Coppa Davis, Paesi Bassi-Germania 2-0: Griekspoor scrive la Storia, rimonta Struff e porta i suoi in finale
Semifinale
PAESI BASSI b. GERMANIA 2-0
T. Griekspoor (NED) b. J-L. Struff (GER) 6-7(4) 7-5 6-4
A febbraio nei play-off con la Svizzera si erano ritrovati ad un passo dall’eliminazione (sotto 2-1 dopo il doppio, il numero uno olandese aveva pareggiato i conti con due tie-break prima della rimonta di VDZ indietro set e break contro Huesler) a settembre in quel di Bologna qualificazione alle Finali andaluse ottenuta soffrendo fino all’ultimo – vittoria al doppio decisivo con il Brasile, ma soprattutto il doppio portato a casa contro l’Italia a punteggio acquisito – a novembre riscrivono la Storia, perché i Paesi Bassi sono in finale di Coppa Davis per la prima volta. Un monumentale Tallon Griekspoor batte in tre set Jan-Lennard Struff, con lo score di (4)6-7 7-5 6-4, e regala a Paul Haarhuis oltre che a tutti i suoi compagni di squadra il passaggio alla finalissima di domenica.
Ecco come dunque tutto può cambiare nel giro di undici mesi, dal baratro all’estasi del venticinquesimo ace con cui Tallon ha chiuso la sfida: dopo lo psicodramma di Van De Zandschulp che alla fine al decimo match point partorito è riuscito a garantire ai Tulipani l’1-0, i due numeri 1 hanno dato vita ad una partita di altissimo profilo, degna di un incontro di Davis che vale il biglietto per andarsi a giocare l’Insalatiera. Certamente il miglior match per qualità complessiva, al quale abbiamo assistito finora a Malaga.
Poco più di dure ore di gara estremamente concentrate, il tedesco ha pagato a partire dalla fine del secondo parziale un vistoso calo di intensità con il 28enne di Haarlem abile ad imbrigliarlo in scambi più lavorati dopo che per larghi tratti il confronto si era risolto in un mero duello di debordanti pallottolieri -complessivamente 38 aces scagliati. Decisiva la doppia palla break non concretizzata dal tedesco sul 4-3 del secondo, lì il match è svoltato con 5 games consecutivi di Griekspoor.
Il più felice di tutti, per il prestigioso traguardo raggiunto, sarà sicuramente il capitano orange Paul Haarius, dato che lui era in campo nell’unica altra semifinale disputata dai Paesi Bassi e persa con la Francia a Rotterdam nel 2001. Curiosamente in quella cavalcata, a ‘s Hertogenbosh, gli olandesi ai quarti eliminarono proprio la Germania per 4-1.
Primo set: assoluto dominio dei servizi, il tie-break viene deciso da un nastro e da un doppio fallo olandese
Tutto pronto al palazzetto dello sport andaluso “Martin Carpena” di Malaga per il confronto tra i numeri uno: Tallon Griekspoor e Jan-Lennard Struff. Un solo precedente, datato 2021: primo turno dello US Open, successo 7-5 al quinto per l’olandese dopo quasi quattro ore di partita. In carriera per quanto riguarda i match in Davis, i rispettivi bilanci recitano 15-9 per il tedesco mentre parla di un perfetto equilibrio quello del 28enne di Haarlem (10-10).
Si affrontano due giocatori dal tennis molto potente e che si alimenta su pochi atti. Due grandi battitori che cercano sempre, come prima soluzione, di indirizzare il punto con il colpo d’inizio gioco mettendosi già nelle condizioni di poter chiudere il discorso mediante una comoda accelerazione.
Un gioco estremamente aggressivo da parte di entrambi, che non disdegna perciò una persistente ricerca della verticalità. In particolare il 34enne tedesco è solito fare consistente utilizzo del serve & volley. I primi games del match, difatti, confermano a pieno le aspettative. Gioco ridotto all’osso, si scambia pochissimo, fioccano i punti diretti al servizio e si aggredisce con impeto la seconda palla avversaria.
Tallon approccia con un eccezionale 11 su 13 di resa con la prima e ben 5 aces, di cui tre consecutivi nel terzo gioco. Il primo ad arrampicarsi a 30 in risposta è proprio il tennista orange che avanti 3-2 dimostra maggiore mobilità quando lo scambio prende corpo, anche per via delle difficoltà di Struff nel coprire in corsa il lato destro del campo dopo i problemi all’anca accusati in stagione.
I servizi continuano ad avere un rendimento dominante, prime palle costantemente sopra i 200 chilometri orari. Il match è rapidissimo, 15 minuti per giungere 3-3. Il che non sorprende considerando il fatto che il veloce indoor esalta le caratteristiche tecniche dei protagonisti. Se Griekspoor gode di una superiore abilità nel mazzolare frigoriferi in manovra senza perdere efficienza quando si rende necessario tirare più di un paio roncolate a punto, Jan-Lennard può contare dalla sua su una potenza di fuoco certamente più ispessita. La palla tedesca è maggiormente pesante.
Eppure, il ragazzone di Warstein finora sta mostrando un tenuta, numeri alla mano, anche superiore al rivale negli scambi dai 5 ai 9 colpi (7-1 a favore del tedesco) mentre paradossalmente soffre nel palleggio più contenuto: sotto i 5 colpi, infatti, è in vantaggio il numero 1 dei Tulipani (22-16).
Il primo momento di vera tensione lo deve fronteggiare Struff servendo sul 4-5, ma Jan non ha problemi (a 15) e si garantisce il tie-break. Gioco decisivo che si materializza non senza però un brivido occorso lungo la schiena tedesca (Lennard si proietta in avanti facendo servizio e volée sulla seconda e viene puntualmente trafitto dal bimane olandese, poi tuttavia sul 30-30 si toglie d’impiccio con l’ace esterno – il terzo) , approdo naturale di una sfida dove sinora si sono praticamente autoannullati attraversi i portentosi servizi.
Anche il tie-break ricalca pedissequamente il copione tattico del set regolare, che viene deciso da un nastro bianconero – accomoda la facile rifinitura bimane di Struffi – e dall’unico vero errore di Griekspoor nella frazione: il doppio fallo commesso sul 5-2, subito dopo prova a rimediare e darsi ancora una possibilità con l’ace di seconda – il 9 del suo match -. Il n.°43 ATP sbaglia una demi-volée di rovescio, permettendo così al tennista 6 anni più giovane di ricucire parzialmente il distacco. Ciononostante, sul 5-4 Struff è implacabile e con la prima vincente esterna da sinistra confeziona il set dopo 41 minuti.
Secondo set: Struff ha 2 palle break sul 4-3, sfumata la doppia chance il match cambia padrone. Tallon vince 7-5
Si riparte dopo la pausa negli spogliatoi dell’olandese per sbollire la rabbia accumulata, il primo set è stato di altissima qualità. D’altra parte su uno dei campi più veloci del circuito e con due Big Server era abbastanza prevedibile, per quanto poi l’incognita Davis vada sempre considerata ma su questo aspetto tutti e due traggono giovamento dal clima incandescente. Il secondo set vede un Griekspoor rientrare in campo con un linguaggio del corpo non proprio dei migliori, si manifesta tutta la sua frustrazione per l’epilogo del tie-break. Inoltre Struff può anche contare sull’enorme vantaggio, considerati i cannoni a propulsione di cui ambedue dispongono, di servire per primo.
Il tedesco continua a fare malissimo con le saette ad uscire da destra, in risposta invece pur di essere iper-aggressivo accetta di piantonarsi sulla riga di fondocampo. Ma da quella posizione puoi soltanto parare quando ti arrivano prime così corpose e precise. Tallon sfiora il game perfetto nel sesto gioco, servendo 3 aces consecutivi e una seconda vincente (3-3). Tutti e due stanno abbondantemente sopra l’80% di punti con la prima, addirittura ora Jan-Lennard sta viaggiando su cifre paradisiache: 31 punti vinti su 35 prime, ossia l’89% di resa sul primo servizio. Non è da meno l’olandese, 83% (30/36).
Chiaramente più si va avanti e più la pressione cresce sulle spalle del capofila della squadra guidata da Paul Haarhuis che serve per secondo ed è sotto di un set: sul 3-4 e 0-15, Struff ha una mini-chance. Inizialmente Griekspoor ne viene fuori con spavalderia, l’ace di seconda – il dodicesimo – ma poi sul 40-30 sale in cattedra Jan che ricama staccando la mano sinistra, dopodiché l’olandese ha l’ardire di servirgli sul dritto e si ritrova sovrastato dal bolide in risposta di Struff – come aveva già fatto vedere contro Shapovalov quando l’incontro entra nelle fasi calde, via le briglie e lascia andare il dritto a tutto gas in ribattuta.
Dopo la prima parità del match, giunge anche la prima palla break – che di fatto è un match point visto l’andazzo – solamente che in questo in caso il tedesco si presenta alla garibaldina a rete e perde il punto trafitto sull’attacco in controtempo. C’è però di nuovo un nastro – a poter determinare l’esito finale come nel primo per la formazione di Kolhmann – che rianima un dritto malconcio del tedesco. Ma questa volta, Tallon si oppone al destino avverso e aggrappandosi alla battuta porta la sfida sul 4-4.
Oramai si è entrati pienamente nel atmosfera Davis, adesso è Jan-Lennard chiamato a mostrare gli attributi dopo la doppia occasione sfumata. Ebbene il tedesco risponde alla grandissima, dimostrando una galvanizzante lucidità tra badilate da tutti i lati alternate a delicati tocchi al volo. Un livello generale pazzesco, quello prodotto per l’intera partita dai protagonisti, con Struff che sta giocando da assoluto Top 20 e Griekspoor che fa incetta di aces a grappoli.
Sale ulteriormente la tensione emotiva, nell’undicesimo game ecco il primo frangente di reale flessione del tedesco. Si parla di minuzie, ma in un incontro con tali spartiti anche un piccolissimo calo può fare la differenza: sul 15-15 Struff stecca un dritto, si materializza così l’opportunità orange. Qui Tallon pesca il jolly, l’esecuzione più bella del match: al termine di un intenso scambio estrae dal cilindro un memorabile passantone correndo verso il lato destro, condito da un’esultanza stile Balotelli dopo il gol alle Germania nella semifinale di Euro 2012.
La prima palla break olandese viene però cancellata dal solito servizio del tedesco, ma Griekspoor non molla. Si rende conto di aver fatto breccia nelle certezze rivali, si procura un secondo break point e questo riesce a giocarselo come vuole lui. Allunga lo scambio e alla fine raccoglie il back di Jan in corridoio. Rotti gli indugi, il numero uno dei Paesi Bassi tiene il servizio a zero e pareggi i conti con il bottino degli aces giunto a quota 20: 7-5 in 44 minuti.
Terzo set: sceso di fibra per Struff diventa tutto più complesso, Griekspoor si fa bastare un break per regalare un sogno ai suoi connazionali
L’intensità del gioco di Struff era già calata vistosamente nella seconda metà del secondo set, ma l’inizio del parziale decisivo lo conferma pienamente: break immediato subito dal tedesco che si auto-infligge una legnata al morale mandando in rete lo smash sulla palla break.
E’ il secondo game alla battuta ceduto consecutivamente dal tedesco dopo che aveva vinto i primi 11 della partita. Al contrario, Griekspoor ha messo in fila una striscia di 5 giochi dal 4-5 al 2-0 in apertura di terzo set.
Ciò che tatticamente è cambiato e che ha dato il là al ribaltamento d’inerzia dell’olandese è stato anzitutto il posizionamento in risposta. Ha fatto qualche passo più indietro per darsi più tempo e caricare maggiore rotazione nella ribattuta, questo gli ha permesso di prolungare lo scambio e sfiancare Jan-Lennard.
Da sottolineare però la qualità della partita, veramente di altissimo livello: la migliore di gran lunga di queste Finali di Malaga. A partire dal secondo set non soltanto botte da orbi, aces e servizi che piegano la racchetta, ma anche la capacità di entrambi di prendere la rete e far vedere esecuzioni di elevata fattura volante con eccellente manualità. Il terzo set viene completamente gestito da Tallon che va vicino al doppio break in un paio di situazioni, ma l’orgoglio di Struff lo fa rimanere in partita fino all’ultimo. Nel momento della verità però Griekspoor non trema, dinanzi all’opportunità di “Fare la storia” il servizio completa l’opera dopo un rendimento spaventoso (25 aces). La prima finale di Coppa Davis dei Paesi Bassi è realtà.