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Cinque sport dove le donne russe sono più forti dei maschi

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Ekaterina Gamova. Fonte: Vladimir Pesnya/RIA Novosti

Tradizionalmente, a livello mondiale, le squadre femminili russe eccellevano nella ginnastica, nel nuoto sincronizzato e nel pattinaggio su ghiaccio. Ma l’ultimo decennio ha visto le donne mettersi alla prova con successo in un gran numero di discipline, prima ad esclusivo dominio maschile, tra cui il rugby, la pallamano, gli scacchi e addirittura la lotta libera. E sono piovute medaglie.

Scacchi

Per qualche oscuro motivo tutti i più grandi giocatori russi di scacchi hanno un cognome che inizia con la lettera cappa: Karpov, Kasparov, Karjakin… e tutti sono maschi. Anzi no: fate attenzione a Kostenjuk (Aleksandra) e alle sorelle Kosintseva (Nadezhda e Tatjana). Nell’ultimo decennio, la squadra femminile di scacchi ha accumulato un impressionante bottino di medaglie.

Il risultato: Oro ai Campionati del Mondo a squadre di scacchi 2017 che si sono tenuti nella città russa di Chanty-Mansijsk.

Il talento: Aleksandra Kostenjuk, 33 anni, autoproclamatasi “regina degli scacchi” (è il nome scelto per il suo profilo Instagram. Si è scrupolosamente allenata fin da bambina, sotto la guida di suo padre, con il quale ha poi scritto il libro “Come sono diventata un Grande Maestro a 14 anni”. È stata anche la prima donna a vincere il Campionato di scacchi svizzero, battendo in finale un uomo.

Aleksandra Kostenjuk. Fonte: Nina Zotina/RIA Novosti

Rugby

Il rugby non aveva una grande tradizione nell’Unione Sovietica. Lo sport era poco praticato e la prima nazionale fu messa in piedi solo a metà degli anni Settanta, ficcando in squadra un po’ di atleti vari. Anche il rugby a sette (una variante che vede opporsi non 15, ma appunto sette giocatori per squadra) è praticato in Russia, e la squadra femminile, da quando è scesa in campo, fa sfracelli in questa disciplina. Compete con squadre del calibro di Nuova Zelanda, Australia, Canada, Usa, Spagna, per non parlare dei successi in Europa, dove domina da cinque anni.

Il risultato: Medaglia d’Oro al Grand Prix Series Femminile di Rugby a sette, a Kazan, luglio 2107 

Il talento: Baizat Khamidova, 26 anni, è la prima donna della Repubblica del Daghestan (la più grande del Caucaso settentrionale, ndr) a rappresentare la Russia nel rugby. Il commissario tecnico Pavel Baranovskij la voleva così fortemente che, per convincerla a vestire la maglia della nazionale, è andato personalmente nello sperduto villaggio della Khamidova, tra le montagne del Caucaso.

Baizat Khamidova. Fonte: Getty Images

Il sito “Scrumqueens” ha inserito Baizat Khamidova tra le cinque più forti giocatrici di rugby del mondo.

 

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