Cortina 2021, Mondiali di sci alpino – Piace la Col Drusciè, l’ultimo segreto di Cortina 2021, dopo la pista Labirinti per i giganti, l’Olympia delle Tofane e la Vertigine che invece tanti grattacapi aveva dato ai signori della velocità. Ripida, tosta, forse troppo per le donne, una tracciatura piena di figure nella prima run, poi più filante. Neve ottima, salata, nella seconda manche “al punto giusto”, dove tutte hanno chance omogenee. Fra distacchi altissimi, a metà gara guida un terzetto senza soprese: Katharina Liensberger in super confidenza dopo le due medaglie, si lascia dietro Petra Vhlova di 30/100, ma su Wendy Holdener il distacco già si alza ad 1.24”, con Mikaela Shiffrin appena sotto il podio. Alla ripresa le carte si rimescolano ma non troppo: Wendy Holdener cede sul finale ma il podio si conferma, solo con distacchi monstre che la 23enne austriaca sa imprimere alle avversarie con aria da navigata campionessa. Quasi fosse una mini Marcel Hirscher in gonnella o una nuova Anna Fenninger Veith, Kathy va a prendersi la terza medaglia in questa rassegna che definisce “da sogno”. Oro in slalom e parallelo, bronzo in gigante, il futuro è suo. «Felice di essere sul podio con le migliori - beh, fino ad ora almeno - », puntualizza con emozione, «perché dimostro che possiamo tutte contribuire ad alzare il livello dello sci femminile». 

Ai piedi di Katharina

Petra Vhlova si accontenta dell'argento a un secondo netto di distacco: sfinita sul podio, salva in corner la sua campagna d'Italia. Terza, ancora bronzo,  a + 1,98,  così inusuale per lei, Mika sorride con un poker di medaglie (sono 11 in totale in un rassegna iridata) - oro in combinata, argento in gigante, 2 bronzi in superG e slalom in una singola edizione  - che le fa scrivere un ulteriore capitolo nella storia dei record che a ogni gara è in grado di agguantare e superare. «Non potevo andare oltre il bronzo con la mia sciata di oggi e credo che abbiamo scritto un nuovo capitolo dello sci con questa gara».

Photo: IPA

Mikaela Shiffrin Alpine Skiing: World Championship

Photo: IPA
Michael Kappeler / IPA

Nubi azzurre 

Le azzurre non vanno oltre i pronostici: la migliore è Irene Curtoni, 18sima a +4.17:  «Sono agli sgoccioli della mia carriera e ci provo fino in fondo, abbiamo forse avuto troppo rispetto nella prima run, perché la neve ha tenuto bene e la pista non si è segnata. Quando però non riesco a centrare i miei sogni, penso ai tanti sacrifici che ho fatto: non tutti forse li capiscono, però io sono orgogliosa di me stessa».  Bastava un pizzico di fortuna in più o anche solo 2/100 ad Anita Gulli, 31sima per un soffio, ma felice almeno del suo atteggiamento: «Ho attaccato perché sapevo che si poteva fare, ci riproverò». Il ghiaccio è rotto, il futuro è suo. 

Photo: Marika Sarzi Sartori
Photo: Marika Sarzi Sartori
Photo: Marika Sarzi Sartori
Photo: Marika Sarzi Sartori

Brignone non ritrova il sorriso

Deve capire che futuro vuole e quando farlo cominciare Federica Brignone, nerissima dopo l’uscita anche in slalom mentre stava andando bene: «Ho voluto esserci fino all’ultimo perché con il pettorale 16 era una buona occasione per uno slalom davvero tosto, come non se ne vedono nel circuito femminile». Non è andata di nuovo: «Non ho raccolto nulla di quello che ho seminato, è dura voltare pagina, sono come svuotata. Spesso la storia del nostro sci dimostra che ai grandi eventi i favoriti fanno male e vincono gli outsider, però non basta per consolarmi». Nubi scure e qualche dubbio sul futuro: «Sarei dovuta andare direttamente a passo San Pellegrino per preparare le gare di val di Fassa, ma a questo punto vorrei solo davvero andare a casa».  

Photo: Marika Sarzi Sartori
Photo: Marika Sarzi Sartori

Il Covid a Cortina 2021

Intanto arrivano aggiornamenti sui casi di positività al Covid ai Mondiali di sci. Oltre ai sei casi positivi registrati fra persone esterne alle bolle iridate, c’è almeno un caso di coronavirus in bolla rossa, quella degli atleti. Le riunioni fra le squadre si susseguono fino a tardi per capire come procedere. Il contagio è nel team croato, che alloggia all’hotel villa Argentina di Pocol e che viene subito isolato. All’alba di ieri si provvede a fare tamponi questa volta molecolari, non più rapidi, e tutti tirano un sospiro di sollievo. Fra i quattro sospetti positivi, uno solo viene confermato. È una persona dello staff, asintomatica. «Il problema non è la variante inglese, tema che appassiona la stampa – spiega pacato Giovanni Montani, vice presidente della commissione medica Fisi - semmai capire come si sia aperta una falla nella bolla rossa». Una zona sterile non è possibile per il Doc: «Non lo è stato nemmeno per il Giro o la Tour del France che avevano bolle anche più rigorose». Il medico tranquillizza: «Se su 20mila tamponi effettuati, ci sono 20 positivi, non è preoccupante: se facessimo ora lo stesso numero di tamponi a Parma o Bollate, ne troveremmo ben di più».

LEGGI ANCHE:

Luca De Aliprandini, «finferlo» d'argento: la gioia al gigante di Cortina 2021

Cortina 2021, perché l'assenza della coach iraniana è un'offesa a tutte le donne

Chi è Lara Gut, la prima campionessa di Cortina 2021 (e moglie di Behrami)

Oggi ai Mondiali di sci di Cortina 2021: calendario, orari e programma aggiornato delle prossime gare