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Ferrari, in Bahrain per dimostrare il suo vero valore. Senza se e senza ma!

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Il Gran Premio d’Australia ha fornito una prima risposta sui valori in pista quest’anno. Se prestazioni e tempi dei Test F1, disputati in febbraio sul circuito spagnolo del Montmelò a Barcellona, non potevano essere considerati indicativi, il primo week end di gara ha cominciato ad inquadrare alcuni macro fenomeni.

Com’era facile attendersi, i tre Top Team del 2018 sono rimasti tali anche in questa stagione. Mercedes, Ferrari e Red Bull avevano lo scorso anno e hanno anche nel 2019 un significativo vantaggio su tutti gli altri sette Costruttori.

A centro gruppo la lotta pare sia più serrata con almeno sei team che possono giocarsi le posizioni dietro i tre top team. Tra questi un leggero vantaggio pare lo abbiano ancora Renault e Haas, un po’ come lo scorso anno. Subito dietro, anche se non di molto, Alfa Romeo, Racing Point, Toro Rosso e McLaren. Più attardata la Williams che difficilmente potrà pensare di impensierire gli altri team!

Detto questa e guardando in casa Ferrari, i temponi dei test, i tantissimi chilometri percorsi e anche le dichiarazioni di Team Principal e piloti avevano indotto un certo ottimismo sia tra gli addetti ai lavori che tra i tifosi. Le sensazioni positive erano poi state alimentate anche dalle dichiarazioni degli avversari. In particolare Toto Wolff e i piloti Mercedes avevano ripetutamente e apertamente dichiarato di essere dietro alla Ferrari. Tutto questo aveva alzato le aspettative sulla prima gara della Ferrari sulla quale, complici anche i due successi del 2017 e 2018, in molti avevamo “scommesso”.

Il risveglio australiano però è stato un altro e il tutto si può racchiudere nella frase del team radio di Vettel: “Perché vado così piano?”. Interrogativo che non si potrà ripetere in Bahrain dove la Scuderia Ferrari è chiamata ad un inappellabile riscatto.

Non dovrà per forza di cose vincere la gara, non dovrà necessariamente conquistare la pole position ma dovrà “solo” dimostrare di essere all’altezza di Mercedes e Red Bull. In tutto, chiariamoci: nella condotta del week end, nel capire la monoposto e le sue regolazioni, nel migliorarsi di sessione in sessione, nel non commettere errori in qualifica e gara, nel saper gestire i due piloti, e così via. Servirà dunque un week end perfetto o almeno un fine settimana nel quale la Ferrari possa dimostrare, senza se e senza ma, il suo valore.

Sarà all’altezza della Mercedes? Sarà superiore come molti ci avevano raccontato? Sarà quella vista in Australia? L’importante è dare una risposta a queste domande in quanto a Melbourne abbiamo capito che qualcosa non ha funzionato al meglio ma l’intero week end del Bahrain non potrà essere la fotocopia di quello del primo Gp della stagione F1 2019!

Gp Australia F1: tutto sulla gara della Ferrari, in questo video di Sky Sport

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