Sci alpino, Mondiali Saalbach 2025. Lara Colturi guida la pattuglia dei “Paesi esotici”. Quante medaglie per ‘nazioni alternative’?
A corollario di quanto scritto nei giorni scorsi, ovverosia della possibilità che l’emisfero australe torni a fregiarsi di medaglie iridate grazie ad Alice Robinson e Lucas Pinheiro Braathen, si può ampliare il tema e affrontarlo sotto un aspetto differente. Né la Nuova Zelanda, né il Brasile hanno mai ottenuto un podio ai Mondiali. Il discorso, però, vale per altre nazioni che in Coppa del Mondo hanno calcato il piedistallo più ambito del panorama sportivo nella stagione corrente.
Ovviamente, il primo pensiero va all’Albania. Se Lara Colturi, che pur essendo in tutto e per tutto italiana rappresenta il Paese dell’Aquila bicefala, dovesse acciuffare una medaglia, quest’ultima verrebbe legittimamente registrata come albanese. Difficile, ma non impossibile. Comunque più probabile di un eventuale ingresso della Bulgaria nella top-3.
Estemporaneo finché si vuole, non bisogna dimenticare come Albert Popov abbia primeggiato nello slalom di Madonna di Campiglio. Proprio i rapid gates, in tempi recenti, sono stati forieri di sorprese clamorose. Dopotutto, non più tardi di due anni orsono, l’argento fu appannaggio di “AJ” Ginnis, al secolo Alexandros Ioannis Ginnis, che avrà anche ascendente americano, ma è in tutto e per tutto greco.
Occhio anche ad Andorra, perché Joan Verdu in gigante rappresenta il più classico degli outsider, pronti a far saltare il banco nella giornata giusta (quella del grande appuntamento). Il podio nella stagione corrente non si è ancora concretizzato, ma chi si ricorda chi è si piazzato secondo nel gigante tenutosi proprio a Saalbach nel marzo 2024? Se la memoria fa difetto, andare a controllare è un attimo…
Altre ipotesi di nuovi orizzonti, francamente, non se ne vedono. Almeno ragionando tout-court, perché se si entrasse nell’ambito di ogni singola disciplina, si scoperchierebbe il vaso di Pandora. Il tema potrà eventualmente essere affrontato a tempo debito, quando ci si avvicinerà alla specificità di ogni gara. Per il momento ci si “limita” a constatare come almeno cinque Paesi – con credenziali più o meno forti – possano coltivare speranze di vedere la propria bandiera aggiungersi a quella di chi si è già fregiato di una medaglia iridata.