Ci sono quattro donne dello sci che hanno portato in un’Italia ferita da un virus silente una boccata di aria buona, una gioia fatta di titoli del mondo e grandi soddisfazioni. Federica Brignone, Michela Moioli, Dorothea Wierer e Arianna Tricomi in questo strano inizio 2020 hanno scritto la storia.  

Federica Brignone, la prima italiana

Federica Brignone ha portato in Italia la coppa generale dello sci alpino, prima atleta azzurra a esserci riuscita stabilendo un nuovo record di punti, 1.378 in classifica generale, superando Tomba e Compagnoni. La vittoria della 29enne arriva quasi a sorpresa quando gli organizzatori della Coppa del Mondo di Åre annunciano la cancellazione dell’ultima tappa femminile e proclamano la sciatrice valdostana vincitrice assoluta, ma senza consegnare il trofeo, senza una cerimonia. Solo la gioia di chi ha lottato una vita per arrivare lì in alto.

Tre volte Michela Moioli

Poi c’è Michela Moioli, bergamasca doc, che quest’anno ha conquistato la terza Coppa del Mondo di snowboard cross, con un urlo al cancelletto di partenza dell’ultima gara a Veysonnaz, in Svizzera: «Forza Italia!», e giù in picchiata. Lei che ha dedicato la vittoria al suo Paese e ai nonni che stavano combattendo una battaglia contro il Covid-19. Nonno Antonio sta ancora lottando, nonna Camilla non ce l’ha fatta. È anche per questa ferita che lei nelle gambe ha messo tutto, inventandosi una stagione incredibile, che, anche se finita prima del previsto, non poteva che incoronarla regina. Ancora una volta, sovrana della specialità.

Dorothea Wierer #andaràtuttobene

Sulla carabina Dorothea Wierer ha scritto con un indelebile nero l’hashtag #andaràtuttobene. E ci crede davvero anche quando si infuria prima dell’ultima gara di Kontiolahti, costretta a gareggiare nonostante tutto il mondo si sia fermato. E quella stessa gara da lei maledetta le ha dato indietro qualcosa rispetto al suo sacrificio: lo scorso 14 marzo l’atleta 29enne delle Fiamme Oro conquista la Coppa del mondo di biathlon per il secondo anno consecutivo. Trofeo che si aggiunge ai due ori e un argento mondiali vinti nella sua Anterselva.  

Forte, tenace, capace di ribaltare una situazione e una gara negli ultimi minuti, la bella Doro ha davvero fatto qualcosa di incredibile, una stagione al di sopra di ogni più rosea aspettativa a confermarsi l’atleta che si è caricata sulle spalle un specialità e tingendola di azzurro, azzurro Italia.

Arianna Tricomi nell'Olimpo del freeride

L’ultimo successo in ordine temporale dal mondo della neve arriva da Arianna Tricomi, atleta che è entrata ufficialmente nella storia del Freeride World Tour. Nonostante non si sia disputata l’ultima tappa del tour che si sarebbe dovuta svolgere a Verbier tra il 28 marzo e il 05 aprile, Arianna è riuscita a mettere insieme quei 24.000 punti nelle quattro gare precedenti in Giappone, Canada, Andorra e Austria che le sono valsi il titolo di campionessa del mondo. E per la terza stagione consecutiva in un successo che la proietta definitivamente nell’Olimpo del freeride mondiale.

Fede, Michi, Doro e Ari ci hanno fatto sognare, emozionare e anche un po’ innamorare. Regine, dee, guerriere, leggende sono state e restano quello di cui oggi abbiamo più bisogno. Grazie ragazze.