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Sci alpino, i promossi e bocciati di Gurgl: Shiffrin la vittoria della conferma, Rassat quella della sorpresa. Italia dietro la lavagna

PROMOSSI

PACO RASSAT: alzi la mano chi si sarebbe aspettato il successo del francese a Gurgl! Davvero una delle più grandi sorprese dell’era recente del Circo Bianco. Sappiamo che nello slalom ormai può succedere di tutto. Dopotutto un vincitore “seriale” non lo si vede ormai da tempo. Ogni manche e ogni gara riservano sorprese a pioggia. Non è stata da meno la gara austriaca con la rimonta della vita di Rassat. Dopo una prima manche tutto sommato positiva, nella seconda azzecca ogni porta, domina nel ripido e recupera la bellezza di 13 posizioni fino al successo.

ARMAND MARCHANT: di sorpresa… in sorpresa. Vince Paco Rassat a Gurgl, ma il secondo posto del belga non è da meno. Si ferma a soli 7 centesimi dalla vittoria con una rimonta, a sua volta, eccellente. Nella seconda manche va a recuperare 7 posizioni ed a sfiorare un successo che avrebbe avuto davvero del clamoroso. In un’epoca nella quale, come abbiamo detto, non c’è un dominatore tra i rapid gates, chiunque può vincere o sperarci.

MIKAELA SHIFFRIN: ennesima dimostrazione di superiorità schiacciante. Da Levi a Gurgl. Stesso dominio, stessi distacchi, stessa ammirazione per una campionessa epocale. Siamo fortunati a viverla ogni fine settimana. Sembra letteralmente fare un altro sport rispetto alle rivali. Ieri sulle nevi austriache, dopo una prima manche nella quale, stranamente, non aveva fatto il vuoto come successo a Levi, nella seconda è stata devastante. La nativa di Vail quest’anno va semplicemente ad un’altra velocità rispetto al resto del mondo. I distacchi fanno paura: 1.23 a Lara Colturi, 1.41 a Camille Rast. 2.05 alla sesta. Quasi 3 secondi alla decima.

LARA COLTURI: fa tutto bene, anzi benissimo. Come era successo anche a Levi, dopotutto. Prima e seconda manche spinte al massimo e chiuse senza errori. Mette in fila tutte le “terrestri”. Per sua sfortuna davanti c’è Mikaela Shiffrin che sta cannibalizzando lo slalom. Per il momento tra le due la sfida è impari, ma la sciatrice che gareggia sotto la bandiera albanese sa che se continuerà così il futuro sarà suo.

BOCCIATI

ALEX VINATZER: si era costruito una grande chance nella prima manche di sabato. Era ai bordi della top10 con breve distacco dal podio. Addirittura. La seconda manche poteva essere un trampolino di lancio per la sua intera stagione. Invece no. L’altoatesino manca completamente l’occasione sprofondando in 19a posizione con una prestazione ben al di sotto delle possibilità. La squadra di slalom maschile continua nella sua crisi.

CLEMENT NOEL e HENRIK KRISTOFFERSEN: chiudono entrambi al 12° posto a braccetto a 99 centesimi da Rassat. Il norvegese fa capire sin dalla prima manche di non essere in giornata e lo conferma anche nella seconda, mentre il francese compie diversi passi indietro dopo una prima metà di gara tutto sommato regolare. Dovrebbero essere i due grandi interpreti della specialità, pronti a dominare la scena. Invece, per ora, stanno mancando un p0′ troppe occasioni…

ZRINKA LJUTIC: ancora una prova poco brillante per la giovanissima croata. Anzi, si può dire inizio di stagione complicato per il talento classe 2004 che un anno fa aveva alzato al cielo la Coppa di specialità. Dopo il sesto posto di Levi fa addirittura peggio a Gurgl, uscendo di scena nella seconda manche. Dopo una prima parte di gara tutto sommato regolare, commette un errore non da lei nella seconda discesa e getta tutto alle ortiche. Forse deve ancora smaltire il successo dell’anno scorso e, nel complesso, la pressione di doversi confermare.

NAZIONALE ITALIANA DI SLALOM: di nuovo dietro la lavagna. La cosa più preoccupante è che nemmeno fa più notizia. Ormai già vedere una atleta di casa nostra qualificata alla seconda manche di uno slalom viene festeggiato come un grande risultato. Ieri c’era riuscita la sola Lara Della Mea che, tuttavia, ha sprecato la grande occasione della prima top10 in carriera con una seconda manche totalmente sbagliata. Le altre hanno fatto addirittura peggio. Giorgia Collomb, Alice Pazzaglia, Annette Belfrond chiudono fuori dalle 30, Beatrice Sola, Emilia Mondinelli e Giulia Vallerani nemmeno chiudono la prima manche. Ennesima gara da dimenticare.

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