris (per cui non ha ricevuto alcuna penalità), il thailandese è riuscito a recuperare due posizioni, ponendosi così alle spalle della Mercedes di Hamilton, terminando la gara in quarta posizione.

Lewis Hamilton, punti 10
Oggi il leader del mondiale non è stato brillante. Sul circuito giapponese Hamilton è stato per tutto il weekend alle spalle del compagno di scuderia: in qualifica si è dovuto accontentare della quarta posizione, subito dietro alla Mercedes #77, ed in gara ha concluso in terza posizione. Una gara in rincorsa per l’inglese che, sino alla fine, ha cercato di sopravanzare Vettel senza però riuscirci. A non essere stata d’aiuto è stata anche la strategia della squadra, su due soste per l’inglese, studiata per mantenere le posizioni dei due piloti Mercedes.
L’inglese deve accontentarsi, così, del gradino più basso del podio e del punto aggiuntivo per aver fatto segnare il giro più veloce. Un accontentino per l’ormai prossimo campione del mondo 2019.

Daniel Ricciardo, punti 8
In qualifica non riesce a fare meglio del compagno di scuderia, ponendosi alle sue spalle in sedicesima posizione. È in gara che, al contrario, riesce a fare meglio di Hulkenberg: l’australiano, riuscendo a recuperare diverse posizioni, è passato sotto la bandiera a scacchi in settima posizione. Grazie alla penalità inflitta a Leclerc viene promosso in sesta posizione, posizione ancora sub judice dal momento che la Racing Point ha presentato un reclamo contro la Renault.

Pierre Gasly, punti 6
Ottava posizione finale per Gasly che, sul circuito di Suzuka, è riuscito a condurre la propria Toro Rosso in zona punti. Dopo esser rimasto fuori dalla top ten durante lo scorso GP, infatti, il francese sembra aver ripreso il buon ritmo che aveva dimostrato di avere a Singapore.

Sergio Perez, punti 4
Sbagliano ad esporre la bandiera a scacchi e, a goderne più di tutti, è sicuramente Perez. Durante le qualifiche il messicano è stato escluso già dal Q3, perdendo il confronto con Stroll, ma in gara è riuscito a recuperare sino alla nona posizione anche grazie a un’ottima strategia. Durante l’ultimo giro, poi non considerato ai fini della classifica, è stato coinvolto in un incidente con Gasly.
Nonostante ciò, quindi, riesce a portare a casa due punti.

Nico Hulkenberg, punti 2
Nico disputa una buona gara e, anche se conclude alle spalle del compagno, porta a casa il punto della decima posizione.

Lance Stroll, punti 1
Riesce a vincere il confronto con il compagno di squadra in qualifica e sembra vincerlo anche in gara, dato che chiude decimo mentre Perez rimane coinvolto in un incidente e finisce in barriera. Ma, al contrario di quanto successo proprio al messicano, Stroll è il primo a rimetterci per l’errore nell’esposizione della bandiera a scacchi. La sua rimane comunque una buona prestazione, speriamo possa continuare questa sua crescita nei prossimi appuntamenti.

Fuori dalla zona punti

Charles Leclerc, punti 0
Il monegasco in Giappone disputa un week end al di sotto delle aspettative. In qualifica conquista la seconda posizione, dietro al compagno di squadra, ma alla partenza vanifica tutto.
Il suo scatto non è dei migliori dato che segue l’errore commesso da Vettel. Alla prima curva forza un po’ troppo, trovandosi in una situazione difficile, finendo così per colpire la Red Bull di Verstappen, danneggiando la propria ala anteriore. A questo punto Leclerc commette un altro errore, forse il più grave: viene richiamato dalla squadra per la sostituzione dell’ala, ma lui prosegue in pista, segnalando al proprio ingegnere di avere comunque ritmo. Alla fine si ferma ai box e durante la parte restante di gara compie un’ottima rimonta finendo sesto.
Dopo la gara arrivano però per lui due penalità che lo retrocedono in settima posizione. La penalità più pesante, di 10 secondi, viene inflitta poiché ha continuato in pista nonostante i danni alla monoposto…evitabile se solo avesse ascoltato sin da subito il muretto.

Daniil Kvyat, punti 0
Per il russo week end anonimo, si qualifica quattordicesimo e conclude la gara fuori dalla zona punti in dodicesima posizione, finendo alle spalle del compagno di squadra.
È chiamato a una gara di riscatto in Messico.

Lando Norris, punti 0
Una gara a gambero per l’inglese che, dopo esser partito dall’ottava posizione ed esser riuscito a risalire durante i primi giri, a causa di un contatto e di diversi detriti, è sceso sino alla tredicesima posizione. Un vero peccato se si guarda al risultato ottenuto dal compagno di scuderia.

Kimi Raikkonen, punti 0
Weekend anonimo per l’Alfa Romeo che, sia con il finlandese che con Giovinazzi, non riesce ad ottenere buoni risultati. In qualifica il finlandese non è riuscito ad andare oltre la tredicesima posizione, vedendosi sopravanzare dal compagno di scuderia. In gara non riesce ad andare oltre la quattordicesima posizione.

Romain Grosjean, punti 0
Grosjean in qualifica è molto efficace, riuscendo a conquistare il Q3 e la decima posizione per la partenza. In gara, però, la magia sembra finire: il francese, infatti, sin dal primo giro ha perso diverse posizioni e, data la scarsa prestazione della monoposto, si è ritrovato presto in fondo al gruppo.

Antonio Giovinazzi, punti 0
Con un’Alfa Romeo sottotono, l’italiano, in qualifica, è riuscito ad avere la meglio sul compagno di scuderia, ottenendo l’undicesima posizione. In gara, però, il ritmo della monoposto non ha permesso a Giovinazzi di condurre una buona gara, portandolo a concludere solo in sedicesima posizione.

Kevin Magnussen, punti 0
La Haas, sul circuito di Suzuka, non riesce ad ottenere risultati importanti nemmeno con Magnussen. Partito dalla penultima posizione a causa di un incidente avvenuto durante la Q1, Il danese, durante la prima parte di gara, è riuscito a rimontare sino alla dodicesima piazza per poi, però, perdere diverse posizioni sino a concludere il Gp diciassettesimo.

George Russell, punti 0
L’inglese dà il massimo con la propria Williams, ma non riesce a lasciare le ormai solite ultime posizioni. Anche questa volta riesce a lasciarsi alle spalle il compagno di scuderia, unico rivale.

Robert Kubica, punti 0
Sembrerà ripetitivo eppure, l’ultima posizione, resta ancora nelle sue mani. Da segnalare l’incidente avvenuto in Q1 a seguito del quale i meccanici della Williams non erano sicuri di possedere i pezzi necessari per aggiustare la macchina. Nonostante le difficoltà sono riusciti a permettere al polacco di scendere in pista facendolo partire dalla pit lane.

Max Verstappen, punti 0
L’olandese non disputa una qualifica brillante ottenendo non più della quinta piazza. Ha un buono spunto in partenza, tanto che sembra conquistare la terza posizione, ma, un contatto con la Ferrari di Leclerc ha vanificato il tutto. Alla fine, l’olandese è costretto al ritiro per i troppi danni riportati dalla sua Red Bull.


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