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Ginnastica artistica, Italia uber alles: Fate Campionesse d’Europa, quarto oro a squadre da favola

Vincere aiuta a vincere, dopo ogni successo bisogna sempre pensare a quello successivo, dopo ogni affermazione non bisogna mai sedersi sugli allori e si devono fissare nuovi obiettivi. Dettami che l’Italia ha imparato benissimo da alcuni anni e che rispetta con precisione chirurgica, conquistando trofei a mani basse e regalando emozioni a cui non ci si abitua mai, scrivendo pagine di storia che rimarranno tali per i decenni a venire, stabilmente vergate nei libroni dello sport tricolore.

La nostra Nazionale di ginnastica artistica femminile ha conquistato la medaglia d’oro nella gara a squadre degli Europei, incominciati oggi a Lipsia (Germania), e confermandosi così sul trono del Vecchio Continente dopo l’apoteosi dello scorso anno a Rimini. Si tratta del quarto sigillo per il Bel Paese dopo l’indimenticabile festa di Volos 2006, le lacrime di Monaco 2022 e appunto  il dominio in terra romagnola di dodici mesi fa.

Un quintetto nuovo rispetto a quello capace di salire sul secondo gradino del podio alle Olimpiadi di Parigi 2024, con ben tre esordienti supportate da due veterane, è riuscito ad avere la meglio al termine di una gara sporcata da ben cinque cadute e in cui oggettivamente non si è visto il meglio del nostro movimento. Tanto comunque è bastato per fare suonare in maniera onorevole l’Inno di Mameli in terra teutonica con il punteggio di 161.930 e un margine di tre punti abbondanti sulla seconda classificata.

Le ragazze del DT Enrico Casella hanno regolato la strenua resistenza di una giovane Germania guidata dall’interessantissima Helen Kevric (158.396) e una rinnovata Francia priva di Melanie De Jesus Dos Santos (156.728). La Romania sta risalendo (quarta con 156.231), a seguire Paesi Bassi (155.162) e Gran Bretagna (154.695). Ricordiamo che la classifica si è delineata adottando il format 5-4-3 al termine del turno di qualificazione, perché in questa edizione non è prevista la finale a squadre dopo la fase preliminare.

Manila Esposito si è comportata da trascinatrice: la Campionessa d’Europa nel concorso generale, alla trave e al corpo libero ha stampato un perentorio 13.800 al corpo libero, ma poi è caduta al volteggio (12.633) e successivamente ha piazzato due splendide meraviglie tra parallele asimmetriche (13.666) e trave (14.300). Alice D’Amato è scesa in pedana da Campionessa Olimpica alla trave e Campionessa d’Europa alle parallele asimmetriche: sui 10 cm è caduta in occasione dei giri (13.133), agli staggi è caduta in uscita (12.800) e non potrà andare a caccia del terzo oro consecutivo.

Splendido debutto per una solidissima Sofia Tonelli (13.366 alla tavola, 13.400 sugli staggi, 13.566 alla trave, 13.000 alla trave), Emma Fioravanti ha fatto il suo alla prima presenza in azzurro (13.233 al volteggio e 13.133 al corpo libero), mentre la serata di Giulia Perotti, alla prima uscita internazionale da senior, è stata condita da una caduta in uscita dalla trave (12.066), una caduta sull’ultima diagonale al quadrato (12.166) e da un lungo passone in uscita alle parallele (13.333).

L’Italia ha guadagnato la qualificazione a cinque finali di specialità: Manila Esposito è prima al corpo libero (13.800), seconda alla trave (14.300), quinta alle parallele asimmetriche (13.666); Sofia Tonelli quinta alla trave (13.566); Emma Fioravanti ottava al corpo libero (13.133). Manila Esposito primeggia nel concorso generale individuale con 54.399, Sofia Tonelli è quarta con 53.332, nel mezzo la rumena Ana Barbosu (53.933) e la tedesca Helen Kevric (53.932).

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