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Arco, il vogherese Travisani sfiora l’oro in una finale da brivido

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Arco, il vogherese Travisani sfiora l’oro in una finale da brivido

VOGHERA

Stefano Travisani sfiora l’oro in coppia con Elisabetta Mijno nel mixed team di arco alle Paralimpiadi di Tokyo, conquistando una comunque splendida medaglia d’argento. L'azzurro, classe 1985, tesserato con il Dlf Voghera, alla prima esperienza ai Giochi, insieme alla compagna di nazionale ha disputato una gara quasi perfetta, cedendo in finale solo dopo le frecce di spareggio al duo russo Sidorenko e Smirnov (5-4 il punteggio finale, 18-17 quello dell’equilibratissimo spareggio), al termine di un'altalena di emozioni indescrivibile. Gli arcieri russi hanno vinto il primo set 36-34, l'Italia ha pareggiato il conto vincendo il secondo 33-39 e passando sul 4-2 grazie alla terza frazione vinta 32-31. Nel quarto set, gli azzurri non riescono a guadagnarsi il punto che sarebbe valso la vittoria: gli avversari si guadagnano lo shoot off con un 35-33. Allo spareggio l'Italia mette a segno un 9 e un 8, mentre i russi piazzano due 9 che valgono il titolo paralimpico.

Il cammino verso la finale

Travisani e Mijno avevano battuto negli ottavi il team della Mongolia (Demberel, Namjilmaa) 6-0; con i seguenti parziali: 27-25, 32-25, 33-32; nei quarti il successo 6-2 sui padroni di casa del Giappone (Shigesada, Ueyama): gli azzurri sono andati sotto 0-2 col primo parziale vinto dagli asiatici 32-34, ma hanno reagito aggiudicandosi gli altri tre parziali con incremento della media punti (35-33, 36-32 e 34-31). In semifinale, Travisani e Mijno si sono imposti 5-3 sull'Iran (Nemati, Rahimi): decisivo il 10 all'ultima freccia di Elisabetta per raggiungere la finale evitando lo shoot off; gli italiani erano in svantaggio dopo il primo set finito 32-34 per gli iraniani, hanno pareggiato il conto vincendo il secondo set 33-31 e andando poi sul 4-2 sfruttando l'errore di Rahimi che non riusciva a scoccare la quarta freccia in tempo (33-27), alla fine arrivava il pareggio nella quarta volée (37-37) che schiudeva a Travisani e Mijno la strada per la finalissima. «L’argento è la conferma del progetto sul paraarchery lanciato due anni fa - commenta Lia Scupelli, presidente del Dlf Voghera – prima della partenza per Tokyo avevo detto che i nostri arcieri sarebbero saliti sul podio e così è stato. Stiamo già pensando ad una festa per Stefano al suo ritorno».

Maurizio Scorbati

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