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Treviso, gli amici lanciano una colletta per sua mamma: «Sergio sognava una famiglia».

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Treviso, gli amici lanciano una colletta per sua mamma: «Sergio sognava una famiglia».

TREVISO. Un sabato spensierato, da condividere con la propria ragazza e con gli amici, trasformato nell’ennesima tragedia stradale. Serghei Gusovschi, 25 anni, trevigiano di origini moldave, è morto così, in provincia di Pordenone, nel comune di Cavasso Nuovo.

Era a bordo della sua moto con la sua compagna, Natalia Beşleagă, ventenne residente a Preganziol. Ad accompagnarli, su un’altra motocicletta, c’era un’altra coppia di amici. La loro gita è stata funestata da un tragico incidente con un’auto, in pieno pomeriggio, in via Petrarca, Gusovschi dopo un volo di diversi metri ha perso la vita sul colpo.

Per la madre Angela è un colpo durissimo: «Ha trascorso tutta la notte in piedi, è sotto shock» spiega un parente al citofono «siamo tutti distrutti dal dolore». Serghei, che sul profilo facebook aveve scelto di italianizzare il proprio nome in Sergio, era il suo unico figlio. Si erano trasferiti dalla Moldavia a Treviso, nel quartiere di Santa Bona, da più di una decina d’anni. Gusovschi aveva studiato all’alberghiero Alberini di Lancenigo, aveva fatto il cuoco per alcuni brevi esperienze e poi aveva trovato la sua strada come manutentore ferroviario, dipendente della Segecom di Mestre, da circa 4 anni.

«Si impegnava tanto nel lavoro» racconta un suo amico «stava studiando per diventare capo macchinista. Spesso era impegnato in lunghe trasferte, quando tornava a casa ne approfittava per fare qualche giro. Non era affatto una persona spericolata, era molto prudente e attento, non riusciamo a darci pace per questa tragedia. Era un ragazzo molto disponibile, amichevole, sempre positivo. So che aveva tanti progetti per la sua vita e voleva farsi una famiglia è indescrivibile il nostro dolore».

Oltre alla recente passione per le due ruote, “Sergio”, era un grande appassionato di sport, fin dai primi anni in Italia aveva iniziato a frequentare la palestra di Santa Bona e disputare alcune competizioni di lotta libera. Si allenava alla Mc Fit dove aveva stretto diverse amicizie. Per qualche tempo aveva vissuto a Mestre, con la precedente compagna. Ieri nell’appartamento dove viveva con la madre si sono raccolti alcuni parenti per sostenere la donna in questo momento di profondo dolore. Da parte degli amici è partita anche una raccolta fondi: «Il padre è in Moldavia e vogliamo sostenere la famiglia in questa fase» spiega l’amico.

Sabato molti conoscenti e persone vicine a “Sergio” hanno condiviso il post di un amico in cui si fa appello alla solidarietà: «Abbiamo bisogno di aiuto per il rimpatrio» scrive l’annuncio «Cerchiamo assieme di aiutare la sua mamma è possibile fare una donazione a questo iban: IT61M0306912060100000000985. —




 

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