Un'impresa storica nella ginnastica artistica, un risultato inatteso e meraviglioso.

Le ragazze della nazionale italiana di ginnastica artistica (Elisa Iorio, Giorgia Villa, Alice e Asia D'Amato, Desiree Carofiglio e Martina Maggio) hanno conquistato la medaglia di bronzo ai Mondiali di Stoccarda, tornando sul podio dopo 69 anni di attesa. Che potessero far bene lo si poteva immaginare, non certo che bruciassero i tempi come hanno fatto.

Lo stesso risultato, infatti, era stato ottenuto a Basilea nel lontano 1950, sportivamente un'era geologica fa.

Le chiamano le Fate, per quei corpi piccoli e apparentemente gracili, ma che nascondono una potenza devastante. Guai a farsi trarre in inganno dalle apparenze, perché dietro quegli sguardi da ragazzine c'è tutta la grinta e la determinazione di chi vuole scrivere la storia.

Le azzurre, che con l'ottavo posto nelle qualificazioni avevano già ottenuto il pass per le Olimpiadi di Tokyo 2020, hanno risposto colpo su colpo alle fortissime avversarie, destreggiandosi con autorità e precisione nelle quattro specialità: corpo libero, volteggio, parallele asimmetriche e trave.

L'abbraccio tra Asia D'Amato e Desiree Carofiglio

Gymnastics: World Championship

L'abbraccio tra Asia D'Amato e Desiree Carofiglio
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I 164.796 punti finali sono valsi uno splendido bronzo, dietro alle inarrivabili statunitensi (la capitana Simone Biles con 21 medaglie iridate, tra cui 15 ori, è diventata l'atleta più decorata di sempre) e alla Russia, ma davanti alla corazzata Cina, sempre sul podio nelle ultime sette occasioni dal 2006 e per la prima volta scalzata dalle medaglie.

Il podio mondiale: Stati Uniti medaglia d'oro davanti a Russia e Italia

Gymnastics: World Championship

Il podio mondiale: Stati Uniti medaglia d'oro davanti a Russia e Italia
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Un risultato ancora più importante considerando che è arrivato nell'anno del 150esimo anniversario della federazione, un premio per i sacrifici e la passione che ragazze e ragazzi (la nazionale maschile ha mancato la qualificazione olimpica per mezzo punto) mettono in una disciplina severa, spesso praticata in strutture vecchie e non all'altezza.

«Queste ragazze sono delle combattenti – ha dichiarato il Direttore Tecnico della Nazionale Enrico Casella -, semplicemente fantastiche. Abbiamo lottato dalla prima all’ultima rotazione. Nel riscaldamento avevo detto che questo risultato sarebbe stato possibile, ma le ragazze non ci credevano. Poi hanno fatto una gara strepitosa. È una medaglia che dedichiamo al nostro ex presidente Bruno Grandi, scomparso poco tempo fa».

La gioia di Asia D'Amato, 16 anni, al termine del suo esercizio

Gymnastics: World Championship

La gioia di Asia D'Amato, 16 anni, al termine del suo esercizio
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Una nazionale giovane (quattro delle cinque titolari hanno 16 anni, la Carofiglio 19) destinata a crescere ancora, puntando a una medaglia olimpica l'anno prossimo a Tokyo.

Un traguardo che sembrava ancora lontano, ma che dopo il bronzo di Stoccarda è molto più vicino.

Le Fate non si vogliono fermare.

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