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Il pubblico torna a Roma: Nadal non è sorpreso, Djokovic prenota il Centrale. “Motivazione extra” per Berrettini

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Le dure parole di Binaghi in sede di presentazione del torneo non sono state vane; alla fine gli Internazionali d’Italia avranno il pubblico seppur in forma ridotta: ci saranno infatti tre sessioni da 1000 persone, due domenica per le semifinali e una lunedì per la finale. Il grande caos che ha portato a questa decisione ha spinto persino il Direttore Scanagatta a dar ragione al Presidente FIT, mentre tra i tennisti si respira un’aria di positività.

Novak Djokovic è stato informato della cosa quando ancora non c’era la certezza: “Spero sia vero. Se avremo 1000 persone è meglio che non averle affatto” ha ammesso il serbo. “A tutti noi mancano i fan, e una parte della nostra carriera da professionisti consiste nel giocare davanti a loro e per loro. Quindi sono molto contento di questa cosa. Ovviamente spero che si resterà sul centrale perché ho sentito che si sta considerando di usare anche il Pietrangeli o la NextGen Arena per le semifinali. Spero non sia il caso perché, secondo me, la qualità della terra e del campo sul Centrale è molto più alta rispetto agli altri“.

Un po’ più cauto ma altrettanto raggiante è Rafael Nadal: Se le condizioni sono sicure a sufficienza sarebbe fantastico. Sono convinto che faranno le cose nel miglior modo possibile e anche se 1000 non è molto, almeno è qualcosa. Sono contento per il torneo e per il tennis“. Questa decisione va ovviamente in contrasto con quanto era stato pattuito all’inizio del torneo, ma questo è un periodo di costate evoluzione e anche in Francia per il Roland Garros le modifiche sono all’ordine del giorno: l’aumento di contagi infatti ha fatto ridurre il numero di ingressi a 5000.

Non sono sorpreso per questi cambiamenti ha detto Rafa. “La situazione è quella che è, molto difficile e imprevedibile quindi è normale che si cambi molto velocemente. È normale che chi prende le decisioni lo faccia con le maggiori precauzioni possibili. Non mi aspetto cose facili, né mi aspetto cose preparate in anticipo perché è difficile prevedere come si evolve la pandemia“.

Forse ancor più entusiasta è il tennista di casa Matteo Berrettini, unico italiano superstite di un’ottimo gruppo di tennisti. “È una cosa molto, molto positiva, mi sarebbe piaciuto che ci fossero state fin dall’inizio o già da domani. Però è una cosa che mi da extra-motivazioni perché 1000 persone si fanno sentire. La voglia di vincere ogni partita resta comunque la stessa; di per sé resta una cosa positiva per il torneo in generale”.Tra le donne anche a Simona Halep è stato chiesto un parere sulla questione, e la notizia fresca fresca è stata riportata alla romena in conferenza stampa dopo la sua faticosa vittoria contro Dayana Yastremska: “Avremo i fan per la fine del torneo? Non lo sapevo. Sarà interessante e piacevole avere qualche persona sugli spalti. Ci trasmetterà energia positiva. Per quanto riguarda gli Open di Francia invece manca ancora una settimana prima che comincino quindi sicuramente le cose cambieranno ancora“.

Anche Grigor Dimitrov, il giustiziere di Sinner, era all’oscuro della notizia quando si è presentato telematicamente davanti ai giornalisti, e il suo finora è l’unico parere ambiguo. Non so come mi senta in proposito. Mi ci sono voluti alcuni incontri per abituarmi al fatto che non avevamo i fan attorno. Onestamente non so cosa dire. Adoro avere il pubblico, noi siamo quello che siamo grazie a loro. Così stanno le cose. Ovviamente mi mancano, non ci sono dubbi. Ora metterli a metà torneo? Non lo so. Al momento sono concentrato su altre cose: sto cercando di rimettere in sesto il mio gioco, di ritrovare la mentalità giusta in campo. Non sto pensando molto ad altro”. Sembra proprio che il bulgaro sia rimasto sorpreso dalla notizia, ma alla fine comunque non può negare che “a tutti quanti fa piacere, più o meno”.

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