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Bancarotta fraudolenta, in carcere il coach della pallavolo femminile

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Bancarotta fraudolenta, in carcere il coach della pallavolo femminile

PESCIA. Una vicenda che risale al 2014, quando svolgeva la sua attività professionale a Firenze. Prima le indagini, da parte dei carabinieri, poi il processo e la condanna. Per bancarotta fraudolenta, a quattro anni e due mesi di reclusione. Che adesso, diventata definitiva, dovrà scontare. In carcere.

Fatto sta che la società Pallavolo Delfino Pescia, a causa di questa sentenza passata in giudicato, perde il proprio direttore tecnico, nonché allenatore della sua squadra di punta, quella femminile, che milita nel campionato di volley di serie C. A essere trasferito nel carcere di Prato dai carabinieri della locale stazione, che l’altra mattina gli hanno notificato l’ordine di esecuzione emesso dal tribunale di Firenze, è stato Santi Francalanza, 54 anni, fiorentino, da una decina di anni residente a Pescia con la famiglia.

Fuori dagli schemi della sua attività lavorativa di assicuratore, Santi Francalanza ha dimostrato nel corso degli anni una comprovata abilità nell’allenare le squadre di volley, opera che ha svolto prevalentemente nell’hinterland fiorentino. Nell’ambiente della pallavolo, non ha certo bisogno di presentazioni, in quanto si è rivelato assoluto protagonista in tutte le società sportive con cui ha collaborato: indimenticabili le stagioni a Prato, al Galluzzo, a Impruneta e a Scandicci, franchigia, quest’ultima, con cui ha centrato il doppio salto di categoria, dalla serie C alla B1.

Dalla scorsa estate, dopo l’esperienza a Calenzano, ricopriva l’incarico di direttore tecnico della Pallavolo Delfino Pescia, occupandosi delle fasce giovanili più alte, oltre a guidare le prima squadra nel campionato di Serie C. La notizia delle traversie giudiziarie che hanno coinvolto il loro tesserato ha lasciato di sasso la dirigenza rossoblù, come tiene a precisare il presidente Giovanni Giannoni.

«Credo che la sorpresa e lo stupore siano sentimenti naturali e giustificati da parte nostra nell’apprendere la situazione giudiziaria in cui è coinvolto Santi Francalanza – dichiara Giannoni – Vicenda che, da quanto si evince, risale addirittura a sette anni fa. Allo stesso tempo, dal punto di vista sportivo, non posso che essere dispiaciuto, in considerazioni dell’ottimo lavoro svolto da Santi Francalanza per quanto riguarda sia il livello tecnico che la sua passione e l’entusiasmo in questi mesi di collaborazione, confermato da risultati tangibili. Detto ciò ci stiamo adesso riorganizzando per proseguire al meglio la stagione in corso». —

© RIPRODUZIONE RISERVATA
 

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