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E' l'anno dell'Arciere: Reggiana in vetta anche grazie a Zamparo

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E' l'anno dell'Arciere: Reggiana in vetta anche grazie a Zamparo

REGGIO EMILIA. Luca Zamparo festeggerà tra 21 giorni il suo 28esimo compleanno. Un attaccante che sta raggiungendo la sua piena maturità e anche la consacrazione di bomber a livello professionistico. L’Arciere, come è stato ribattezzato per la sua esultanza, ha uno score da numeri importanti in serie D con la Reggiana (24 gol di cui 7 su rigore e 3 realizzati nei playoff) ma è nel corso di questa stagione che sta mettendo in mostra tutte le sue qualità di centravanti moderno e di fine realizzatore.

In 771 minuti giocati, che corrispondono a dieci presenze, Zamparo ha realizzato 6 gol e di questi due su calcio di rigore. A Pontedera ha realizzato la sua prima doppietta stagionale ma soprattutto si è presentato con sicurezza sul dischetto del rigore trafiggendo il portiere Sposito. Zamparo è sempre stato un rigorista impeccabile tanto che in maglia granata ne ha trasformati ben 11 e di questi addirittura 7 in serie D.
Un’etichetta di rigorista che era stata messa in discussione in fase di preparazione estiva quando in amichevole a Carpineti contro il Fiorenzuola aveva sbagliato due penalty ma in campionato è sempre stato impeccabile dagli undici metri, anche in situazioni di pressione psicologica.
Il rigore trasformato a Pescara allo scadere della partita che ha dato la vittoria ai granata è una testimonianza evidente. Lo stesso si potrebbe dire del penalty trasformato lunedì a Pontedera. Una sicurezza e un’autostima che Luca Zamparo ha ritrovato dopo aver vissuto lo scorso anno una stagione molto complicata e povera di soddisfazioni. Un campionato che l‘ha visto scendere in campo 28 volte per 1.235 minuti con una media di 44 minuti a partita ma soprattutto un solo gol realizzato contro il Brescia. Luca Zamparo, però, si è lasciato alle spalle il recente passato e si è tuffato nella nuova avventura alla corte di Aimo Diana con la ferma determinazione di essere una pedina decisiva per la Reggiana. Non a caso è stato il primo goleador di questo campionato firmando la rete del vantaggio contro il Montevarchi nel debutto stagionale. Oggi i numeri sono dalla sua parte perché con i 6 gol realizzati in dieci presenze, un gol ogni 128 minuti giocati, è il vice cannoniere del girone B della serie C alle spalle di Rolfini dell’Ancona e di Magnaghi del Pontedera che hanno un solo gol in più. Una consacrazione che viene espressa anche dalle presenze come titolare dato che solo una volta è partito dalla panchina.

Chi conosce bene Luca Zamparo è l’allenatore Renato Cioffi che l’ha allenato a Rimini dove ha realizzato il suo maggior numero di gol nei professionisti.
«La prima cosa che voglio sottolineare - spiega l’attuale tecnico del Sorrento - è che Luca è un ragazzo serio, un professionista esemplare e che ha sempre avuto la Reggiana nel cuore e nella testa. Anche quando è arrivato a Rimini mi parlava sempre di Reggio Emilia e di come si era trovato bene per cui nonostante la mia contrarietà ha voluto a tutti i costi riprendere il discorso interrotto con la Reggiana. Per noi era un giocatore importante ma non sono riuscito a trattenerlo a conferma del suo affetto per la città e per i tifosi granata. Lo ritengo un attaccante completo, che sa farsi rispettare in area di rigore ma che si mette anche al servizio della squadra. E’ un generoso e mi ha fatto piacere constatare che ha iniziato alla grande questo campionato. Con me – dice il tecnico – è arrivato a 7 gol in metà campionato e gli auguro di raddoppiare questo bottino, anzi sono certo che ci riuscirà».

Nel Rimini non ha segnato su rigore ma le sue qualità gli sono riconosciute. «Calcia bene i rigori perché è freddo e fino all’ultimo non capisci dove tira. Ma a prescindere dai rigori, Luca ha il gol nel suo Dna, anche se come detto è pronto ad aiutare la squadra nella riconquista della palla. Un attaccante moderno che tutti gli allenatori vorrebbero avere. Tecnicamente ha anche un bel mancino e quando calcia di sinistro è micidiale perché spacca la porta. L’unico aspetto negativo riguarda il fatto che è arrivato tardi sulla palcoscenico del grande calcio, forse perché non ha avuto la possibilità di fare la scelta giusta o forse perché si è accontentato. E’ un peccato perché oggi non ci sono tanti attaccanti come lui che vedono la porta. Penso che sia uno dei migliori nella serie C e sono convinto anche in serie B potrebbe fare bene.
Chi lo conosce bene descrive un Luca Zamparo socievole e allegro.
«Sembra un musone - conclude Cioffi - ma non è cosi’. Gli piace stare con gli altri, ridere e scherzare ma questa sua aria seriosa deriva dal fatto che è sempre concentrato nel pensare a quello che deve fare ma come ragazzo è straordinario».

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