Sci alpino, Mondiali Saalbach 2025. Tornerà in auge l’emisfero australe? Robinson e Pinheiro Braathen per ampliare l’atlante della disciplina
Uno dei temi proposti dagli imminenti Mondiali di sci alpino è rappresentato dalla possibilità che l’emisfero australe possa fregiarsi di medaglie. Si è volutamente declinato al plurale il termine, poiché nella stagione corrente due atleti facenti riferimento a Paesi a Sud dell’Equatore hanno ottenuto più di un podio in Coppa del Mondo.
Chiaramente, Alice Robinson è “australe” al 100%, essendo nata a Sidney per poi trasferirsi con la famiglia in Nuova Zelanda durante la primissima infanzia. Possiamo invece definire “naturalizzato” Lucas Pinheiro Braathen, il quale è comunque per metà brasiliano grazie al ramo materno e ha frequentato a lungo São Paulo do Brasil. Non sarà interamente brasileiro, ma nelle sue vene scorre parecchio sangue latinoamericano.
Robinson si è issata sul podio in quattro dei cinque giganti disputati nel 2024-25, imponendosi in quello di Plan de Corones. Inoltre, è giunta alla posizione d’onore nell’appuntamento tenutosi proprio a Saalbach nel marzo del 2024. Dal canto suo, Pinheiro Braathen assomma tre piazzamenti fra secondo e terzo posto nelle discipline tecniche. I due hanno pertanto forti credenziali da mettere sul piatto in vista delle gare iridate.
Non sarebbe una prima volta assoluta per “l’altra metà del mondo”, già salito due volte sul podio dei Mondiali grazie agli australiani. Malcolm Milne fu bronzo nella discesa libera della Val Gardena 1970. Inoltre Zali Steggall si mise al collo la medaglia d’oro nello slalom di Vail 1999. Apparizioni sporadiche, seppur da parte di atleti che hanno saputo farsi valere a ripetizione in Coppa del Mondo. Non si parla certo di due meteore.
Cionondimeno, è rimarchevole il fatto che nel XXI secolo l’emisfero boreale abbia monopolizzato i pendagli metallici iridati. Un’esclusiva che potrebbe venir meno in questo 2025, anno in cui si potrebbe verificare l’inedita situazione di vedere Nuova Zelanda e Brasile andare a medaglia.
Magari contemporaneamente, il che permetterebbe all’emisfero australe di festeggiare il Mondiale più ricco di sempre. Occhio di riguardo per questi due sciatori, insomma. Non solo per questioni di prestigio personale, bensì anche e soprattutto nell’ottica dell’intero panorama dello sci alpino.