Sei chili di gnocchi al ragù. Due di pasta al sugo, uno e mezzo di riso in bianco. In vista dei Mondiali di nuoto di luglio in Corea, il menu aggiunge un buffet di verdure crude e cotte e porzioni di bresaola a profusione. È questo il pranzo-tipo della Nazionale di pallanuoto italiana in una giornata di doppio allenamento scandito tra piscina e palestra. Perché quello del Settebello è uno sport duro che richiede uno sforzo intenso, dove il movimento aerobico necessita di una percentuale di potenza notevole, grande resistenza e un livello altissimo di concentrazione. Ma ancora non basta, perché a differenza di altri sport acquatici, l’obiettivo non è quello di raggiungere la tecnica migliore, ma la più efficace, resa possibile dalla prestanza fisica e dalla capacità di opporsi all’avversario. Insomma, un lavoro di corpo e di testa continuo, che negli anni ha permesso alla Nazionale azzurra di attestarsi tra le migliori al mondo, vincendo quattro dei cinque titoli internazionali più importanti: Olimpiadi, Mondiali, Europei e Coppa del Mondo. Possiamo chiamarli eroi? C’è chi ritiene che, nel caso, debbano essere necessariamente giovani e belli, caratteristiche che non mancano ai convocati di mister Alessandro “Sandro” Campagna. Eppure, basta trascorrere del tempo con loro per capire che c’è altro: non si tratta dei singoli componenti di una squadra, ma un insieme armonico capace di creare una sorta di seconda famiglia. «Il pallanuotista è un ragazzo straordinario di principi sani, dedito al sacrificio», spiega il CT. «Ci alleniamo dalle due alle tre volte al giorno, senza lamentarci. Siamo felici: chi fa questo sport, lo ama». Secondo il manuale L’allenamento fisico del pallanuotista della Federazione Italiana Nuoto, ogni atleta nuota intorno ai 2 chilometri a partita e una quota dei movimenti viene eseguita a velocità medio-alte con recuperi raramente completi. Un dispendio di energie e forza a cui si accompagna una vera e propria lotta primitiva sotto il livello dell’acqua, dove continua il confronto con l’avversario.

I pallanuotisti Michaël Bodegas e Niccolò Figari della Nazionale italiana, dal 12 al 28 luglio ai Mondiali di Gwangju, in Corea del Sud
I pallanuotisti Michaël Bodegas e Niccolò Figari della Nazionale italiana, dal 12 al 28 luglio ai Mondiali di Gwangju, in Corea del Sud
La Nazionale di pallanuoto durante gli allenamenti. Alle Olimpiadi di Rio del 2016 ha conquistato il terzo posto sul podio
La Nazionale di pallanuoto durante gli allenamenti. Alle Olimpiadi di Rio del 2016 ha conquistato il terzo posto sul podio

Foto Gaia Cambiaggi
Leggi tutto il reportage su GQ di giugno 2019

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