Ginnastica artistica, Brugnami a 17 millesimi dal bronzo. Italia senza medaglia ai Mondiali, Zhang e Sugihara sbancano
Sulla pedana di Jakarta (Indonesia) si sono conclusi i Mondiali 2025 di ginnastica artistica con la disputa delle ultime finali di specialità. In terra asiatica sono stati assegnati cinque titoli: trave e corpo libero per le donne; volteggio, parallele pari e sbarra per gli uomini. L’Italia chiude senza la soddisfazione delle medaglie: Tommaso Brugnami si è fermato al quarto posto alla tavola, a diciassette millesimi dal bronzo; Giulia Perotti è caduta sul doppio raccolto al quadrato e ha terminato in ottava piazza; Carlo Macchini ha sporcato il Cassina e si è fermato in sesta posizione sul ferro.
RISULTATI MONDIALI GINNASTICA ARTISTICA OGGI
UOMINI
VOLTEGGIO – Tommaso Brugnami ha strabiliato in occasione della prima finale iridata della carriera, ad appena 19 anni e al debutto assoluto nel massimo contesto. Il marchigiano, che due anni fa trionfò proprio in questa specialità ai Mondiali juniores, si è reso protagonista di due salti rimarchevoli: prima lo Yurchenko con triplo avvitamento (14.466, peccato per un leggero passo indietro all’arrivo) e poi un pirotecnico Kasamatsu con triplo avvitamento (perfettamente stoppato, 14.566). L’azzurro ha totalizzato la media di 14.466 e ha chiuso al quarto posto, ad appena 17 millesimi dalla medaglia di bronzo, finita al collo dell’ucraino Nazar Chepurnyi (14.484). Il nostro portacolori ha fatto capire di avere di fronte a sé un futuro radioso, visto l’eccellente talento di cui dispone e degli ampi margini di miglioramento che si sono intravisti. Il filippino Carlos Yulo si è laureato Campione del Mondo, a quattro anni di distanza dall’affermazione di Kitakyushu, con la media di 14.866. Il Campione Olimpico di Parigi 2024, che ieri era stato ottimo terzo al corpo libero, ha preceduto di misura l’armeno Artur Davtyan (14.833).
PARALLELE PARI – Jingyuan Zou è senza ombra di dubbio il miglior interprete della storia di questa specialità, distinguendosi per la sua proverbiale ampiezza di esecuzione e per le enormi difficoltà che è solito portare in gara. Il fuoriclasse cinese si è rivelato impeccabile anche in questa occasione e ha trionfato con il perentorio punteggio di 15.300 (6.0 il D Score, spaziale 9.3 a premiare la pulizia del suo gesto), laureandosi così Campione del Mondo sugli staggi per la quarta volta in carriera dopo le stoccate di Montreal 2017, Doha 2018 e Liverpool 2022. Il Campione Olimpico di Tokyo 2020 e Parigi 2024 si è ampiamente lasciato alle spalle il giapponese Tomoharu Tsunogai (14.500) e la russa Daniel Marinov (14.466).
SBARRA – Carlo Macchini ha commesso un’imprecisione sul movimento Cassina, arrivando troppo stretto sul ferro dopo l’esecuzione dell’elemento che porta il nome del Campione Olimpico di Atene 2004. Il 29enne marchigiano, che si era presentato con il quarto punteggio di accredito, ha chiuso al sesto posto con 14.266 (6.1 il D Score, 8.166 di esecuzione). Lo statunitense Brody Malone è salito per primo sull’attrezzo ed è stato insuperabile: perentorio 14.933 (6.4 la nota di partenza) e Campione del Mondo per la seconda volta dopo il sigillo del 2022, detronizzando il giapponese Daiki Hashimoto (14.733 per il tre volte iridato nell’all-around). Bronzo al collo del britannico Joe Fraser (14.700), appena davanti al giapponese Tomoharu Tsunogai (14.600).
DONNE
TRAVE – La cinese Qingying Zhang ha rispettato il pronostico della vigilia, dall’alto di una tecnica cristallina e sciorinando una serie di difficoltà ai limiti dell’impressionante. La 18enne, che era stata riserva alle Olimpiadi di Parigi 2024 (dove la sua connazionale Zhou Yaqin finì tra Alice D’Amato e Manila Esposito), si è meritata il trionfo sul suo attrezzo d’elezione dopo che un paio di giorni fa era salita sul terzo gradino del podio nel concorso generale individuale. La cinese ha prevalso con il roboante punteggio di 15.166 (6.9 il mostruoso D Score), distanziando ampiamente l’algerina Kaylia Nemour (argento con 14.300 partendo da 6.2 per la Campionessa Olimpica e del mondo alle parallele asimmetriche) e la solida giapponese Aiko Sugihara (14.166). La quotata rumena Sabrina Maneca-Voinea è caduta e ha chiuso al settimo posto (12.533), l’ambiziosa brasiliana Flavia Saraiva ha commesso degli sbilanciamenti e si è fermata in quarta posizione (13.900).
CORPO LIBERO – Giulia Perotti si era presentata alla finale da outsider, alla sua prima esperienza iridata tra le grandi. La 16enne piemontese è caduta sul doppio raccolto in ultima diagonale e non è riuscita ad andare oltre l’ottava posizione con il punteggio di 11.633 (4.9 il D Score). La Campionessa del Mondo di specialità a livello juniores ha pagato l’emozione e la tensione a certi livelli, su questo bisognerà lavorare in vista del prossimo futuro. La giapponese Aiko Sugihara ha fatto valere la caratura della sua esecuzione, è stata molto pulita nel corso dei novanta secondi di prova e ha trionfato con il punteggio di 13.833 (5.8 la nota di partenza), precedendo le britanniche Ruby Evans (13.666) e Abigail Martin (13.466). La rumena Sabrina Maneca-Voinea aveva firmato il miglior punteggio nel turno preliminare, ma ha commesso un’imprecisione e ha chiuso in quarta piazza (13.466).

