Ottava meraviglia: la Prosecco Doc Imoco Conegliano è Campione d’Italia! Fabris: “Solidità, continuità ed eccellenza, complimenti a tutta la Società. Cornice di pubblico fantastica in tutti i Playoff”
Dopo i successi di Gara 1 e Gara 2, le pantere di coach Santarelli, guidate dall’MVP delle Finali Gabi, si aggiudicano anche Gara 3 conquistando l’ottavo tricolore della loro storia, il settimo consecutivo
Ancora loro, per l’ottava volta, la settima consecutiva: la Prosecco Doc Imoco Conegliano è Campione d’Italia! Al termine di una Gara 3 sempre in pugno e dopo i successi ottenuti sulla Numia Vero Volley Milano nelle precedenti due sfide, la squadra di coach Santarelli conferma lo Scudetto della Serie A1 Tigotà sul proprio petto, conquistando il ventottesimo trofeo della storia gialloblu. MVP delle Finali Scudetto Gabriela “Gabi” Braga Guimaraes, 16 punti a referto con il 50% di efficienza in questa Gara 3, ma ovunque in ricezione e in difesa anche negli altri due confronti, vero fattore determinante. Di fianco a lei la solita Isabelle Haak, 22 punti, mentre la migliore tra le meneghine è ancora una volta Egonu, che firma 18 punti.
Questo il commento del Presidente della Lega Pallavolo Serie A Femminile, Mauro Fabris: “Complimenti alla Prosecco Doc Imoco Conegliano per la conquista dell’ottavo Scudetto, il settimo consecutivo: un traguardo straordinario che certifica la solidità, la continuità e l’eccellenza di una realtà che negli anni ha saputo costruire un modello vincente dentro e fuori dal campo. Un successo che parte dall’alto, dalla visione e dalla passione dei Presidenti Pietro Maschio e Piero Garbellotto, e si estende all’intera società: dallo staff tecnico e dirigenziale alle straordinarie atlete, fino alla preziosa rete di sponsor che ha scelto di credere e investire in un progetto così ambizioso. A tutti loro va il mio più sentito applauso. Un meritato riconoscimento va anche alla Numia Vero Volley Milano dei Presidenti Aldo Fumagalli e Alessandra Marzari per aver raggiunto, ancora una volta, la Finale Scudetto. A rendere tutto questo ancora più speciale è stata la straordinaria risposta del pubblico: più di 80mila tifosi presenti nei Playoff e oltre 22.000 spettatori nelle sole gare di Finale, un dato che testimonia quanto la Serie A femminile stia crescendo anche in termini di passione, visibilità e partecipazione. Ma la stagione non è finita perché ora si apre, nuovamente, lo scenario europeo: avremo tre squadre italiane protagoniste della Final Four di CEV Champions League a Istanbul, con una semifinale tutta tricolore tra Conegliano e Milano e Scandicci pronta a giocarsi le sue chance dall’altra parte del tabellone. È la dimostrazione concreta della forza della nostra Serie A, oggi punto di riferimento in Europa, vincitrice delle ultime cinque competizione continentali. Ci attende un finale di stagione entusiasmante!“.
Nel prepartita, la serata viene inaugurata dalla premiazione per le 500 presenze in maglia gialloblu di Monica De Gennaro. Successivamente, il trofeo dello Scudetto è stato condotto in campo dall’argento olimpico di Atene 2004 nel basket, Denis Marconato, prima dell’inno d’Italia, cantato in coro da tutto il Palaverde. Doveroso il momento di raccoglimento per la scomparsa di Papa Francesco, ricordato con un toccante minuto di silenzio accompagnato dalle parole del Santo Padre.
Dopo il fischio d’inizio, le due squadre si alternano al comando: prima è Milano a provare ad allungare, poi Conegliano recupera ed effettua il controsorpasso grazie ad una Haak subito in palla (9 punti). Le meneghine però non demordono e rimangono attaccate, sognano anche il pareggio sul 22-22 ma un videocheck su un punto di Gabi (6 punti ma anche 85% in ricezione) consegna il 23-21, che poi dà il la per il 25-22 finale causato da un errore di Egonu (7 punti).
Nel secondo set, la partenza della squadra di coach Santarelli è più rabbiosa, le trevigiane accumulano prontamente un vantaggio che riescono a portare poi fino al termine del parziale, chiuso 25-20. A recitare un ruolo di primo piano, ancora una volta, l’opposta svedese e la schiacciatrice brasiliana: 8 punti con 1 ace e 1 muro per la prima, 5 per la seconda. A Milano non bastano i 3 muri (2 di Danesi), l’efficienza offensiva si ferma al 25%.
Il terzo set è nuovamente uno scontro punto a punto, la squadra di coach Lavarini cerca le ultime forze per provare a strappare un set e riaprire la sfida. Ma Conegliano è implacabile e dopo una lunga fase di equilibrio si regala un buon vantaggio con un doppio ace di Gabi e un grande attacco di Fahr. È il preludio per il gran finale, con i 5344 presenti in un bollente Palaverde che esplodono al punto finale del 25-21 firmato da un muro di capitan Wolosz.