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WTA Iasi: Teichmann in finale dopo quattro anni, affronterà Begu

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Jil Teichmann torna dopo poco meno di quattro anni a disputare una finale: nell’agosto del 2021 Jil si arrende a Cincinnati solo ad Ashleigh Barty, allora ancora regina del circuito, ed entra nelle prime 50 del mondo. Il 2022 la vede semifinalista a Madrid e quindi top 30 con il picco a luglio con la posizione numero 21, da cui scende dopo lo scadere dei punti conquistati in Ohio.

Con la vittoria di sabato ai danni della tennista di casa Sorana Cirstea, Jil raggiunge l’ultimo atto dell’Unicredit Iasi Open e si assicura il ritorno in top 100 a ridosso della posizione numero 80, che potrà migliorare di altri dieci numeri in caso di titolo, che sarebbe il terzo della sua carriera dopo Palermo e Praga, anno 2019. Il match di semifinale ha visto la tennista elvetica in costante pressing e confortata da un atteggiamento molto positivo e aggressivo, soprattutto in risposta alla seconda palla della rivale. Cirstea ha colto per prima il break nel quarto game ma non ha saputo difenderlo e ha soprattutto mancato tre palle-break nel sesto gioco, che le avrebbero potuto dare il 4-2.

Lo scampato pericolo ha acceso la sesta testa di serie, che con personalità ha difeso un’altra insidia sul proprio servizio e ha improvvisamente tolto la battuta all’avversaria per il 5-4 che ha cambiato il match. Jil ha chiuso 6-4 con il terzo gioco di fila, cui ne ha aggiunti altri quattro dominando i due turni in risposta. Cirstea ha reagito dimezzando il ritardo in termini di break ma ha finalmente ceduto con il punteggio complessivo di 6-4 6-3.

La seconda semifinale promuove la settima favorita della manifestazione, Irina Begu, che elimina la numero due Jaqueline Cristian con un doppio 6-4. Anche in questo caso parte meglio chi poi perderà il match: Cristian sale 3-0 con autorevolezza ma si rivela alquanto vulnerabile sulla seconda battuta e subisce il ritorno di Begu, che serve per il set e vince nonostante una palla-break da cancellare. Irina è brava ad annullarne altre quattro (complessivamente ne salverà 9 su 11) e da lì prende il largo fino al 5-2 con due break di vantaggio. Cristian rientra fino al 5-4 ma qui si ferma e cede l’ingresso in finale; molto bello l’abbraccio a rete tra le due connazionali.

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