Automobilismo
Aggiungere notizie
Notizie

Gp Giappone F1: un weekend dolceamaro per i motorizzati Honda

0 3


Weekend del Gp del Giappone dolceamaro per le scuderie e i piloti spinti dalla power unit Honda, che sulla pista di casa puntava al podio. Amaro soprattutto per la gara di Verstappen, partita male per il contatto con Leclerc e finita peggio per il ritiro causato da noie ai freni. Come al solito dal talentuoso pilota olandese il motorista nipponico si attendeva il risultato migliore, che invece è giunto dal bravo Albon, ottimo quarto con la seconda Red Bull. E qui veniamo al dolce aroma che Suzuka ha riservato ai colori della Honda.

Alexander si conferma davvero in gamba avendo fatto più che bene sul bel tracciato giapponese chiudendo alle spalle soltanto del duo Mercedes e della Ferrari di Vettel. Si è trattato probabilmente del miglior risultato ottenibile dalla Red Bull nella gara odierna, considerando anche i riscontri delle prove, dove le vetture austriache avevano accusato un gap non indifferente sia dalle Ferrari che dalle Mercedes. Non c’era, dunque, la possibilità di puntare in concreto alla vittoria ma, al massimo, al terzo posto. Risultato comunque difficile visto il potenziale superiore espresso dai primi due teams del Mondiale. Alla fine della fiera quindi la quarta piazza di Albon, conquistata dopo un serrato confronto con la Mclaren di Sainz, è da considerarsi soddisfacente valutando i valori in campo effettivi di Suzuka. Deludente, invece, per le ambizioni di Red Bull e Honda nella marcia di avvicinamente a Ferrari e Mercedes, che sembra essersi inceppata dopo il Gp d’Ungheria, a causa anche di problemi di affidabilità.

Molto positivo, invece, senza se e senza ma è il riscontro della Toro Rosso che con Gasly ha raccolto i quattro punti dell’ottava posizione ottenendo prezioso fieno in cascina per il team satellite di Red Bull. Partito solo dalla 14° piazzola dello schieramento di partenza, il suo team mate Daniil Kvyat non è invece riuscito a fare meglio del 12° posto, preceduto anche da Hulkenberg e Stroll. Sono 28 anni che la Honda non vince il suo Gp, sul suo circuito. L’ultimo a riuscirci fu Gherard Berger con la Mclaren del 1991 nel giorno in cui il compagno Senna si laureò matematicamente campione del mondo per la terza volta. E, a proposito di Mondiale, i nipponici stanno lavorando per alzare l’asticella delle ambizioni in F1 in chiave titolo. Ma ancora manca qualcosa. Al suo primo anno con la Red Bull, la Honda ha ottenuto finora due successi con Verstappen. Risultato senza dubbio incoraggiante in chiave futura ma le performances della scuderia di Milton Keynes sono ancora troppo discontinue tra gare diverse. Come è accaduto negli anni passati con la motorizzazione Renault. Un film già visto, insomma, che dal 2020 la Honda deve cambiare se vuole lottare per candidarsi alla lotta per l’iride.



L'articolo Gp Giappone F1: un weekend dolceamaro per i motorizzati Honda proviene da .

Загрузка...

Comments

Комментарии для сайта Cackle
Загрузка...

More news:

Read on Sportsweek.org:

Altri sport

Sponsored