Ginnastica artistica, Macchini e Brugnami in finale ai Mondiali! Targhetta primo escluso, millesimi beffardi
Due italiani sono riusciti a qualificarsi alle finali di specialità dei Mondiali 2025 di ginnastica artistica: dopo due intense giornate dedicate al turno preliminare maschile sulla pedana di Jakarta (Indonesia), Carlo Macchini e Tommaso Brugnami sono riusciti a meritarsi l’approdo agli atti conclusivi sui singoli attrezzi, riservati ai migliori otto della sessione. Amarezza per Gabriele Targhetta, che invece risulta il primo degli esclusi dalle fasi calde di questa rassegna iridata, previsti tra venerdì e sabato.
Carlo Macchini si era presentato con grandi ambizioni a questa rassegna iridata, memore del quarto posto conseguito quattro anni fa in occasione dell’ultima kermesse post-olimpica. Il 29enne marchigiano, reduce dall’errore ai Giochi di Parigi 2024 e argento agli Europei 2023, aveva mostrato un ottimo stato di forma alla sbarra tra la tappa della World Challenge Cup (vinta a Parigi un mesetto fa) e gli Assoluti di Quartu Sant’Elena. Una condizione brillante ammirata anche in terra asiatica: buoni i Pegan, Cassina, Kolman e Gienger eseguiti in serie sul ferro, peccato per un leggero saltello in avanti in uscita.
Il nostro portacolori ha concluso il turno preliminare al quarto posto con il punteggio di 14.233 (6.0 il D Score, 8.233 per l’esecuzione): sabato mattina tornerà in pedana per cercare il colpaccio, oggettivamente non impossibile. Carlo Macchini dovrà limare i suoi salti (ieri erano stati un po’ corti e in recupero) e piantare l’uscita (tra l’altro è previsto un decimo di “stick bonus”) per provare a salire sul podio. Nel 2021, a Kitakyushu (Giappone), rimase beffato dallo statunitense Brody Malone, che a parità di punteggio si tinse di bronzo per la migliore esecuzione, e chiuse a due decimi dal primo posto.
Per il momento il Campione d’Italia insegue i giapponese Tomoharu Tsunogai (14.800) e Daiki Hashimoto (14.400) e il britannico Joe Fraser (14.533). Ammessi all’atto conclusivo anche il kazako Milad Karimi (14.200), lo statunitense Brody Malone (14.166), il russo Daniel Marinov (14.133) e il cinese Cong Shi (14.133).
Tommaso Brugnami si è reso protagonista di un debutto con i fiocchi nella rassegna iridata dei grandi, meritandosi in maniera brillante la qualificazione all’atto conclusivo al volteggio. Il 19enne marchigiano ha chiuso la sessione al quinto posto con la media di 14.249: un’uscita di pedana sullo Yurchenko con triplo avvitamento (14.266) e un arrivo un po’ sporco sul Kasamatsu con triplo avvitamento (14.233) non hanno frenato la rincorsa del Campione del Mondo juniores, rientrato tra i migliori otto e con tutte le carte in regola per giocarsi qualcosa di importante.
Il talento dell’azzurro era ben noto ad appassionati e addetti ai lavori, tra l’altro si è notato anche al corpo libero, dove soltanto alcune sbavature sulle varie diagonali acrobatiche lo hanno tenuto lontano dalle posizioni nobili. Tommaso Brugnami ha rotto il ghiaccio in un grande evento come meglio non avrebbe potuto e ora nessun traguardo gli è precluso, all’inizio del cammino che conduce alle Olimpiadi di Los Angeles 2028.
Il nostro portacolori si trova alle spalle di ginnasti particolarmente quotati come il filippino Carlos Yulo (14.750 per il Campione Olimpico di Parigi 2024), l’armeno Artur Davtyan (14.566), l’ucraino Nazar Chepurnyi (14.316), il russo Daniel Marinov (14.266). Ammessi alla finale anche il cinese Mingqi Huang (14.183), il giapponese Kazuki Minami (14.050) e il russo Mukhammadzhon Iakubov (14.033).
Gabriele Targhetta è invece il primo degli esclusi al cavallo con maniglie: nono posto con il punteggio di 14.266 (8.266 per l’esecuzione, 6.0 la nota di partenza). Soltanto i primi otto classificati si meritavano l’accesso all’atto conclusivo e il 19enne brianzolo, già medaglia di bronzo agli ultimi Europei, ha mancato l’obiettivo per appena 34 millesimi, quelli che lo separano dal kazako Zeinolla Idrissov (14.300), l’ultimo degli ammessi alla lotta per le medaglie in programma venerdì mattina.
Il nostro portacolori, che ha sperato nel passaggio del turno fino all’esercizio di Hong (ultimo a salire sull’attrezzo), ha pagato a caro prezzo un’incertezza sul Bezugo: il recupero sul penultimo elemento ha un po’ frenato uno dei talenti più cristallini del panorama tricolore, che non potrà essere un outsider in ottica podio, ma che tornerà a casa con un ricco bagaglio di esperienza dopo la sua prima apparizione iridata e con la consapevolezza di avere di fronte a sé un futuro davvero radioso. Le sue potenzialità sono rimarchevoli e ci potrebbe regalare grandi soddisfazioni nel breve divenire.
Il kazako Nariman Kurbanov è stato il migliore (14.700), seguito dal cinese Yanming Hong (14.600) e dallo statunitense Patrick Hoopes (14.566). Si sono qualificati per la finale anche gli armeni Hamlet Manukyan (14.500) e Mamikon Khachatryan (14.400), che avevano preceduto il nostro portacolori durante la rassegna continentale in primavera. Ammessi anche il canadese Aidan Li (14.400), il britannico Alexander Yolshin-Cash (14.333) e il già citato kazako Zeinolla Idrissov (14.300). Targhetta sarà prima riserva: in caso di infortuni altrui avrà il diritto di esibirsi, in passato successe a Marco Lodadio e salì sul podio agli anelli.
Per quanto concerne le altre specialità: al corpo libero il britannico Jake Jarman primeggia con 14.700, inseguito dal filippino Carlos Yulo (14.566) e dallo statunitense Kameron Nelson (14.300); agli anelli i cinesi Xingyu Lan (14.766) e Boheng Zhang (14.600) hanno messo a sandwich lo statunitense Donnell Whittenburg (14.700), inseguono il turco Adem Asil (14.466) e il greco Eleftherios Petrounias (14.366); alle parallele pari il cinese Jingyuan Zou ha confermato il suo status di super favorito con un perentorio 15.466, lontanissimi i cinesi Shinnosuke Oka (14.533) e Tomoharu Tsunogai (14.500).
Nel concorso generale individuale il giapponese Daiki Hashimoto svetta con 83.065, precedendo lo svizzero Noe Seifert (82.499) e il cinese Boheng Zhang (82.331). Il giapponese Shinnosuke Oka, Campione Olimpico di Parigi 2024, ha commesso degli errori ed è dodicesimo con 78.731.