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ATP Tokyo: Nishikori batte Cilic in un match d’altri tempi, Thompson fa fuori Ruud

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La seconda giornata dell’ATP 500 di Tokyo offre agli appassionati di tennis un confronto dal retrogusto nostalgico. Kei Nishikori e Marin Cilic si ritrovano uno di fronte all’altro a 10 anni di distanza dalla finale dell’US Open 2014 che vide trionfare il croato, salvo poi bissare lo scontro a Flushing Meadows nel 2018 che premiò il giapponese. Anche questa volta lo score premia il beniamino di casa che passa in tre set 6-4 3-6 6-3 dopo più di due ore di battaglia. Un ottimo esordio per il nipponico che al secondo turno affronterà Jordan Thompson che nel match di chiusura si impone 7-6(5) 6-1 su un Casper Ruud troppo discontinuo.

K.Nishikori b. M.Cilic 6-4 3-6 6-3

Due veterani alla ricerca dei tempi andati. La sfida revival tra Nishikori e Cilic ha un andamento altalenante, con entrambi a sentire il profumo del break senza coglierlo. Come spesso accade in un parziale equilibrato, il tutto è deciso dai dettagli con il giapponese, i cui punti vinti sono accompagnati dal boato dell’ Ariake Coliseum, a piazzare la zampata decisiva nel corso del nono game. Cilic è aggressivo in risposta e costringe Nishikori a sparacchiare fuori, con un errore che gli costa il primo break subito e fa volare il croato sul 3-1. Dopo un vincente di dritto con cui inaugura il game successivo, Marin si addormenta e il nipponico non si fa pregare, alla seconda palla break a disposizione tira fuori un dritto lungolinea con cui riporta il match on serve. Game facile a 0 in favore dell’asiatico e perfetta parità sul 3-3. Il croato è bravo a resettare e ritrovare lucidità, con l’ottavo gioco a rappresentare lo spartiacque del parziale dove Kei sbaglia un paio di attacchi e viene castigato dall’avversario che alla prima occasione utile passa di nuovo guadagnandosi l’opportunità di andare a servire per il set. Una formalità, con l’ace che suggella il 6-3 che manda la sfida al terzo. 

Il beniamino del pubblico sembra aver accusato il colpo e nel game di apertura ha una partenza a rilento, salvo poi rimediare. Il dritto inside-out è una perla che regala il 30-30 da 0-30. Subito dopo Nishikori sciupa tutto con il rovescio in corridoio ed è palla break. Cilic non è impeccabile in risposta e da una mano al giapponese per uscire dalla buca. Si scambia di più sul servizio del nipponico ma è il croato il primo a cedere il servizio e lo fa nel modo più sanguinoso possibile: sul 30-40 non riesce ad annullare la seconda palla break e si rende protagonista di un doppio fallo che lancia Kei sul 4-2. Sulle ali dell’entusiasmo l’idolo di casa sale in cattedra e fioccano i vincenti che tagliano le gambe al rivale. Il croato prova a rimanere in scia ma nel momento della verità l’attuale numero 200 al mondo non trema e chiude con un grande dritto che vale l’accesso al secondo turno.

J.Thompson b. C.Ruud(3) 7-6(5) 6-1

Il match inizia con un game rapido di Ruud che sembra entrato con il piglio giusto. Thompson si complica subito la vita nel primo turno di servizio, ma è abile a venire a capo di un game difficile dove prende un warning ingiusto e annulla tre palle break con una buona volée a rete e due ace. Il servizio e dritto di Casper funziona a dovere e i game del norvegese vanno via senza scossoni. Sul 3-3 arriva la pioggia ad interrompere la contesa per una ventina di minuti circa. Le operazioni di gioco riprendono da dove si erano stoppate, con l’equilibrio che regna sovrano. Solo in un frangente il tie break stava per essere messo a repentaglio. Sul 5-5 la testa di serie numero 3 cerca di farsi un autogol clamoroso: sopra 30-0 incappa in una discesa a rete rivedibile perforata da Thompson e uno schiaffo al volo comodissimo mandato in rete. Fortunatamente per lui, sulla palla break il nastro gli da una mano mandando fuori ritmo il rovescio dell’australiano che vola via. E tie break sia: il primo mini break è di Ruud ma il numero 9 del mondo non solo viene prontamente ripreso ma Jordan infila 4 punti in sequenza con una stop volley deliziosa a firmare il 5-2. Casper ha un sussulto ma, al servizio, non riesce ad annullare il primo set point con il proprio dritto affossato in rete.

Con l’1-0 in tasca il numero 29 del ranking è in fiducia e va avanti anche nel secondo parziale, con Ruud chiamato a rincorrere. Una risalita resa ancora più improba dal break subito a freddo dal norvegese, il primo di tutta la partita. Da questo momento in poi la testa di serie numero 3 sembra in preda alla confusione, una discontinuità che sta diventando singolarmente il marchio di fabbrica di questo suo 2024. Sotto 3-0 e con un Everest da scalare, il quarto game è quello della resa: il numero 9 al mondo è protagonista di una volèe maldestra e un dritto fuori misura mandando Thompson a ben due palle break. La seconda occasione è quella giusta con un altro gratuito di Casper che consegna il doppio break all’australiano. Da qui in poi è ordinaria amministrazione per il giocatore aussie che firma un sorprendente 6-1 che gli regala il match con Nishikori.

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