Una Nuvolì aggressiva dai nove metri non fallisce il match point, 3-0 alla Imd e Pool Promozione
Incontro di cartello e che chiude il girone B di serie A2 femminile Tigotà quello che nella padovana Trebaseleghe mette di fronte le locali della Nuvolì alle lombarde della Imd Concorezzo. I risultati arrivati dai match di sabato dicono che, seppure i tre punti siano importanti per entrambe le squadre, la vittoria anche al quinto set della Nuvolì darebbe alle venete la certezza matematica di partecipare alla Pool Promozione al via dal weekend del 15-16 febbraio e con essa, ovviamente, la salvezza certa, obiettivo dichiarato dall’inizio della stagione.
Dopo aver osservato un minuto di silenzio per l’improvvisa scomparsa in settimana di Simonetta Avalle, le due squadre iniziano a darsi battaglia ed è una sola sinfonia veneta quella che risuona all’interno del palazzetto, la Nuvolì ottiene moltissimo dal servizio e dal muro (5+5 a fine set), in attacco brillano Fiorio e Grosse Scharmann mentre per la Imd c’è la sola Kavalenka ma a quota 3 punti. Il set arriva ad una facile conclusione sul 25-11;
Si torna in campo e stavolta c’è pure la Imd che resta sempre a ruota della Nuvolì sfruttando adesso maggiormente gli attacchi dell’opposta Kavalenka, è proprio un turno di battuta della giocatrice a dare il via alla rimonta di una Concorezzo molto diversa da quella dimessa della prima frazione, in attacco Tonello buca più volte il muro gialloblù e la ribalta 16-18. Adesso è Concorezzo ad avere in mano il pallino del gioco sfruttando un pò tutto il fronte d’attacco con Kavalenka che realizza molto ma regala altrettanto. Il vantaggio lombardo prosegue sino ad un 21-23 che sembra complicare i piani delle padovane, a risollevare la Nuvolì ci pensano allora i muri di Fiorio e Fanelli per il 24-24 che rimanda ai vantaggi dove Grosse Scharmann chiude con l’ace del 26-24;
La gara di fatto termina qui perché al rientro in campo la Nuvolì torna quella arrembante di inizio gara, a cominciare dal servizio, il muro del 7-1 col quale Fiorio stoppa Kavalenka è il preludio di un nuovo dominio veneto. Stavolta la Imd non crolla come nel primo set ma resta sempre sotto di circa sette lunghezze che permettono alla Nuvolì di giocare in scioltezza. Due ace di Pegoraro sono l’ultimo sussulto lombardo 22-18, poi Erika Esposito chiude col mani e fuori del 25-21 un set nel quale Grosse Scharmann detta legge (7) ben supportata da tutte le compagne d’attacco.
Il condottiero della Nuvolì è coach Marco Sinibaldi:
“Siamo contenti del risultato, la salvezza era l’obiettivo che ci eravamo prefissati ad inizio stagione e averlo raggiunto attraverso la Pool Promozione e pure da quarti del girone è motivo di grande orgoglio per tutto quello che abbiamo messo in campo dal 5 di agosto. Il tutto è merito anche di una squadra che oltre a farsi prendere via via sempre più dall’entusiasmo è stata disciplinata e costante nel rincorrere e raggiungere un risultato straordinario e storico per questa società”
Per la Nuvolì quarto posto nel girone B e spazio adesso alla migliore delle Pool di serie A2, un traguardo che va oltre gli obiettivi dichiarati da inizio stagione, con la possibilità di giocare senza pressioni e provare ad essere la scheggia impazzita che proverà a guastare la festa di ogni formazione che la squadra di coach Sinibaldi troverà sul suo cammino.
TABELLINO:
Nuvolí AltaFratte Padova – Imd Concorezzo 3-0 (25-11 / 26-24 / 25-21)
Nuvolí: Bovo 5, Fiorio 11, Talerico, Ghibaudo, Zoccarato ne, Maggipinto (L), Grosse Scharmann 20, Fanelli 6, Lisa Esposito, Occhinegro (L) ne, Erika Esposito,Stocco 4, Pridatko 1. All. Sinibaldi;
Imd: Piazza 2, Alberti ne, Rosina 3, Ghezzi (L), Allasia 2, Frigerio 3, Camilla Bianchi ne, Pegoraro 3, Tsitsigianni 4, Kavalenka 6, Giulia Bianchi 1, Brutti ne, Tonello 8, Rocca (L). All. Delmati;
Arbitri: De Sensi Danilo Domenico (RM) e Mesiano Marta (CZ)
Video Check: Toldo Daniele (TN)
Segnapunti Referto Elettronico: Ingletto Elena (TN)
Note:
Ace (10-4) Battute errate (12-4) Ricezione positiva (58%-41%) Attacchi punto (37%-25%) Muri (13-4)
MVP: Lena Grosse Scharmann
(Foto Gioacchino Pagano)