Mortara, la pioggia non ferma il Palio: la Torre conquista il cencio
MORTARA
La 54esima Sagra del salame d’oca è stata funestata dal maltempo. Il Palio dell’oca fra le sei contrade, vinto nel tardo pomeriggio di ieri dalla Torre, è stato spostato dalla centrale piazza Vittorio Emanuele II, di fronte al teatro comunale, al palazzetto dello sport, mentre l’afflusso di visitatori è precipitato rispetto alle decine di migliaia degli anni pre Covid-19. La manifestazione folcloristica, che nei giorni scorsi aveva già registrato la cancellazione del suggestivo corteo rinascimentale, è stata trasferita al palasport per decisione del Magistrato delle contrade, l’organismo presieduto da Alessandra Bonato che sovrintende alla ricostruzione in costume.
Verso le 16 i contradaioli mortaresi hanno preso posto sulle gradinate del palazzetto per incitare gli arcieri protagonisti del 48esimo Palio dell’oca tra le sei contrade. Sabato pomeriggio, in municipio, era stato estratto l'ordine di tiro: Le Braide, San Cassiano, Sant'Albino, Il Moro, San Dionigi e La Torre. Dopo circa due ore, la sfida ha visto prevalere La Torre, con l’arciere debuttante Marco Sironi. Undici i punti di distacco da San Dionigi e dal Moro.
Al termine, i contradaioli guidati dal capitano Daniel Fleba, che avevano trionfato l’ultima volta tre anni fa, hanno alzato il palio “Città di Mortara” dipinto da Tiziana Salè. Il cerimoniere del Palio era Alessandro Pregnolato, mentre la nuova coppia ducale era formata da Mattia Callegaris (Ludovico Sforza detto il Moro) e da Matilde Perfetto (la moglie Beatrice d'Este).
Ieri i commercianti e i produttori di salame d’oca non hanno sorriso come negli anni passati a causa della pioggia battente, iniziata già di primo mattino. Le bancarelle ambulanti si erano collocate solo in piazza Trieste e nel vicino corso Ariosto: gli operatori autorizzati per il commercio su area pubblica e i produttori agricoli non dovevano essere più di 110, tenuto conto delle aree disponibili, e potevano vendere i prodotti dalle 7 alle 20. Le piazze Silvabella, Monsignor Dughera e Olivelli, come da richiesta, erano state assegnate al Comitato organizzatore della sagra per l’allestimento di aree espositive e di stand gastronomici di promozione del salame d’oca, fra cui “O… che bontà: il salone dell’oca e dei sapori”, spazio ristorativo dedicato ai prodotti d’oca.
«Devo citare il rischio d’impresa – commentava ieri pomeriggio Edoardo Rossi, presidente dell’Ascom cittadina – per cercare di attenuare l’esito della giornata odierna: abbiamo avuto molta sfortuna e i commercianti sono delusi per il maltempo che ha funestato la giornata. Il Comitato organizzatore della sagra ha lavorato molto bene nei giorni scorsi per preparare la manifestazione: per fortuna venerdì e sabato abbiamo vissuto un’aria di festa, sia pure per poche ore. E voglio anticipare che lo sguardo è già rivolto all’edizione dell’anno prossimo».
Umberto De Agostino