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La Reale Mutua Fenera Chieri ’76 dà il benvenuto al nuovo allenatore Nicola Negro

Un emigrante di lusso che ha trovato l’America in Brasile e ora torna in Italia, rimettendosi in gioco sotto l’Arco. La Reale Mutua Fenera Chieri ’76 dà il benvenuto al suo nuovo allenatore Nicola Negro. Raccoglie il testimone da Giulio Cesare Bregoli, a cui vanno il ringraziamento per il lavoro svolto in sei stagioni e l’in bocca al lupo per il proseguimento della carriera.

Trevigiano classe 1980, poco più che ventenne Nicola Negro inizia come scoutman a Conegliano in B1 nel 2003. Dalla stagione successiva fa le prime esperienze in A1 negli staff di Vicenza e Padova. Seguono sette anni che da braccio destro di Alessandro Chiappini lo portano in Turchia, Polonia e Azerbaigian. Esordisce da primo allenatore in Polonia nel 2013. Torna in A1 nel 2014 come coach di Conegliano. Poi ancora Polonia, Romania e Slovenia. Dal 2017 al 2019 guida Trento in A2.
Nel 2019 si trasferisce a Belo Horizonte raccogliendo il testimone di Stefano Lavarini al Minas. In sei anni vince tre scudetti, tre campionati sudamericani e diversi altri trofei, in totale tredici, che gli valgono tre premi di miglior allenatore in Brasile.
Dal 2023 è il commissario tecnico del Messico con cui si aggiudica tre medaglie fra Giochi panamericani e Norceca.
Nell’aprile 2024 l’ambasciatore italiano gli consegna a Belo Horizonte l’onorificenza di Cavaliere all’Ordine della Stella d’Italia.

L’avventura di Nicola Negro da allenatore della Reale Mutua Fenera Chieri ’76 è iniziata ufficialmente oggi, nell’incontro di presentazione svolto presso la sede di BigMat De Tommasi in strada del Ritano.

A fare gli onori di casa per BigMat De Tommasi è stato Giovanni De Tommasi: «Siamo emozionati di accogliervi in questa occasione speciale, un momento importante con cui battezziamo un nuovo ciclo. Prima di tutto siamo tifosi e siamo orgogliosi di questo. Attorno a questa società ci sono tanta passione e competenza, che ci trascinano e ci portano ogni anno a continuare a tifare per questa realtà. Ci aspettiamo una grande annata».

È seguito quindi l’intervento del presidente biancoblù Filippo Vergnano: «BigMat affianca la pallavolo chierese dagli anni Ottanta ed è un piacere essere qui oggi. Finiamo un ciclo di sei anni molto buono in cui siamo cresciuti tanto come società e a livello sportivo, abbiamo vinto due coppe europee e chiudiamo una stagione comunque positiva a cui è mancata la chicca di una nuova vittoria europea ma fa parte del percorso. Ripartiamo con un nuovo coach e un gruppo rinnovato. Vogliamo fare bene, riottenere questa Europa che ci è sfuggita per un soffio, confidiamo di organizzare la Wevza Cup a settembre e di fare una salto e che ci porti di nuovo a essere orgogliosi».

Improntato sulla passione l’intervento del dirigente e sponsor Lucio Zanon di Valgiurata: «Siamo qui per una storia di passione. Quando entriamo al PalaFenera e sentiamo il rumore del pallone viviamo tutto qualcosa di speciale. Siamo insieme da 15 anni e la passione è il primo ingrediente della ricetta. Questo è un nuovo inizio, senza rinnegare nulla del passato di cui anzi siamo orgogliosi. Cominciamo con grande gioia e impegno, con la voglia di conoscerci e lavorare insieme. È stato naturale iniziare e sono convinto che lavoreremo bene insieme. A Chieri non si arriva per caso e non si resta per caso: non si attraversa l’oceano per caso per arrivare a Chieri. Per cui un grande benvenuto a Nicola Negro».

Il direttore sportivo Max Gallo ha fatto il punto sul progetto tecnico: «Proseguiamo sulla direzione intrapresa, ovvero puntare sul talento giovanile, cercando di arrivare prima degli altri sebbene sia sempre più difficile. La concorrenza è alta ma credo che anche la nuova squadra sia caratterizzata da un mix di esperienza, conferme e giovani talenti. Credo che Nicola Negro sia la persona adatta per proseguire e valorizzare ciò che abbiamo costruito per quest’anno. L’abbiamo scelto anche per la sua attenzione ai giovani talenti, una caratteristica che si aggancia bene alla politica del club. Con Nicola abbiamo stipulato un contratto di due anni».

Per ultimo l’intervento di Nicola Negro: «Sono felice di essere qui. Sono passato negli anni qui da avversario con diverse maglie. Ho avuto la fortuna di fare esperienze importanti fin da giovane. La mia primissima partita in serie A con Vicenza fu a Chieri e… vinse Chieri! L’ultimo ciclo di sei anni in Brasile è stato il più importante della mia carriera. I risultati non arrivano per caso e sono stati sei anni importanti, un percorso che fino a gennaio sembrava dover continuare. Fino alla decisione di lasciare. Poi all’improvviso la chiamata importante di Chieri che mi ha piacevolmente sorpreso. Con questa chiamata mi è stata data la possibilità di rientrare in Italia e poter lavorare con un club che non improvvisa, che è abituato a programmare e a lasciar lavorare. Di meglio non potevo desiderare».
«Si è chiuso un ciclo vincente per Chieri e si riparte, anche la squadra cambierà molto – ha proseguito Nicola Negro – Arriveranno giocatrici giovani di grande talento, non ci porremo limiti e vedremo quanto riusciremo a crescere. Vogliamo rimanere competitivi, lavoreremo per costruire una nuova identità di squadra, un gioco nuovo. Sarà una preparazione chiaramente atipica: avremo poco tempo tra i miei impegni con la nazionale del Messico e quelli delle ragazze. Cerco sempre un gioco aggressivo: è una via tortuosa, richiede tempo e a inizio stagione le mie squadre faticano sempre. Sono consapevole che avremo bisogno di questo tempo, confido nella pazienza di tutti, ma è una via che conosco e che intendo percorrere. Vorrei continuare a giocare per vincere come ho fatto in questi anni. Oseremo, magari sbaglieremo un po’ di più, ma questo è l’obiettivo che mi pongo nella costruzione della squadra. Lavoreremo per arrivare più in alto possibile. Conosco i pro e i contro della pallavolo che ricerco, ma voglio rischiare, osare. Arrivo da una squadra che mi chiedeva di vincere e di lanciare giovani, siamo sempre riusciti a far convivere questi due aspetti: ben venga se ci saranno talenti del giovanile da inserire in prima squadra nel futuro. Dopo i sei anni in Brasile mi sento un allenatore più maturo rispetto a come ero partito: il mio bagaglio professionale ma anche umano è maggiore e spero possa essere un valore aggiunto per Chieri».

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