Pallavolo
Aggiungere notizie
Notizie

Volley a Modena. Rodolfo Giovenzana: «I miei nuovi obiettivi? I bambini in Etiopia e la Città dello Sport»

0 1
Volley a Modena. Rodolfo Giovenzana: «I miei nuovi obiettivi? I bambini in Etiopia e la Città dello Sport»
 
MODENA Dalle parole ai fatti. Rodolfo Giovenzana, per tutti ‘Giobbe’, dopo 35 anni lascia ogni carica all’interno della Scuola di Pallavolo Anderlini, concludendo così un percorso iniziato a fine 2013 quando cedette il testimone nel ruolo di presidente a Franco Cosmai. Un passo di lato prima ed uno indietro ora per uno dei personaggi simbolo del volley modenese, e di conseguenza italiano, che a questo punto impegnerà tutte le proprie energie nel progetto “Oltre la rete” in Etiopia, ma anche nel sogno della creazione di una cittadella dello sport modenese che vede in prima fila Livio Proli, già impegnato a rilanciare il basket sotto la Ghirlandina, e Paolo Galassini. 
 
Giovenzana, quando è maturata l’idea di lasciare ogni carica all’interno della Scuola di Pallavolo?
“In tempi non sospetti, quando ero un po’ più giovane, ho sempre sostenuto che all’interno del mondo della pallavolo serve sia a livello federale che di società un ricambio generazionale e mi ricordo che ne parlai alle ultime elezioni anche con il presidente nazionale Cattaneo. Se le parole hanno un senso e un significato, e per me è così, dovevo essere anche il primo a dare seguito a questo credo. E’ giunto il momento di restituire quello che la Scuola di Pallavolo mi ha dato negli anni e dare la possibilità ad altri di realizzare idee e sogni in maniera diretta”. 
 
Che bilancio si può fare di questi 35 anni? 
“I riscontri arrivati in questi giorni sui social e non solo ci hanno fatto comprendere che abbiamo fatto qualcosa di sicuramente innovativo e adesso bisogna continuare su questa strada. Sarà il compito della nuova generazione nata all’interno della società e che ne conosce bene valori e filosofia”. 
 
Quali sono stati i momenti più belli, ma anche i più difficili? 
“I più belli sicuramente sono stati i tanti riconoscimenti, lettere o messaggi ricevuti da ragazzi che attraverso la Scuola di Pallavolo hanno realizzato i propri sogni. L’ho fatto io ed anche tante persone con cui abbiamo condiviso un percorso. Questa è la cosa che mi gratifica di più. Il più difficile, invece, è sicuramente questo legato al Covid, ma lo è per tutto il mondo dello sport. Ti costringe a ridisegnare costantemente un futuro che è ancora incerto, abbiamo un disegno a matita pronto per essere cancellato e cambiato ogni giorno. Il lavoro fatto tutti insieme in questi mesi, però, ci ha portato a dare un nuovo futuro alla società, a trovare un equilibrio e credo che la mia uscita non creerà nessuna turbativa”. 
 
Ora cosa ci sarà nel suo futuro?
“Ci tengo a precisare che rimarrò socio della cooperativa, se servirà un consiglio ci sarò sempre e per emozioni e coinvolgimento porterò avanti solamente il progetto di cooperazione internazionale in Etiopia che si chiama ‘Oltre la rete’. Tutto il resto passerà di mano come avevo già fatto da tempo per quanto riguarda l’attività sportiva. Per il resto seguo con grande interesse l’idea della città della dello sport che coinvolge anche la Scuola di Pallavolo e ancor più in particolare il basket con Livio Proli. Se si riuscirà a realizzare potrò essere al fianco di tutte le realtà che entreranno a farne parte. Per il momento è ancora un’idea sulla carta perché tra le altre cose si sta tuttora lavorando per provare ad acquisire l’area del Mammut, ma certamente si tratta di uno di quei sogni che realizzandosi potrebbe dare un ulteriore impulso a tutto il movimento sportivo modenese”. 
 
Come noto è un momento difficile per la pallavolo e lo sport, serve una rivoluzione a 360 gradi per trovare nuova linfa. Come si può arrivare a questo cambiamento?
“Il cambiamento passa attraverso il cambiamento delle persone, intendo proprio a livello fisico. Deve cambiare la mentalità e se c’è rinnovamento delle persone anche la mentalità sarà più vicina ai bisogni del movimento pallavolistico. Per questo auspico un cambiamento radicale al comando, dando spazio a giovani e nuove idee, solo così andremo incontro ad un nuovo futuro come si ama dire. Il futuro è quello che ho cercato di portare avanti alla Scuola di Pallavolo, con una professionalizzazione dei ruoli e con competenze specifiche che possano trovare nello sport posti di lavoro reali e non precari sino al pensionamento come successo fino ad ora senza nessun tipo di tutela”. —
 
Загрузка...

Comments

Комментарии для сайта Cackle
Загрузка...

More news:

Read on Sportsweek.org:

Lega Pallavolo serie A Femminile
FIPAV - Comitato Regionale Emilia-Romagna
Lega Pallavolo serie A Femminile

Altri sport

Sponsored