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Sci alpino, Coppa del Mondo 2021-2022: l’Italia femminile stecca la prima di Soelden, buona gara di De Aliprandini

La Coppa del  Mondo 2021-2022 di sci alpino ha alzato il sipario, ma l’Italia non si è trovata al centro del palcoscenico. La squadra azzurra torna da Soelden con l’ottavo posto di Luca De Aliprandini come miglior risultato e soprattutto con un esordio tra le donne caratterizzato da uscite premature e brutte prestazioni.

Lo scorso anno si festeggiava la vittoria di Marta Bassino su Federica Brignone, mentre quest’anno entrambe non hanno completato la gara. Un’uscita per manche, con la piemontese fuori nella prima e con la valdostana out nella seconda. L’Italia si è trovata, così, con la sola Sofia Goggia a punti, ma lontano dalle posizioni che realmente contano (la bergamasca ha chiuso al sedicesimo posto ad oltre due secondi e mezzo da Shiffrin).

Una prima da dimenticare sotto tutti i punti di vista. C’erano totalmente altre aspettative su questo primo gigante femminile e non sono state rispettate. Comunque nulla di drammatico ed irrisolvibile, semplicemente una gara negativa e la testa è già rivolta al prossimo impegno, che sarà il parallelo a Lech tra tre settimane. C’è il tempo per resettare e arrivare al meglio in vista soprattutto della trasferta americana, con anche l’esordio della velocità all’orizzonte.

Se al femminile tutto è andato storto, al maschile qualche buon segnale si è visto. Luca De Aliprandini ha fatto il suo, chiudendo all’ottavo posto in una gara molto tirata ed avvincente. Distacchi ravvicinati, con la Top-5 molto vicina per il nativo di Cles, che si è presentato a Soelden non nella massima condizione e con qualche acciacco fisico durante la preparazione. Soprattutto nella seconda manche l’azzurro è piaciuto per l’atteggiamento ed i rimpianti sono più per una prima manche dove non è riuscito a sfruttare al meglio il pettorale numero uno.

Bravo anche Simon Maurberger, che centra l’obiettivo dei punti con un ventesimo posto in rimonta. Sicuramente la prova generale di squadra non può esaltare (c’è anche Tonetti trentesimo), ma non era semplice qualificarsi per i giovani azzurri fuori dai primi trenta della startlist. I primi trenta si sono trovati quasi tutti al di sotto dei due secondi, rendendo davvero al minimo le possibilità dei vari Della Vite, Franzoni e Vinatzer, con quest’ultimo che deve prima di tutto abbassare il pettorale (era il 70) per provare ad essere competitivo anche in gigante oltre che nel suo amato slalom.

Foto: LaPresse

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