Gp Francia F1 2019: i promossi e i bocciati del Paul Ricard

Ancora lui. Sempre lui. Lewis Hamilton sta “uccidendo” l’interesse per questo Mondiale centrando, al Gp di Francia, un’altra vittoria netta e indiscutibile, la numero 79, che lo pone a -12 dal record assoluto di successi firmato da Michael Schumacher.

È stata la classica gara alla Hamilton. Vinta, cioè, dal campione inglese senza lasciar mai alcuna possibilità ai rivali. In primis al team mate Valtteri Bottas, che non è stato in grado di impensierirlo né in prova né durante il Gp. Buon terzo posto, invece, per Charles Leclerc. Di più con l’attuale Ferrari non poteva fare la grande promessa di lingua francese. Anzi, nel finale ha tentato un arrembante assalto alla piazza d’onore del finlandese della Mercedes. Ma senza avere oggettive opportunità di farcela. Regolare e concreta la corsa di Verstappen, che ha centrato il quarto posto davanti ad un Vettel in difficoltà con la SF90 per tutto il weekend. Ottimi riscontri da Mclaren e Alfa Romeo, che hanno chiuso l’ordine di arrivo dei primi dieci assieme alla Renault di Ricciardo, poi però penalizzato di 10″ ed escluso dalla zona punti.

1° classificato
Lewis Hamilton, punti: 25
Adamantino, rullo compressore, caterpillar. Hamilton è tutto questo. Al Ricard infila il quarto successo consecutivo ed è sempre più padrone della F1 con una Mercedes altrettanto imbattibile. Dalla pole scatta subito al comando e nessuno lo vede più fino alla bandiera a scacchi. Annichilisce l’unico rivale di questo Mondiale, il compagno Bottas, e vola. Domina al punto da annoiare ma a lui interessa solo ed esclusivamente vincere. Adesso vede Schumacher. Solo 12 vittorie lo separano dal campione tedesco.

2° Classificato
Lando Norris, punti: 18
La vera sorpresa del Gp di Francia è lui. Il debuttante pilota inglese della Mclaren ha entusiasmato fin dalle prove quando si è messo dietro il più esperto compagno di squadra Carlos Sainz jr. In gara, sempre molto veloce, ha corso con grande grinta e spirito combattivo battagliando fino alle ultimissime battute nonostante un problema tecnico che lo ha privato dell’uso del drs. Termina al decimo posto. È il pilota del giorno e dimostra di avere un talento da tenere d’occhio con molta attenzione.

3° Classificato
Carlos Sainz, punti: 15
La Mclaren sta ritornando, progressivamente, nei posti che rendono giustizia alla sua grande tradizione e Carlos Sainz c’è. Eccome. Dopo essere stato battuto in qualifica dal sorprendente rookie Lando Norris, centra un gran sesto posto in gara e, assieme a Lando, fa respirare aria nuova e incoraggiante ad un team che, fino allo scorso anno, era agonizzante. La sua consistenza ai massimi livelli cresce di gara in gara ed è ormai un pilota maturo e velocissimo.

4° Classificato
Charles Leclerc, punti: 12
Solido, senza sbavature, sempre pronto ad andare all’attacco. Il ferrarista trae il massimo possibile dalla sua vettura facendo meglio di Sebastian Vettel, alle prese con problemi tecnici e di adattamento alla SF90. Sale sul terzo gradino del podio e regala uno dei pochi momenti emozionanti del Gp di Francia quando, negli ultimi giri, abbatte il gap dalla Mercedes di Bottas, la punta e cerca di passarla, invano, all’ultima curva.

5° Classificato
Kimi Raikkonen, punti: 10
Non appena l’Alfa Romeo lo asseconda, lui non sbaglia un colpo. Dopo una serie di Gp deludenti alle prese con una vettura che non ne voleva sapere di andar forte come le primissime gare, in Francia le Alfa riprendono il giusto feeling con la pista. E dall’alto della sua esperienza unita ad una velocità innata mai scalfita dagli anni, Kimi Raikkonen la conduce ad un’onorevole ottava posizione in piena zona punti.

6° Classificato
Daniel Ricciardo, punti: 8
In Francia la Renault era arrivata con forti motivazioni trattandosi del Gp di casa e anche per il buon riscontro della gara di Montréal. Daniel Ricciardo ha testimoniato questa fase di crescita al Le Castellet. Dopo il positivo ottavo posto in prova, termina la corsa settimo* dopo una gran lotta finale con Raikkonen e Norris. Per l’intero weekend ha regolato Hulkenberg e la fiducia nel team cresce sperando in una macchina sempre più competitiva.

(*) Ricciardo è stato poi penalizzato di 10″ ed arretrato il 11esima posizione

7° Classificato
Max Verstappen, punti: 6
Anche il Paul Ricard conferma la grande regolarità di Max Verstappen che, ormai da molto tempo a questa parte, ha imparato a non sprecare più un’occasione e a trarre il massimo dal potenziale della sua Red Bull. Il talentuoso pilota olandese ha confermato il risultato delle prove. Quarto a oltre 30” da Hamilton. Dalla Red Bull ci si attenderebbe di più. Da lui no.

8° Classificato
Valtteri Bottas, punti: 4
Quella pole position a Monaco che riteneva ormai sua e strappatagli di forza da Lewis Hamilton negli ultimi secondi della Q3, deve avergli creato dei danni sul piano psicologico. Da quel momento sembra aver perso lo smalto dei primi 5 Gp quando aveva dimostrato di essere all’altezza del fortissimo team mate. Anche oggi, infatti, Hamilton è stato fuori dalla sua portata. Nettamente e senza scuse ma lui dice che Lewis non è imbattibile.

9° Classificato
Sebastian Vettel, punti: 2
Un Gp surreale e molto al di sotto delle aspettative quello della punta di diamante ferrarista che ha concluso con un anonimo quinto posto dopo essere partito molto indietro. Il giro più veloce finale con le soft ha poco valore in una gara in cui Vettel ha cercato di risalire dal settimo posto in griglia avendo ragione solo delle Mclaren di Sainz e Norris. Sempre in difficoltà con la macchina fin dalle libere, il tedesco è apparso ancora provato da quanto gli è accaduto in Canada.

10° Classificato
Niko Hulkenberg, punti: 1
Conquista due punti per la Renault e questa è sicuramente la notizia migliore del suo weekend in terra transalpina. Ma il suo compagno Daniel Ricciardo gli è stato superiore sia in prova che in gara (penalizzazione a parte!). In ogni caso è comunque un buon risultato nella lenta scalata della Renault verso i piani alti della F1.

Fuori dalla zona punti

Pierre Gasly, punti: 0
Il suo percorso di crescita sembra essersi arrestato e l’undicesima posizione finale fuori dalla zona punti mentre il suo compagno è ottimo quarto la dice lunga sulle differenze ancora esistenti tra i due.

Sergio Perez, punti: 0
Un’altra gara piuttosto complicata per la Racing Point mai sul pezzo durante tutto il fine settimana del Gp di Francia. In pratica non pervenuta. Magra soddisfazione per Perez quella di finire davanti al compagno Stroll.

Lance Stroll, punti: 0
Idem come sopra. Racing Point piombata nell’anonimato e Stroll perdente nel confronto diretto con Sergio Perez, che gli è superiore per l’intero weekend. Ma conta poco quando le performances della monoposto sono deludenti.

Daniil Kvjat, punti: 0
Gp di Francia deludente per le aspettative della Toro Rosso, reduce da ottimi riscontri. Kvjat è solo 14° sulla linea del traguardo. Precede Albon ed entrambi sono molto lontani dalla zona punti.

Alexander Albon, punti: 0
Stesso discorso per Kvjat. La Toro Rosso al Castellet non incide e lui, assieme al pilota russo, è costretto a recitare il ruolo della comparsa. Termina quindicesimo.

Antonio Giovinazzi, punti: 0
Una grande delusione il suo piazzamento finale dopo l’ottima e sorprendente qualifica che lo aveva visto finire nella Q3 insediandosi nella posizione numero dieci. Ma la partenza con le gomme soft già usate in prova lo ha penalizzato in maniera decisiva costringendolo ad una sosta prematura quando viaggiava al nono posto. Ha concluso lontano da Raikkonen. Peccato.

Kevin Magnussen, punti: 0
Pessimo weekend quello della Haas con entrambi i piloti in grosse difficoltà con il bilanciamento della propria vettura e in fondo alla classifica dei tempi. Unica consolazione per il danese precedere Romain Grosjean sia in prova che in gara.

Romain Grosjean, punti: 0
Valutazione molto simile a quella di Magnussen. Con l’ulteriore aggravante che, nel grigiore Haas, il pilota di casa resta costantemente alle spalle di Kevin.

George Russell, punti: 0
I piloti della Williams fanno il massimo ma è evidente che è una situazione frustrante da gestire avendo tra le mani una macchina così scadente. Russell è penultimo all’arrivo.

Robert Kubica, punti: 0
Si attendeva certamente un ritorno più gratificante in F1 il guerriero Robert. Ma la sua tenacia lo porta a non abbandonare la lotta portando in pista la Williams-Mercedes con dignità. E mettendocela sempre tutta.

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