Sci alpino, l’Italia con il solito copione nello slalom femminile. Azzurre lontane dal vertice, tra errori e qualche rimpianto
Con lo slalom di Courchevel si è chiusa la prima parte della Coppa del Mondo femminile di sci alpino. Adesso l’attesa è tutta per i Mondiali di Saalbach, a cui l’Italia si presenta con grandissime ambizioni in tre specialità, con l’unica esclusione proprio della gara tra i rapid gates, dove le azzurre saranno certamente, salvo incredibili miracoli, fuori dalla lotta per le medaglie.
Purtroppo anche la gara di ieri sera ha confermato come la squadra azzurra sia quasi una comparsa. La migliore è stata Martina Peterlini, che ha concluso al quattordicesimo posto, che è anche il miglior risultato dell’Italia in slalom in questa stagione. Un dato che parla chiaro delle possibilità delle nostre portacolori nella gara iridata (si attendono le convocazioni):
Peterlini è certa di essere in Austria, ma la trentina che non riesce ad essere costante tra una manche e l’altra. L’obiettivo iridato può essere quello di raggiungere la top-10, ma servirà anche un pizzico di fortuna. Molto probabilmente ci sarà anche Lara Della Mea, vista la convocazione anche per il gigante, con la nativa di Tarvisio che è riuscita ad andare a punti ieri sera, terminando ventiduesima.
Continua invece la stagione negativa di Marta Rossetti: la bresciana ha davvero gettato al vento un’occasione incredibile ieri sera. Marta, infatti, stava volando nella seconda manche e sembrava proiettata verso una prova che le avrebbe permesso di scalare vertiginosamente la classifica e di sognare anche posizioni altissime visto poi l’andamento della prova. Invece ancora una volta è arrivata un’uscita nel tratto conclusivo, l’ennesima di una stagione che la vede andare a caccia ancora del primo punto.