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Australian Open 2022, un grande Nadal supera un buon Khachanov: 15° ottavo a Melbourne [VIDEO]-

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[6] R. Nadal b. [28] K. Khachanov 6-3 6-2 3-6 1-6

Nel match di chiusura della sessione serale della Rod Laver Arena, Rafael Nadal supera Karen Khachanov per 6-3 6-2 3-6 6- 1in 2 ore e 50 minuti con una prestazione decisamente in crescita rispetto ai match disputati finora in questo torneo. La lontananza dal circuito nella parte finale del 2021 per il 35enne spagnolo non è stata una pausa particolarmente debilitante e ora a Melbourne sta continuando ad ingranare sempre di più. Di solito un’assenza prolungata di quasi 6 mesi può lasciare strascichi nel momento del ritorno alle competizioni di alto livello ma non se disponi dell’esperienza di Rafa, che con questa vittoria si è qualificato per la quindicesima volta alla seconda settimana dell’Australian Open; ricordiamo che in una situazione simile, proprio cinque anni fa e alla stessa età, Roger Federer tornò in campo e trionfò agli Australian Open.

Nadal per il momento ha superato l’ostacolo Khachanov – battuto 9 volte su 9 in carriera – con una prestazione a dir poco brillante per larghi tratti dell’incontro, di tutt’altra pasta rispetto a quella vista contro Hanfmann nel turno precedente. Del resto lo spagnolo non perde in questa fase di torneo dal suo debutto nel 2004 contro Lleyton Hewitt, e ora agli ottavi di finale trova Adrien Mannarino. Il n. 30 del mondo Khachanov invece, che aveva raggiunto i quarti di finale a Wimbledon nel 2021, arriva a quattro sconfitte consecutive nel terzo turno degli Australian Open senza aver mai superato questa fase a Melbourne.

IL MATCH – Blackout iniziale di Khachanov, con grande contributo dello spagnolo, che perde i primi sette punti del match e, nonostante le prime di servizio, si ritrova subito sotto di un break. Nadal non ci mette molto a saper sfruttare i momenti di incertezza dell’avversario e non toglie il piede dall’acceleratore facendo leva su angoli improponibili trovati sia col dritto che col rovescio. Magari l’uncino non avrà la stessa rotazione di un tempo ma l’efficacia non è scemata. Inizio di partita davvero travolgente per la testa di serie n. 6 che perde il primo punto alla battuta addirittura sul 5-3 nel momento di servire per il primo set. Con percentuali che sfiorano la perfezione, Nadal continua a pungere col dritto e poi una risposta lunga sancisce la fine del primo set per 6-3 dopo un monologo di 36 minuti.

La lotta e l’equilibrio del secondo set si condensa tutta nel primo game durato più di 10 minuti con il russo alla battuta. Khachanov prova a spingere portandosi quasi al limite delle sue abilità ma le potenti accelerazioni tornano indietro troppo spesso e alla fine il break in apertura è inevitabile. Poco più tardi c’è un altro game lottato dall’elevato tasso adrenalinico in cui Karen conquista la prima palla break della sua partita, occasione in cui ovviamente Nadal trova il modo per salvarsi con la battuta mantenendo il vantaggio, e conseguentemente il set per 6-2.

Sotto di due set Khachanov ha il grande merito di non abbandonare la partita anzitempo, anzi, inizia a sfoderare le sue potenti bordate di dritto con ancor maggiore convinzione; affinché l’andamento di un match si ribalti però ci vuole la complicità di entrambi i tennisti e dunque è anche Nadal ad avere un evidente calo di prestazione nel terzo set e anche un evidente arretramento nella posizione in risposta. Il maiorchino perde la battuta dopo esser stato sopra 40-0 e, nonostante le chance immediate di contro-break, Khachanov trova sempre il modo di salvarsi galvanizzandosi col passare del tempo. Il pubblico apprezza decisamente questo ravvivamento dell’incontro e in 57 minuti Karen vince il set per 6-3.

Nel quarto parziale Nadal torna ad indossare i panni del cannibale e neanche la bottiglietta meticolosamente poggiata a terra che cade e rovescia tutta l’acqua può distrarlo. Il calo registrato nel set precedente viene rapidamente smaltito e, continuando ad adottare una posizione in campo estremamente difensiva, il suo gioco mostra tutt’altri connotati; a suon di passanti vincenti arriva il break di Rafa già al secondo game. Il n. 5 del mondo è una roccia e di lì a poco arriva un altro allungo che permette a Nadal, dopo 2 ore e 50 minuti, di chiudere 6-1 con un servizio vincente al primo match point.

LE PAROLE A CALDO“Ho giocato contro un gran giocatore e un mio amico. Senza dubbio è il mio miglior match da quando ho ripreso a giocare quest’anno e colgo l’occasione per augurare Karen buona fortuna per il resto della stagione – ha iniziato Rafa nell’intervista in campo a fine partita -. Giocare una partita del genere significa avere dentro grande energia e voglio ringraziare il mio team e la mia famiglia perché abbiamo fatto un grande lavoro”.

A. Mannarino b. [18] A. Karatsev 7-6 6-7 7-5 6-4

L’avversario di Nadal negli ottavi a sorpresa sarà Adrien Mannarino, che nei pressi delle 02:30 australiane ha sconfitto dopo una battaglia di quattro ore e 39 minuti (un’infinità di tempo per soli quattro set) la testa di serie numero 18 Aslan Karatsev, che a Melbourne Park difendeva la semifinale del 2021. Karatsev, probabilmente provato dal fatto che aveva giocato già per cinque ore al primo turno contro Munar e altre due ore e mezza al secondo turno con McDonald, si è arreso ai colpi piatti e filanti del francese, che a 33 anni si è tolto la soddisfazione di arrivare per la prima volta al quarto turno dell’Australian Open. Il russo quest’oggi non è apparso certo nella sua miglior versione: particolarmente impressionante il numero degli errori non forzati (86).


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