Sci alpino, i promossi e bocciati di Copper Mountain: Robinson e Brennsteiner vittorie “giganti”, Odermatt che errore!
PROMOSSI
STEFAN BRENNSTEINER: finalmente! L’austriaco a Copper Mountain coglie il primo successo della carriera in Coppa del Mondo a ben 34 anni. Una vittoria nettissima e stra-meritata. Quasi un secondo a Henrik Kristoffersen che ha chiuso alle sue spalle. Un atleta che ha sempre fatto ottime cose ma a cui è mancato il guizzo. Eccolo. E, attenzione, potrebbe anche non essere l’unico quest’anno.
ALEX VINATZER: ormai il gigante è il suo habitat naturale e il suo terreno di caccia preferito. L’altoatesino, infatti, dopo tante delusioni tra i rapid gates, brilla sulle nevi del Colorado con un quinto posto davvero eccellente. Non solo, manca il podio per appena 16 centesimi con il suo quinto posto. Vedremo se questa tendenza proseguirà anche nelle prossime gare. Certo è che sarebbe un peccato che Alex perdesse tutte le sue certezze in slalom…
ALICE ROBINSON: vince, anzi stravince il gigante di sabato con una prova maiuscola. La migliore in entrambe le manche con un senso di velocità misto a potenza che in poche le possono pareggiare. La neozelandese ha sempre pagato la poca continuità. Che sia la volta giusta per svoltare?
MIKAELA SHIFFRIN: terzo slalom terza vittoria e terzo dominio assoluto. A Copper Mountain non fa il vuoto nella prima manche ma lo fa nella seconda nella quale lascia le rivali a distacchi abissali. Una fuoriclasse immensa che tra i pali stretti non ha rivali.
BOCCIATI
MARCO ODERMATT: fa davvero scalpore ed effetto mettere il suo nome in questa casella, ma quando il dominatore di questa era del gigante, ed uno degli interpreti migliori di sempre tra le porte larghe, finisce fuori già nel corso della prima manche, merita una nomination. Lo svizzero lascia tutti a bocca aperta con un errore non da lui. Di solito un errore a stagione lo commette e forse l’abbiamo già visto. La vittoria in superG è ovviamente un fiore all’occhiello, ma uscire in gigante va sottolineato.
LUCA DE ALIPRANDINI: mentre Alex Vinatzer brille e sfiora il podio, il classe 1990 manca completamente la prova statunitense. Chiude solamente 26° con un distacco di 3.12 dalla vetta. Sappiamo che tutta la sua concentrazione è ben fissata su Milano Cortina, ma questo inizio di stagione non è certo quello che ci potevamo aspettare da lui…

